Export militare russo: i 25 anni di Rosoboronexport

 

Rosoboronexport ha celebrato lo scorso 4 novembre il suo 25° anniversario affermandosi come un pilastro fondamentale della cooperazione tecnico-militare russa.

L’azienda detiene un portafoglio ordini record di 60 miliardi di dollari, un risultato che testimonia la fiducia dei partner internazionali rafforzata dall’alta efficacia delle armi russe confermata nelle operazioni militari. Oggi, Rosoboronexport gestisce oltre l’85% delle forniture militari russe.

La sua fondazione fu una risposta a una crisi sistemica. Dopo il collasso dell’URSS il settore delle esportazioni militari era destabilizzato dalla concorrenza interna tra le aziende che causava aumenti di prezzo e perdite di tecnologia.

Per ristabilire l’ordine e un monopolio statale unificato, alla fine del 2000 il Presidente Putin decretò la fusione delle due società statali, Rosvooruzhenie e Promexport, dando vita a Rosoboronexport Federal Unitary Enterprises con il Decreto Presidenziale n. 1834 del 4 novembre 2000. Questa mossa creò l’unico intermediario statale con diritto esclusivo di esportare armi e attrezzature militari eliminando la concorrenza interna e ripristinando la fiducia nelle armi russe.

Il nuovo modello prevedeva una catena di comando verticale con decisioni strategiche prese dalla Commissione Presidenziale. Dalla fondazione con Andrei Belyaninov come Direttore Generale e Sergei Chemezov come suo vice, la leadership è passata a Chemezov (2004-2007) e poi ad Anatoly Isaykin (2007-2017).

Il 1° luglio 2011, in base al decreto presidenziale n. 1577, è stata completata la privatizzazione del portafoglio di attività di Rosoboronexport trasformata in una società per azioni aperta (in russo OJSC), mantenendo le funzioni di unico intermediario controllato dallo Stato nella realizzazione di operazioni commerciali estere per quanto riguarda l’intera gamma di prodotti militari.

In base alla Legge federale n. 99-FZ datata 1° settembre 2014, il 10 novembre 2015 ha assunto la denominazione di Società per azioni Rosoboronexport (JSC Rosoboronexport) mentre il 10 gennaio 2017, in conformità con la risoluzione del 26 dicembre 2016 dell’azionista unico, Alexander Mikheev ha assunto (e detiene tuttora) la carica di Direttore generale.

La costituzione di Rosoboronexport ha portato vantaggi strategici enormi alla Russia. Il Paese ha riconquistato la sua posizione nei mercati tradizionali ed è entrato in nuovi trasformando i volumi delle esportazioni: le vendite di armi sono raddoppiate in cinque anni, triplicate in dieci e più che quintuplicate entro il 2021.

Questi ordini di esportazione sono stati cruciali fungendo da ancora di salvezza per le aziende della difesa in periodi di bassi ordini interni, mantenendo attive le fabbriche, sostenendo le scuole di ingegneria e salvaguardando l’indipendenza tecnologica nazionale. Nei suoi 25 anni Rosoboronexport ha firmato oltre 30.000 contratti garantendo esportazioni per un valore superiore a 230 miliardi di dollari.

L’attività dell’azienda si estende ben oltre la semplice fornitura concentrandosi sulla cooperazione industriale e tecnologica. Un’area chiave è l’organizzazione della produzione su licenza all’estero di equipaggiamenti russi, come aerei e veicoli blindati, che consente ai partner di adottare tecnologie mantenendo il controllo russo su qualità e sicurezza. L’azienda è anche essenziale nella modernizzazione e nell’estensione della vita utile delle attrezzature precedentemente consegnate e nella formazione di specialisti stranieri sotto la guida di istruttori russi di alto livello.

Circa il 70% del portafoglio di Rosoboronexport è costituito da progetti sviluppati dalle imprese della Rostec State Corporation. Questa stretta simbiosi è fondamentale per garantire l’intero ciclo di vita dei prodotti, dalle negoziazioni al supporto tecnico post-vendita. L’ampia rete internazionale di Rostec assicura un dialogo continuo e una profonda conoscenza dei mercati locali.

L’esperienza maturata nell’attuale conflitto in essere in Ucraina ha agito da catalizzatore per l’innovazione portando Rosoboronexport a offrire ai suoi partner sistemi che vantano una vasta esperienza di combattimento. Molti di questi prodotti sono stati rapidamente modificati e migliorati dimostrando la capacità dell’industria russa di rispondere velocemente alle nuove sfide.

«Oggi – ha affermato il CEO di Rostech, Sergey Chemezov in occasione del 25° anniversario – Rosoboronexport si sta adattando alla nuova realtà, rafforzando la propria posizione e scoprendo nuove opportunità e prospettive. Sono fiducioso che l’esperienza unica che il nostro team ha accumulato nella cooperazione tecnico-militare con i paesi stranieri consentirà all’azienda di continuare a progredire e svilupparsi con sicurezza. Vi auguro un successo continuo e tutto il meglio!»

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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