Schierato in Medio Oriente il primo squadrone di droni americani LUCAS

 

Il 3 dicembre scorso il Comando Centrale degli Stati Uniti (CENTCOM) ha annunciato lo schieramento del primo squadrone militare di droni d’attacco con base in Medio Oriente.

Il comando ha inoltre comunicato l’istituzione della Task Force Scorpion Strike (TFSS), che supervisionerà il dispiegamento operativo di questo tipo da parte delle forze armate statunitensi. La creazione della task force arriva quattro mesi dopo che il Segretario alla Guerra, Pete Hegseth, aveva disposto l’accelerazione dell’acquisizione e della messa in campo di tecnologie per droni a basso costo nell’ambito dell’iniziativa “drone dominance”.

L’impiego di questi nuovi sistemi rappresenta un’ulteriore prova di come la tecnologia dei droni economici abbia trasformato il campo di battaglia soprattutto alla luce del conflitto tra Israele e Iran e della guerra in Ucraina. Un filo conduttore di entrambi i teatri è l’utilizzo dei droni iraniani Shahed, unidirezionali e capaci di trasportare esplosivi su lunghe distanze. L’Iran li ha impiegati contro Israele, mentre la Russia ne ha acquistati in grandi quantità per condurre attacchi a sciame su larga scala contro l’Ucraina.

Lo squadrone statunitense utilizzerà droni denominati “LUCAS” (Low-cost Unmanned Combat Attack System). Un funzionario della difesa statunitense ha dichiarato che i droni derivano dal reverse engineering di un drone iraniano Shahed-136, ottenuto dagli Stati Uniti diversi anni fa.

Secondo un comunicato del CENTCOM, i droni LUCAS hanno un’ampia autonomia e sono progettati per operare in modo autonomo. Possono essere lanciati con diversi meccanismi, tra cui catapulte, decollo assistito da razzi e sistemi mobili terrestri o veicolari.

Il drone LUCAS con ala a delta, lungo circa 3 metri e con un’apertura alare di 2,4 metri, è stato sviluppato dalla SpektreWorks, con sede in Arizona, in collaborazione con lo US Army che lo testato presso lo U.S. Army Yuma Proving Ground (YPG).

Non è ancora chiaro dove lo squadrone verrà schierato in Medio Oriente. Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno lavorato intensamente per migliorare le proprie capacità nel settore.

Dopo l’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023, l’Iran e i gruppi alleati hanno colpito per mesi basi statunitensi nella regione, tra cui un avamposto in Giordania che ha causato la morte di tre militari americani. Allo stesso tempo, i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran hanno lanciato senza sosta droni e missili contro le navi commerciali nel Mar Rosso.

Nel 2024 l’Iran ha lanciato circa 170 droni e oltre 120 missili balistici contro Israele, in buona parte intercettati.

Secondo un funzionario statunitense, i droni LUCAS, il cui costo unitario è di circa 35.000 dollari, rappresentano un miglioramento rispetto al modello iraniano e offrono un’opzione militare più efficace a un prezzo notevolmente inferiore rispetto all’impiego di velivoli con equipaggio.

È interessante notare che lo squadrone non appartiene a nessun ramo specifico delle forze armate: sarà gestito invece da un’unità operativa speciale congiunta che opera sotto il controllo del Central Command (CENTCOM).

L’ammiraglio Brad Cooper, comandante del CENTCOM ha dichiarato che questa nuova task force crea le condizioni per utilizzare l’innovazione come deterrente: “dotare i nostri militari di capacità avanzate nel campo dei droni in tempi più rapidi dimostra l’innovazione e la forza degli Stati Uniti, scoraggiando gli attori malintenzionati”.

Foto US Army

 

Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.

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