Esercitazione “Pindo 2-25” per il 3° reggimento artiglieria da montagna

Si è conclusa nei giorni scorsi, nel poligono di Monte Romano, l’esercitazione a fuoco di artiglieria “PINDO 2-25”, che ha visto impegnato il 3° reggimento artiglieria terrestre (da montagna) della Brigata alpina “Julia” in un’attività finalizzata al mantenimento della capacità di integrazione, coordinamento e gestione del fuoco terrestre nel supporto diretto.

L’esercitazione si è svolta in un contesto simulato di guerra che riproduceva l’impiego della Brigata Terrestre dell’Allied Reaction Force (ARF) della NATO, forza ad alta prontezza, multinazionale e multidominio, in grado di essere schierata con brevissimo preavviso per sostenere la difesa e la deterrenza dell’Alleanza, sia in tempo di pace, sia in situazioni di crisi.

L’attività è stata pianificata con l’obiettivo di consolidare la capacità di integrazione tra assetti provenienti da diverse realtà operative dell’Esercito Italiano e da Forze Armate alleate, riuniti sotto un unico comando per la gestione reale e concreta del fuoco durante il periodo in cui sarà necessario garantire la prontezza operativa.
Le manovre – svolte sia di giorno, sia di notte – hanno previsto l’impiego di obici FH-70 da 155/39, utilizzati dagli artiglieri del 3° reggimento artiglieria da montagna “Julia” e dal reggimento artiglieria terrestre “A Cavallo”-“Voloire”, oltre che di mortai da 120 mm in dotazione all’8° reggimento alpini.

La capacità di fuoco è stata ulteriormente potenziata grazie all’impiego di assetti ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance), impiegati per le funzioni di acquisizione obiettivi, osservazione e ricognizione. Tali assetti comprendevano anche droni e un articolato sistema di reti radio tattiche, indispensabili per garantire il coordinamento sul campo.

Hanno inoltre preso parte all’attività il 3° reggimento di supporto al targeting “Bondone”, il 185° reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore” e l’11° reggimento trasmissioni, insieme ad artiglieri di Spagna e Ungheria, tra le nazioni contributrici dell’Artillery Battalion, il gruppo di artiglieria multinazionale dell’Allied Reaction Force (ARF) della NATO.
Fonte: COMFOTER
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