Accerchiamento di Pokrovsk. L’intervista a “Il Contesto”

 

L’accerchiamento di Pokrovsk continua a far discutere. Secondo l’Institute for the Study of the War (Isw), think-tank statunitense facente capo neoconservatore a 24 carati Robert Kagan, «le avanzate a Pokrovsk e nei dintorni negli ultimi giorni suggeriscono che le forze russe stiano dando priorità alla conquista dell’insediamento […].

Mosca potrebbe cercare di sfruttare gli effetti informativi che la conquista della città probabilmente genererà, o potrebbe sperare che la conquista di Pokrovsk faciliti un successivo sforzo per chiudere la sacca. I contrattacchi ucraini sul fianco settentrionale della sacca e la continua presenza ucraina all’interno di Pokrovsk stanno complicando l’avanzata russa e la sua capacità di chiudere la sacca».

Intanto, le forze armate russe proseguono l’offensiva negli oblast’ di Donec’k, Zaporižžja e Dnipropetrovsk, incrementando la velocità di penetrazione in territorio ucraino. Alle crescenti, conclamate difficoltà registrate sul campo di battaglia corrisponde una crisi di credibilità che investe l’intera classe politica ucraina.

Timur Mindich, ex socio e stretto collaboratore del presidente Zelensky, è fuggito dal Paese poche ore prima che le forze di polizia perquisissero i suoi appartamenti e uffici, trovando pacchi di banconote da 200 euro, water d’oro, ecc. Pochi giorni dopo, il ministro della Giustizia Herman Haluščenko e il ministro dell’Energia Svitlana Hrynčuk sono stati invitati a dimettersi dallo stesso Zelensky in quanto coinvolti nella vicenda, che potrebbe allargarsi anche a Rustem Umerov, ex ministro della Difesa e attuale segretario del Consiglio di Sicurezza ucraino.

Ne parliamo assieme a Gianandrea Gaiani, giornalista, saggista e direttore della rivista «Analisi Difesa».

Intervista realizzata il mattino del 18 novembre.

Guarda il video qui sotto o a questo link

 

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