Aeronautica russa in guerra: le valutazioni del generale Maksimtsev

In una recente intervista pubblicata sulla rivista Krasnaya Zvezda (Stella Rossa), il tenente generale Alexander Maksimtsev, primo vice comandante in capo delle Forze Aerospaziali russe (VKS), ha fornito un quadro aggiornato dello sviluppo e delle attività dell’aviazione russa.
Maksimtsev ha confermato che le consegne dei caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 stanno accelerando e questi velivoli saranno equipaggiati con moderni sistemi d’arma, incluse armi ipersoniche.
Parallelamente, complice i reiterati ed efficaci attacchi da parte ucraina, Mosca sta investendo nella protezione degli asset aerei: – «Negli ultimi due anni – ha dichiarato Maksimtsev – presso i principali aeroporti delle Forze Aerospaziali, si stanno costruendo rifugi protettivi per i mezzi aerei dell’aviazione militare e di quella operativo-tattica. Si stanno anche creando rifugi per gli aerei dell’aviazione a lungo raggio e da trasporto militare. In futuro, si prevede di dotare l’intera rete aeroportuale delle Forze Armate della Federazione Russa di tali rifugi.»
Parlando della guerra in Ucraina nota in Russia come “Operazione Militare Speciale”, il tenente generale ha fornito dati significativi affermando che l’aviazione ha completato oltre 460.000 missioni di combattimento dall’inizio del conflitto.
Un esempio di adattamento tattico è stato senza ombra di dubbio la modernizzazione del cacciabombardiere Sukhoi Su-34M che è stato equipaggiato con un sistema di navigazione satellitare anti-jamming che hanno permesso l’utilizzo di bombe aeree con moduli di guida e correzione (UMPK) anche in condizioni di forte disturbo elettronico.
Sulle cifre ufficiali relative sui successi in combattimento Maksimtsev ha dichiarato che: – «I team da combattimento distruggono oltre il 95% del numero totale dei mezzi aerei d’attacco del nemico. Il sistema di difesa aerea e missilistica creato oggi in Russia può essere tranquillamente definito affidabile. Le truppe di difesa aerea e missilistica hanno distrutto oltre 70.000 obiettivi aerei, inclusi più di 30.000 velivoli senza pilota, nonché circa 330 missili balistici, 4.100 razzi e 500 tra aerei ed elicotteri nemici.»
Le dichiarazioni di Maksimtsev offrono, in sintesi, l’immagine di una Forza aerea che, nonostante la pressione del conflitto, continua ad ammodernare le proprie capacità offensive e a rafforzare le infrastrutture difensive, puntando sulla tecnologia e a un’elevata efficienza operativa.
Foto: Ministero Difesa Russo, Krasnaya Zvezda e TASS
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.