La Germania in bilico tra riarmo e pacifismo. L’intervista a Gaiani alla radio tedesca WDR

L’intervista al direttore di Analisi Difesa alla radio tedesca WDR il 17 dicembre 2025 .
A cura di Francesco Marzano, Agnese Franceschini e Tommaso Pedicini.
Quello tedesco, secondo il cancelliere Merz, deve diventare l’esercito convenzionale più forte d’Europa. Per questo motivo le spese militari stanno aumentando vertiginosamente ed è stata varata una legge sulla reintroduzione del servizio militare. Il punto di Agnese Franceschini. Questi piani stanno risvegliando però il movimento pacifista, specie tra i giovani, spiega Hajo Funke. Tutto questo mentre, forse, si sta arrivando a una svolta nella guerra in Ucraina: il parere di Gianandrea Gaiani, direttore di Analisi Difesa.
Ascolta l’intervista a questo link.
La nuova legge sul servizio militare
Dopo anni di dibattiti su un nuovo servizio militare, il parlamento tedesco ha approvato le nuove norme che dovrebbero portare ad un rafforzamento delle forze armate tedesche. Oltre alla ricostituzione di un registro militare, la legge prevede innanzitutto una visita medica di leva obbligatoria per i giovani nati a partire dal 2008. Un primo contatto verrà stabilito tramite questionari che verranno inviati a tutti i diciottenni a partire da metà gennaio 2026, subito dopo che i primi candidati avranno compiuto la maggiore età. Dal 2027 sarà obbligatoria la visita medica di leva che dovrà stabilire non solo se il candidato è idoneo alla leva, ma anche i diversi livelli di idoneità.
L’esclusione delle donne dall’obbligatorietà
L’aspetto interessante è che, mentre per i ragazzi la visita per verificare di essere abili alla leva sarà obbligatoria, non lo sarà per le ragazze. Loro potranno presentarsi solo se lo vogliono. Questa differenziazione è prevista dall’articolo 12a della Costituzione tedesca, dove si legge che solo gli uomini possono essere arruolati nelle forze armate. Per poter obbligare anche le donne alla visita di leva sarebbe dunque necessario cambiare la Costituzione. Ora come ora anche le donne possono essere chiamate a prestare servizio civile in caso di difesa, ma attualmente il servizio militare obbligatorio, qualora fosse necessario, è riservato solo agli uomini.
Incentivi per chi si arruola volontario
Il servizio militare resta volontario e si può scegliere di arruolarsi anche solo per sei mesi. La paga sarebbe di 2.600 euro, ma potrebbe aumentare se si decidere di arruolarsi per un periodo più lungo. Chi sceglie di fare il soldato per almeno 12 mesi, riceve un contributo fino a 3.500 euro per fare la patente di guida. Insomma, si cerca di rendere attraente il servizio militare per cercare di raggiungere, entro il 2035, l’obiettivo di un aumento di circa 80.000 unità e arrivare ad avere almeno 260.000 uomini e donne nelle forze armate. Inoltre, dovrebbero esserci 200.000 riservisti.
Gli investimenti nel riarmo
Come ha dichiarato a maggio il cancelliere Merz nella sua prima dichiarazione di governo: vuole rendere la Bundeswehr l’esercito convenzionale più forte d’Europa. A tal fine, dovranno essere messi a disposizione “tutti i mezzi finanziari necessari”. Si tratterebbe, secondo quanto riportato in un documento governativo, di una lista di armamenti per un valore complessivo di 377 miliardi di euro. Sono previsti grandi progetti nei settori terrestre, aereo, marittimo, spaziale e cibernetico. Quasi la metà dei progetti è collegata all’industria nazionale. Questo impegno così consistente per il riarmo della Germania sta destando delle preoccupazioni anche in Europa. Si ricomincia, infatti, a parlare della “questione tedesca”.
Lo sciopero degli studenti contro il riarmo
Migliaia di studenti hanno manifestato lo scorso 5 dicembre in diverse città tedesche. Ufficialmente la mobilitazione era stata indetta contro la nuova legge sul servizio militare, ma, ovviamente la protesta riguarda anche l’enorme investimento per il riarmo. “Fondi speciali per l’istruzione, non per le armi” hanno urlato scolari e scolare riferendosi al cosiddetto “Sondervermögen” per l’esercito.
La reazione di genitori e giovani
L’approvazione della nuova legge sul servizio militare ha portato ad un vero e proprio assalto ai centri di consulenza per l’obiezione di coscienza. Molti giovani sono infatti preoccupati dalla visita per la leva obbligatoria, ma anche dal fatto che, qualora non si raggiunga l’obiettivo di 460 mila soldati – tra attivi e riservisti – verrebbe estratto a sorte chi dovrà fare il servizio di leva obbligatorio. Per questo i centri di consulenza consigliano di presentare una richiesta di obiezione di coscienza subito dopo la visita di leva. In base alla costituzione, infatti, nessuno può essere obbligato a prestare servizio militare con le armi.
La reintroduzione del servizio civile
Abolito nel 2011 insieme alla leva obbligatoria, c’è ora la possibilità che venga reintrodotto il servizio civile, magari nell’assistenza agli anziani, ai disabili, nei servizi di soccorso o nella protezione civile. Inoltre, visto che attualmente c’è carenza anche di artigiani, l’Associazione federale dell’artigianato tedesco ha proposto che in futuro il servizio civile possa essere svolto anche nelle aziende del proprio settore.
Il riarmo tedesco agli occhi dei pacifisti
Il riarmo e il potenziamento militare sarebbero un errore, secondo Hajo Funke, politologo della Freie Universität di Berlino e storico pacifista. Il presupposto per cui la Russia sarebbe un nemico totale è storicamente sbagliato, si tratta, secondo lui, di “pura ideologia”. La somma di investimenti prevista, inoltre, aggrava la crisi in cui versa la Germania. Funke ricorda poi che, per la prima volta dal 1949, la Germania non ha più il doppio approccio volto contemporaneamente alla distensione e alla capacità di difesa.
I negoziati di pace per l’Ucraina
Berlino è al centro dell’attenzione mondiale in questi giorni per aver ospitato i colloqui di pace tra il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj, l’inviato speciale del presidente statunitense Trump, Steve Witkoff, e il genero dello stesso Trump, Jared Kushner.
Secondo Gianandrea Gaiani, direttore del magazine online Analisi Difesa, comunque queste trattative non stanno sciogliendo i due nodi principali che sono la ritirata degli ucraini dai territori annessi dalla Russia e la richiesta di Putin di trasformare l’Ucraina in un paese neutrale. Il ruolo principale di Trump in questi negoziati viene spiegato da Gaiani con la necessità da parte degli Stati Uniti di ritrovare un’intesa con la Russia in funzione anticinese. L’Europa, secondo Gaiani, deve prendere le redini delle trattative per la pace, se non vuole rimanere schiacciata tra le sfere di influenza delle grandi potenze.
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