Cade anche Seversk. I russi avanzano ancora nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Zaporizhia

Il crollo delle difese ucraine a Seversk ha permesso alle truppe russe di conquistare una delle roccaforti nemiche nella regione di Donetsk dopo meno di una settimana dall’infiltrazione dei primi reparti russi nel centro abitato.
Le prime notizie della conquista della città erano emerse nella tarda mattinata di ieri dai blogger militari russi e la notizia della conquista di Seversk è stata confermata nel tardo pomeriggio dal capo di stato maggiore delle forze armate russe, generale Valery Gerasimov.
Anche i blogger ucraini hanno ammesso che una delle più potenti roccaforti nel Donbass è sull’orlo del collasso, pur minimizzando l’entità il successo russo. Le truppe russe hanno sfondato le difese prima nel centro di Seversk (dove due giorni or sono era apparsa la bandiera russa insieme allo stendardo del reggimento Platov dell’esercito di Mosca sul tetto di una scuola nel centro cittadino, poi hanno attraversato il fiume Bakhmutka e occupato diverse postazioni ucraine nella parte occidentale della città.

Nel tardo pomeriggio di ieri fonti militari russe riferivano che il 90 per cento di Seversk era nelle mani delle unità della Terza Armata russa (in particolare della 123ma brigata della Guardia Luganskaja) confermando che “le difese ucraine stanno crollando sotto i nostri occhi: le forze ucraine stanno attualmente perdendo uno dei loro bastioni più forti nel Donbass.
Dopo aver attraversato il fiume Bakhmutka, le truppe russe stanno sfondando le ultime linee difensive nemiche nell’area edificata della parte occidentale della città. Le ultime due strade vengono sgomberate”.
Secondo i canali russi, gli analisti militari ucraini di DeepState hanno riconosciuto tardivamente i successi russi, affermando che l’area avanzata di 5,10 km² mentre per i russi il territorio conquistato è di circa 7 km².
“La situazione a Seversk è molto grave”, scrivono anche i blogger militari ucraini. “A Seversk, le truppe russe hanno occupato la parte orientale e centrale della città. Le battaglie si stanno svolgendo lungo e a ovest della ferrovia. Il nemico sta anche tentando di attraversare il fiume Bachmutka e di occupare posizioni nelle zone residenziali”.
L’81° Brigata ucraina che difendeva la cittadina ha dovuto ripiegare a ovest di Seversk dopo aver subito forti perdite, sempre secondo fonti russe.
Secondo quanto riferito, le Forze armate ucraine avrebbero perso la capacità di mantenere le proprie posizioni e avrebbero iniziato a ritirarsi verso aree ritenute più favorevoli alla difesa. I tentativi ucraini durati “nemmeno per una settimana” di consolidare le loro posizioni in un quartiere residenziale alla periferia di Seversk sarebbero falliti, sempre secondo quanto riferito fonti russe.

Seversk si trova tra Lyman e Kostantynivka e la sua caduta favorisce l’avanzata russa verso la roccaforte di Slovyansk, che sarebbe già sotto attacco secondo quanto dichiarato nella serata di ieri da fonti militari russe che riferiscono inoltre progressi in direzione di Slovyansk da parte dell’85a Brigata che avrebbe ampliato la zona sotto il suo controllo nei villaggi di Vasyukovka e Pazeno.
Nelle ultime ore si registrano successi russi anche in altri settori.
A Kupyansk i contrattacchi ucraini per rompere l’0accerchiamento delle truppe rimaste tagliate fuori a est della città lungo il fiume Oskol sarebbero stati respinti dai russi che avanzano anche più a nord nella regione di Kharkiv, prendendo con le truppe della 69a Divisione Fucilieri Motorizzati del Raggruppamento di Forze Nord l’insediamento di Lyman nei pressi di Vovchansk, caduta in mani russe nei giorni scorsi.

Nel settore di Pokrovsk (Krasnoarmeysk per i russi), l’area urbana di Mirnograd sotto controllo ucraino continua a restringersi mentre una lunga colonna di mezzi corazzati russi è stata segnalata mentre attraversava il centro urbano di Pokrovsk, segnale che il Raggruppamento di Forze Centro russo si appresta a lanciare nuove offensive verso nord e ovest.
Più a nord i russi preso il pieno controllo di Shakhovo mentre anche a Kostasntynivka si registrano progressi nella penetrazione nel centro urbano.
Nella regione di Zaporizhia i russi hanno preso l’intero villaggio di Stepnogorsk avanzando lungo la sponda orientale del Bacino di Kakhovka avvicinandosi a 30 chilometri dalla città di Zaporizhia.
La manovra a tenaglia russa da est , sud e ovest, minaccia di accerchiare non meno di 50 mila militari ucraini se non si ritireranno al più presto verso nord ovest istituendo linee di difesa a protezione della città di Zaporizhia.

Vladimir Putin ha ordinato alle truppe russe in Ucraina di continuare le operazioni di combattimento “per raggiungere gli obiettivi prefissati in stretta conformità con i piani”. Inoltre, il Capo di Stato Maggiore della Russia, Gerasimov, ha riferito a Putin che l’offensiva delle truppe russe nelle regioni di Kharkov e Sumy sarà ampliata. Proclami che inducono i blogger militari russi a considerare iniziata l’offensiva invernale.
A supporto dello sforzo bellico russo ieri Mosca ha diffuso la notizia che più di 430.000 volontari e militari a contratto hanno aderito alla chiamata alle armi nel 2025 per andare a combattere in Ucraina. Come noto la Russia non attua nessuna coscrizione obbligatoria se non per le truppe di leva, esentate però dal prestare servizio in aree di guerra.
Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dimitri Medvedev, all’inizio di ottobre eran o stati arruolati 336.000 militari a contratto e 28.000 volontari (a luglio erano rispettivamente 210.000 e 18.000), confermando che i russi arruolano ogni mese 35mila militari specificatamente per le esigenze belliche connesse con l’Operazione Militare Speciale (SMO).

Ieri il ministro egli esteri russo Lavrov ha dichiarato che la Russia ha consegnato all’Ucraina negli ultimi mesi complessivamente oltre 11.000 corpi di militari caduti nel conflitto e ne ha ricevuti in cambio appena 201.
Nonostante il pessimo andamento del conflitto per gli ucraini sia sotto gli occhi di tutti il comandante in capo delle Forze Armate ucraine, generale Oleksandr Syrsky, ha recentemente dichiarato che le Forze Armate ucraine stanno ancora “mantenendo il controllo di Pokrovsk”:
Il presidente Volodymyr Zelensky ha detto nei giorni a Parigi che le truppe ucraine stanno cacciando i russi da Kupyansk e ieri ha mostrato sorpresa per il fatto di dover costantemente convincere gli Stati Uniti che la situazione in prima linea non ha nulla a che fare con le rappresentazioni fornite da Mosca. “Questo è molto strano, dato che gli Stati Uniti hanno una propria intelligence, i propri satelliti e l’Ucraina riceve dati di intelligence da Washington”, ha osservato Zelensky parlando con i giornalisti ucraini a Kiev.

“Onestamente, non capisco come ciò possa accadere quando tutte queste parti hanno accesso ai satelliti e noi riceviamo informazioni dai satelliti dei nostri partner, e non viceversa”, ha osservato Zelensky, secondo quanto riferisce l’agenzia RBC-Ucraina.
“E con tutto ciò, dobbiamo informare, dobbiamo confutare a volte grandi assurdità, perché c’è una comprensione completamente diversa di ciò che sta accadendo sul campo di battaglia”, si è lamentato il presidente ucraino, riferendosi alle interpretazioni statunitensi su quanto accade in prima linea.
Secondo Zelensky, questa situazione suggerisce che i russi stanno lavorando più duramente dei loro partner nell’informazione, diffondendo con successo bugie e invenzioni che vengono spacciate per realtà. La soluzione potrebbe risiedere in una più stretta cooperazione tra i militari al loro livello: “Lo ripeto sempre ai nostri militari: devono collaborare con gli americani ogni giorno. Parlare ogni giorno, parlare ogni giorno, informare ogni giorno, fornire informazioni reali ogni giorno”.

Zelensky ha affermato che a volte ci sono situazioni in cui Ucraina e Stati Uniti si mostrano reciprocamente la stessa mappa. Ma l’Ucraina, basandosi su dati reali, sostiene che i russi siano circondati, e gli americani, basandosi su dichiarazioni russe, sostengono che l’esercito ucraino sia al contrario circondato. “Non capisco proprio come sia possibile. È lo stesso villaggio, e lo vediamo in modo così diverso.
L’unico vantaggio è che ci ascoltiamo a vicenda, e il tempo risponde a queste domande. Il tempo conferma ripetutamente all’America e agli altri partner che le dichiarazioni russe non sono vere e che l’Ucraina è capace molto più di quanto chiunque si aspetti”, ha spiegato Zelensky.
In realtà sono le affermazioni di Zelensky a non avere alcun riscontro con la realtà: le forze di Kiev perdono terreno e in diverse aree sono circondate mentre non risulta a nessuna fonte vi siano truppe russe accerchiate.

Lo dimostrano le mappe stesse dei centri studi americani filo-ucraini come l’ISW. L’ipotesi più credibile è che Syrsky e Zelensky mentano circa il pessimo andamento delle operazioni sul campo di battaglia non tanto per convincere gli alleati occidentali, ben consapevoli della situazione, ma soprattutto per consolidare il fragile e sempre più risicato consenso interno all’opinione pubblica ucraina.
Foto: TASS, Presidenza Ucraina e Forze Armate Ucraine
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