Marina Militare e Università Ca’ Foscari insieme per il Master in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale

 

Attacchi ibridi, guerra cognitiva, deterrenza, minacce alla sicurezza, escalation. Linguaggio che solo pochi anni fa era materia per analisti o addetti ai lavori, oggi è al centro del dibattito pubblico.

Dal 2022, quando la Russia di Putin ha invaso l’Ucraina, l’Europa si è accorta di non essere abbastanza lontana dai conflitti. Il termine guerra ormai è pane quotidiano, tornato dopo 80 anni a raccontarci un nuovo mondo. L’attacco di Hamas dell’ottobre 2023 e la guerra a Gaza che ne è scaturita hanno, se possibile, fatto salire il livello di ansia che lo spettatore italiano percepisce quando in televisione o sui social guarda in diretta battaglie o azioni militari.

Chi conosce l’ambiente del conflitto, chi ha partecipato a missioni internazionali o è stato in teatri operativi però non si lascia prendere dal nervosismo e sa cogliere le sfumature delle notizie per capire effettivamente cosa accade nel mondo.

Queste persone sanno ragionare sotto stress e comprendere come si stanno muovendo le forze sul campo. Analizzano le informazioni e sanno ricavare da esse una narrazione coerente senza farsi prendere dal panico.

Lo fanno da secoli i cadetti delle accademie militari che si formano su strategia e pianificazione militare. Per la maggior parte degli studenti italiani è però difficile poter accedere a quella formazione perché subordinata a un vero e proprio corso di laurea e generalmente chiusa tra le mura delle stesse accademie.

Ci sono modi tuttavia di studiare assieme ai militari senza impegnare più di un anno di iscrizione e condividendo lezioni e laboratori con personale in divisa.

Il Master di II livello in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale che si svolge a Venezia – grazie alla collaborazione tra la Marina Militare e l’Università Ca’ Foscari Venezia – è un modo efficace e avvincente di arrivare a conoscere le realtà dei militari e della guerra studiando in un luogo con quasi mille anni di conoscenza delle navi. Imparare, approfondire con i massimi esperti di area provenienti dall’ambito militare e civile, farsi un’idea ragionata e concreta dello stato delle cose, partecipare a laboratori pratici dà un valore aggiunto a un’esperienza di studio unica in Italia.

Il Master è frequentato da ufficiali della Marina italiana, nei gradi di Tenente di Vascello e Capitano di Corvetta. Si tratta di uomini e donne provenienti da almeno otto anni di attività operativa che ritornano nelle aule dell’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia per imparare a diventare parte di staff nazionali, NATO o di altre Organizzazioni Internazionali.

È un importante passo nella carriera dei marinai che porta da essere esperti a bordo delle navi, a essere capaci di dare il proprio contributo alla gestione strategica di missioni nazionali, della NATO o dell’Unione Europea.

Anche se per un militare il vero insegnante è il nemico, durante il Master si apprende dai “coadiutori” della Marina (il termine vuole enfatizzare che l’insegnante ha entrambe le funzioni di insegnante e tutor), aiutati da esperti analisti, professori civili e dagli ufficiali di vertice dello Stato Maggiore della Marina.

Si tratta di un momento formativo che non ha confronti per intensità e impegno con i Master tradizionali e che punta a portare i propri studenti ad acquisire delle capacità trasversali utili negli ambienti militari, fondamentali per chi si propone per un impiego presso gli staff della NATO dell’Unione Europea e apprezzate anche nel mondo corporate. Si va da argomenti come la strategia e la pianificazione operativa, passando per la classica “dottrina”, le scienze manageriali, arrivando alla comunicazione, sviluppando capacità funzionali a comprendere i conflitti di tipo ibrido o la guerra cognitiva.

Particolarmente sfidanti sono le attività di media training con i giornalisti per imparare a gestire la comunicazione di crisi e i wargame con esperti militari di fama internazionale.

 

L’Arsenale di Venezia

A differenza degli altri Master di Ca’ Foscari, quello in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale si svolge completamente all’interno dell’Arsenale di Venezia. Per riuscire a soddisfare assieme le esigenze dell’Ateneo e della Scuola militare le lezioni vengono tenute interamente all’interno della base che è stata la fabbrica della flotta della Serenissima Repubblica.

Si tratta di un luogo con quasi mille anni di storia navale dal quale molte delle lezioni traggono ispirazione. La Marina Militare vuole infatti prendere spunto dalle innovazioni apparse nella propria base per continuare a guidare l’immaginazione dei propri ufficiali.

L’Arsenale di Venezia è stato il primo cantiere ad adottare coperture sopra al sito di costruzione. I tetti a capriate scoperte servivano infatti agli arsenalotti sia a proteggere il legname per gli scafi dalle intemperie, sia a mantenere i muri dritti. Il suolo di Venezia infatti è fangoso e si presta male a costruzioni pesanti quali appunto quelle di un cantiere.

L’Arsenale di Venezia è stato il primo esempio di catena di montaggio nelle costruzioni navali. Gli Arsenalotti avevano imparato che è rischioso completare una nave a secco, conviene provare il galleggiamento dello scafo il prima possibile.

In questo modo è possibile correggere eventuali errori di costruzione e tenuta prima di montare parti voluminose e pesanti come le vele o i cannoni. Sfruttando poi la geografia del luogo, attraversato da canali, i veneziani preferivano trainare la propria galera fino ai punti di raccolta del materiale necessario a completare l’allestimento (vele, cordami, cannoni, munizioni, remi, gallette salate, …).

L’Arsenale di Venezia è stata la prima fabbrica europea ad assumere personale femminile. In un periodo in cui l’inclusione e il gender gap popolano il dibattito sociale è utile ricordare come sia tutto iniziato con la Serenissima Repubblica.

A partire dal Sedicesimo secolo le “arsenalotte”, pur non essendo parificate al personale maschile, avevano ottenuto tutele innovative per l’epoca quali orari differenziati per potersi prendere cura della prole o un proto-congedo di maternità (un mese a cavallo della nascita del figlio/a).

Ovviamente la didattica del Master non punta a insegnare come costruire galere, di quello se ne occupano gli archeologi navali, ma a conservare quella scintilla di innovazione che allora rese la Serenissima Repubblica una potenza a livello globale e ora vuole rendere gli uomini e le donne della Marina Militare pronti ad affrontare le sfide che il futuro presenterà al Sistema Paese.

 

Il Master di II livello in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale

Il Master è composto da un periodo di lezione in Arsenale di 18 settimane (600 ore di lezione circa, svolte prevalentemente in lingua inglese) al quale va aggiunto uno stage di almeno 250 ore. Nell’anno accademico le sessioni didattiche si svolgono generalmente da settembre a gennaio e da marzo a luglio, consentendo le pause da calendario di ateneo per Natale e Pasqua.

Dopo la sessione teorica gli studenti accedono a uno stage di almeno 250 ore presso una delle aziende convenzionate con l’Università Ca’ Foscari Venezia. In alternativa possono scegliere di completare lo stage presso un ente militare (solo per cittadini italiani) o un’industria legata al mondo difesa.

In passato si sono svolti stage presso lo Stato Maggiore della Difesa, il Center of Eccellence for Stability Police Units, Leonardo Spa, Iveco Defence Vehicles. Per gli studenti c’è inoltre la possibilità – se i calendari accademico e operativo lo consentono – di svolgere lo stage imbarcati come augmentee degli staff che si esercitano nella Mare Aperto, la massima esercitazione navale italiana.

La didattica del Master è full time (nove periodi di lezione da 45 minuti al giorno): le lezioni si svolgono al mattino e al pomeriggio dal lunedì al giovedì mentre il venerdì sono solo al mattino. È possibile per gli studenti usufruire della mensa dell’Arsenale (i costi, variabili, sono simili a quelli per una mensa universitaria).

Le lezioni sono suddivise in sei moduli più una parte comune che include seminari, giornate di studio, eventuali cerimonie e le prove di approfondimento alla fine di ciascuna sessione. Nella sessione autunnale (settembre-gennaio) viene incluso anche il “Modulo interforze”.

Si tratta di un periodo di condivisione delle esperienze professionali tra tutti i corrispettivi Istituti militari nazionali di formazione avanzata (quello della Marina a Venezia, dell’Aeronautica a Firenze, dell’Esercito a Torino e dei Carabinieri a Roma). In questo periodo, i frequentatori del Master vengono immersi in un contesto interforze per affrontare le numerose tematiche oggetto di trattazione, insieme agli ufficiali delle altre Forze Armate.

Il modulo di comunicazione insegna le competenze necessarie a interagire con uno staff (scritto e public speaking) e forma a un uso strategico della comunicazione. Per gli argomenti trattati nelle ultime sessioni, l’Istituto è il primo corso militare di livello post-universitario in Italia a parlare di intelligenza emotiva, marketing, storytelling, linguaggi inclusivi, guerra cognitiva. Gli studenti vengono inoltre preparati a interagire con i media anche in contesti di crisi mediatica. Tra i relatori degli interventi si spazia tra Alessandro Vanoli (scrittore e professore, Università di Bologna), Gianandrea Gaiani (giornalista, Analisi Difesa), Alberto Castelvecchi (Professore associato, LUISS), Fausto Biloslavo (reporter, Mediaset), Annamaria Esposito (vicedirettrice, RaiNews24) e molti altri.

Il modulo di scienze manageriali insegna ad affrontare la complessità, a comprendere le organizzazioni e gestire i processi grazie ad attività di gruppo e interventi autorevoli. Nelle lezioni sono presenti fondamenti di controllo qualità e di project management. Tra i relatori degli interventi Alessandro Garofalo (fisico e formatore, Garofalo & IdeeAssociate), Matteo Rampin (psichiatra e scrittore), Alberto De Toni (Ordinario, Università di Udine e sindaco della stessa città).

Il modulo di scienze giuridiche insegna i fondamenti di diritto internazionale e dei conflitti armati necessari a gestire l’attività di uno staff militare, arricchiti da nozioni sul diritto nello spazio, nei fondali marittimi e nel mondo cyber. Il focus è sul rendere lo studente capace di prendere decisioni che tengano conto dello stato di diritto in una situazione di crisi. Vengono svolti vari laboratori tra cui una simulazione di Corte Internazionale di Giustizia. Tra i relatori degli interventi, eminenti giuristi quali Fiammetta Borgia (Ordinaria, Università di Roma Tor Vergata) e Sergio Marchisio (Ordinario, Università la Sapienza di Roma).

Il modulo di strategia affronta la storia della guerra con l’evolversi delle varie generazioni dei conflitti, la strategia globale – dai classici alla deterrenza nucleare – e la strategia marittima con focus sulle operazioni nei Mediterranei del mondo. Gli studenti vengono resi in grado di realizzare un country profile di una nazione di interesse geostrategico grazie a una serie di conferenze di analisi d’area comprensive di tutto il globo. Tra i relatori degli interventi, figure di spicco della geopolitica quali Aldo Ferrari (Ordinario, Università Ca’ Foscari), Alessandro Colombo (Ordinario, Università Statale di Milano), Lucio Caracciolo (giornalista, Limes e Scuola di Limes).

Il modulo di dottrina illustra la struttura dei principali staff del Dicastero Difesa, della NATO e dell’Unione Europea. Serve a far comprende come interfacciarsi con ciascun elemento di organizzazione in ambito militare, NATO o UE. Tra i relatori degli interventi, Ammiragli alti dirigenti degli stati maggiori della Marina Militare.

Il modulo di pianificazione delle operazioni insegna il processo di pianificazione di un’operazione militare. Partendo dalla dottrina del NATO Comprehensive Approach, gli studenti vengono guidati nella fase di generazione di una missione con esempi pratici e un’esercitazione di staff finale simile a quelle condotte nella Flotta. Per esaltare la vocazione internazionale di questo modulo, la didattica e le esercitazioni sono svolte in lingua inglese, standard negli staff NATO-UE. Particolare risalto viene dato all’uso del wargame come strumento per validare le decisioni, grazie a un gioco sviluppato all’interno dell’Istituto dagli esperti della Marina Militare. Si organizzano inoltre laboratori pratici di wargame con pianificatori di fama mondiale provenienti da NATO, UE, Francia e Stati Uniti.

 

Chi lo ha già frequentato

“Questo percorso non mi ha solo fornito strumenti analitici fondamentali per interpretare le dinamiche internazionali, ma mi ha permesso di formarmi a contatto con docenti e alti ufficiali di Marina che hanno saputo valorizzare le mie competenze e stimolare nuovi interessi” – racconta Nicola, che dopo una laurea in Lingue e Relazioni Internazionali, ha deciso di intraprendere questo percorso ed ora lavora presso la Commissione Europea. “L’esperienza del Master continua a rappresentare un riferimento importante per la mia crescita professionale: l’impegno dei miei formatori mi ha aiutato a sviluppare nuove conoscenze, abilità e uno spirito critico consapevole di cosa significhi dedicare una vita al servizio del proprio Paese.”

Nonostante la platea di studenti sia costituita soprattutto da militari, molti laureati hanno in passato concluso con successo il Master. Nei loro ricordi non trovano spazio solo le tante nozioni apprese ma soprattutto il piacere di aver assimilato le tradizioni e il fare gruppo dei militari.

“Ringrazierò sempre Marina Militare e Ca’ Foscari Challenge School per avermi dato l’opportunità di apprendere il vero significato del concetto di squadra. I miei compagni di corso sono stati straordinari nell’accogliermi e nell’avermi fatto capire appieno la potenza dell’essere insieme” scrive Valeria, avvocata e frequentatrice per l’AA 2022-23.

“È stato un privilegio unico, un’immersione profonda in principi, conoscenze e relazioni che hanno trasformato la mia vita e il mio modo di vedere il mondo. Il Master mi ha insegnato il valore dei legami, della crescita e del coraggio di spingersi oltre i propri limiti.” Racconta Giorgia, studente dell’AA 2023-24 e ora impiegata in Leonardo Spa – HR & Organization.

Uno dei vantaggi sottolineati invece da Luana, è l’aspetto relazionale: “il Master mi ha dato la possibilità di immergermi in un ambiente militare come quello dell’Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia, dove ho seguito le lezioni insieme ad ufficiali della Marina Militare.

Fin da subito mi sono trovata in un ambiente accogliente e stimolante, in cui il pensiero critico era incoraggiato e il confronto costante con i colleghi arricchiva ogni lezione. Uno dei punti di forza del Master, infatti, sono proprio le persone: condividere il percorso con ufficiali della Marina, che non solo erano studenti come me ma anche professionisti con esperienze dirette da raccontare, è stato un valore aggiunto straordinario.”

Michele invece, dopo una laurea triennale in Studi Internazionali all’Università di Trento e  un MSc in War and Peace Studies all’Università di Leiden in Olanda, ha intrapreso questo percorso per conoscere da vicino le dinamiche di questo settore.

“La scelta di iscrivermi a questo Master è derivata dal voler fare un’esperienza professionalizzante e di approfondimento avanzato nelle materie di mio interesse. Il fatto che il percorso fosse inquadrato all’interno del Corso Normale di Stato Maggiore della Marina Militare ha sicuramente rappresentato uno dei fattori più importanti. Studiare assieme ad ufficiali delle forze armate è un valore aggiunto non solo per la loro preparazione professionale, ma anche perché ti inserisce in un contesto profondamente diverso da quello accademico fin lì conosciuto.”

Jaohara invece, ha voluto invece valorizzare un diverso aspetto del percorso: “l’esperienza di stage, svolta presso il Multinational CIMIC Group, ha rappresentato un’estensione naturale del percorso formativo. Mi ha permesso di applicare concretamente alcune delle conoscenze acquisite, contribuendo, da civile, alla Sezione Analisi in un contesto puramente militare.”

Informazioni:

Master di II Livello in Studi Strategici e Sicurezza Internazionale 

Direttore del Master:  Prof. Aldo Ferrari [email protected]

Segreteria didattica: [email protected]

 

 

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