Il rafforzamento della componente corazzata dell’Esercito Polacco

Nell’ambito del programma di rafforzamento della componente corazzata il ministero della Difesa polacco ha confermato a inizio agosto l’ordine per 180 carri armati K2 Black Panther inclusi 31 veicoli di supporto tecnico, 25 veicoli del genio e 25 carri getta-ponte alla sudcoreana Hyundai Rotem. L’accordo ha un valore di 6,5 miliardi di dollari e si inserisce in un programma che prevede negli anni l’acquisto e la parziale produzione in Polonia di mille K2.
Secondo il piano, i carri armati saranno forniti alle Forze Armate polacche tra il 2026 e il 2030. Di questi, 116 saranno prodotti nella variante K2GF, prodotta in Corea del Sud, e 64 veicoli saranno acquistati nella variante K2PL, realizzata in Polonia presso gli stabilimenti Bumar-Łabędy, una sussidiaria del gruppo statale PGZ, come ha specificato una nota di Varsavia.
“Le nuove unità saranno meglio equipaggiate di quelle esistenti e la produzione inizierà il prossimo anno. Prevediamo di raggiungere la produzione nazionale su larga scala nel periodo 2028-2030”, ha dichiarato il vice premier e ministro della Difesa Kosiniak-Kamysz durante la cerimonia della firma, ricordando che “l’accordo avvia il processo di ripristino della produzione di carri armati nel nostro paese”.
Si tratta del secondo ordine polacco per l’acquisto di carri armati K2 dopo che nel 2022 Varsavia aveva commissionato un primo lotto di 180 K-2, già in buona parte consegnati, parte di un contratto quadro che potrebbe includere fino a mille carri armati.
La nuova commessa cementa le relazioni militari tra Seul e Varsavia che hanno già visto le aziende sudcoreane fornire alle Forze Armate polacche oltre 364 semoventi d’artiglieria K9, 288 lanciarazzi campali Chunmoo e 48 aerei da attacco/caccia leggeri FA-50.
L’accordo sui carri armati arriva dopo accese trattative tra Varsavia e Seul sui termini finanziari delle forniture di armi sudcoreane garantite dal precedente governo polacco.
La Polonia spende attualmente il 4,7% del suo Pil per la difesa, la quota più alta tra i paesi Nato. Una volta finalizzato l’accordo Varsavia avrà a disposizione un totale di 1.100 carri armati. L’accordo è “un grande affare per la sicurezza della nostra patria, per la nostra industria bellica.
Secondo il Military Balance 2025 la componente corazzata dell’Esercito Polacco dispone di 662 tank: 71 K2, 191 Leopard 2, 116 M1A1 Abrams, 206 PT-91 Twardy (versiine polacca del T-72 e 78 T-72M1/M1R.
Nel 2030, grazie alle forniture di almeno 360 K2 finora ordinati e dei 250 Abrams M1A2 SEPv2 e SEPv3 commissionati negli Stati Uniti la Polonia disporrà di almeno 916 carri armati moderni potendo così radiare i 284 T-72 di epoca sovietica. In caso di futuri nuovi ordini di K2 previsti la flotta di carri polacca supererà ampiamente i mille esemplari costituendo la più moderna flotta carri della NATO in Europa e tra le più numerose considerato che Turchia e Grecia possono allineare u
n maggior numero di carri armati ma più vecchi e meno aggiornati. Se venisse completato il programma K2 fino ai mille esemplari previsti la Polonia potrebbe arrivare a disporre nei prossimi anni di 1.500 tank., quasi il doppio di quanti ne schierino oggi tutti insieme gli eserciti di Francia, Germania e Gran Bretagna.
Foto: Ministero Difesa polacco e Hyundai Rotem

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