Tactical Leadership Programme a Los Llanos per gli F-35 italiani

 

Si è concluso con successo il Flying Course 25-3 del Tactical Leadership Programme (TLP), svoltosi presso la base aerea di Los Llanos, ad Albacete (Spagna), dal 15 settembre al 3 ottobre 2025. L’evento, tra i più importanti del panorama addestrativo internazionale, rappresenta un punto di riferimento per la formazione tattica delle forze aeree della NATO e per lo sviluppo delle capacità di leadership necessarie ad affrontare le sfide operative moderne.

Per l’occasione, l’Aeronautica ha rischierato in Spagna personale e velivoli di quinta generazione provenienti dal 6° Stormo di Ghedi (Brescia) e dal 32° Stormo di Amendola (Foggia), equipaggiati rispettivamente con F-35A Lightning II, a decollo e atterraggio convenzionale, e F-35B, a decollo corto e atterraggio verticale, ideali per operare da piste di ridotte dimensioni o da portaerei con ski-jump.

L’edizione 25-3 ha avuto un carattere particolarmente significativo per il TLP, per l’Italia e per le sue Forze Armate. Per la prima volta, infatti, si è registrata una vasta partecipazione di assetti di quinta generazione, segnando un passo importante nell’evoluzione dell’addestramento congiunto. A rendere l’appuntamento ancora più rilevante è stata la partecipazione della Marina Militare, che ha preso parte all’esercitazione con i propri F-35B e AV-8B Harrier II, in piena sinergia con gli assetti dell’Aeronautica Militare.

A rendere gli scenari addestrativi ancora più realistici hanno contribuito anche altri assetti dell’Aeronautica Militare: il P-72A del 41° Stormo di Sigonella, impiegato per missioni ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance), e i KC-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare, dedicati al rifornimento in volo.

Determinante, inoltre, il supporto fornito dal Comando delle Forze da Combattimento (CFC) e dal Comando Operazioni Aerospaziali (COA), con personale di terra specializzato in attività di intelligence e controllo della difesa aerea.

All’esercitazione hanno partecipato numerosi assetti e personale provenienti da Francia, Grecia, Spagna e Stati Uniti, testimoniando l’elevato livello di cooperazione e lo spirito di collaborazione che contraddistinguono le Forze Aeree dell’Alleanza Atlantica. Il corso ha permesso di affinare capacità tattiche e di comando in scenari operativi complessi, favorendo lo sviluppo di una cultura di interoperabilità essenziale per le missioni multinazionali.

Nel corso delle attività, gli equipaggi italiani hanno condotto missioni OCA (Offensive Counter Air), DCA (Defensive Counter Air), SCAR (Strike Coordination and Reconnaissance), PR (Personnel Recovery) e Slow Mover Protection, oltre ad attività di simulazione con il sistema MACE (Modern Air Combat Environment). Un’attenzione particolare è stata dedicata alla formazione dei piloti nei ruoli di Mission Commander e Package Leader, figure chiave nella pianificazione e gestione delle missioni complesse in contesti interforze e internazionali.

La partecipazione al Tactical Leadership Programme ha rappresentato per l’Aeronautica Militare un’importante occasione di crescita professionale e di confronto con le forze aeree alleate, confermando l’elevato livello di preparazione del personale e la piena integrazione degli assetti di quinta generazione nei moderni scenari operativi. In un contesto in cui le operazioni multinazionali sono sempre più frequenti, esercitazioni di questo tipo rafforzano la cooperazione tra i Paesi NATO e contribuiscono a garantire la massima efficacia e interoperabilità nelle missioni congiunte.

Fonte. Aeronautica Militare

 

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