Trump annuncia la costruzione di una nuova classe di “Battleship” per la US Navy

Il Presidente degli Stati Uniti ha annunciato il 22 dicembre ieri sera (ora italiana) la costruzione di una nuova classe di “Battleship”, che costruiranno il fulcro della riorganizzazione della Marina degli Stati Uniti voluta dall’amministrazione Trump e rappresenteranno le più grandi unità di superficie che l’America costruirà dalla Seconda Guerra Mondiale.
In occasione della conferenza stampa indetta ad hoc a Mar-a-Lago (Palm Beach, Florida) con la partecipazione del Segretario alla Difesa Pete Hegseth e del Segretario della Marina John Phelan, il Presidente Donald Trump ha annunciato che nell’ambito dell’iniziativa “Golden Fleet” la US Navy acquisterà inizialmente due “Battleship”, a cui seguiranno ulteriori otto, con l’obiettivo finale di una classe di 20–25 unità, il cui inizio costruzione è previsto per il 2030.
La US Navy guiderà la progettazione e costruzione delle nuove “Battleship” insieme allo stesso Presidente, come ha rimarcato il medesimo in occasione della conferenza stampa, presentando la nuova classe di unità la cui capoclasse è stata battezzata USS Defiant (BBG-1).

Il Presidente Trump ha fatto più volte riferimento alle Corazzate o “Battleship” della Seconda Guerra Mondiale ed in particolare alla classe “Iowa” per riferirsi alla potenza di fuoco e dimensioni delle nuove unità che hanno ricevuto la designazione della US Navy destinata alle Corazzate (BB) a cui è stato aggiunta la designazione “Guided” per indicare come per le altre unità di superficie, l’armamento rappresentato da sistemi missilistici, nel caso specifico, accumunati a bocche da fuoco elettromagnetiche di nuova generazione meglio conosciute come “rail gun”.
Secondo le informazioni divulgate dalla US Navy, la nuova piattaforma sarà una “Nave da Battaglia” di oltre 35.000 tonnellate, con una lunghezza e larghezza rispettivamente di 277-290 e 35-38 metri, un pescaggio di 7–9 metri ed un sistema propulsivo e di produzione elettrica per le armi di nuova generazione incentrato su turbine a gas e motori diesel di grandi capacità in grado di assicurare una velocità superiore a 30 nodi.
Con un equipaggio compreso fra 650 ed 850 elementi, le nuove “Battleship” avranno un armamento principale incentrato su 12 celle a lancio verticale (VLS) per missili ipersonici CPS (Conventional Prompt Strike) installate nella zona prodiera e 128 celle del sistema VLS Mk 41 per missili da crociera con testata nucleare nonché missili destinati alla difesa aerea ed attacco inizialmente della famiglia Standard (con blocchi di celle installate davanti alla plancia, centronave e nella zona poppiera fra i due hangar, secondo le immagini divulgate).
L’armamento cannoniero sarà incentrato su un “rail gun” da 32 megajoule (MJ) in grado di sparare proiettili ad alta velocità (HVP, High Velocity Projectile) che secondo quanto finora riportato dall’industria possono raggiungere una distanza di 352 chilometri.
A questo s’aggiungono due cannoni Mk 45 da 127 mm anch’essi in grado di sparare proiettili ad alta velocità, nonché due sistemi laser ad alta potenza da 300 o 600 kW, per la difesa contro minacce missilistiche particolarmente sfidanti. Per la difesa più ravvicinata, la US Navy indica inoltre due sistemi missilistici RAM, quattro sistemi laser tipo ODIN e quattro cannoni da 30 mm oltre a due sistemi antidrone non meglio specificati. Non è noto se tutti i sistemi verranno installati insieme o secondo un programma a più fasi, come potrebbe essere verosimile almeno per quanto riguarda i sistemi laser più potenti.

Il sistema di combattimento è incentrato su di un sistema C4I completo ed una suite di sensori che comprende il sistema radar per la difesa aerea e missilistica integrata a lunga portata AMDR SPY-6(V)1 a quattro facce fisse – lo stesso installato sui nuovi caccia lanciamissili DDG 51 Flight III – suddivise fra i due torrioni in cui sono divise le sovrastrutture, unitamente ad un sistema per la guerra elettronica SEWIP Block III a quattro facce fisse nonché un sistema radar per la sorveglianza di superficie e navale ravvicinata che si vede installato sul torrione prodiero. Le immagini divulgate presentano inoltre un ponte di volo poppiero di grandi dimensioni ed hangar per l’impiego di velivoli tiltrotor V-22 e FVL (Future Vertical Lift).
Le navi realizzate in acciaio saranno costruite negli Stati Uniti e “presto ci riuniremo con i cantieri destinati alla loro costruzione”, ha affermato il Presidente Trump, aggiungendo tuttavia che gli USA lavoreranno anche con altri Paesi, senza specificare se questi saranno coinvolti direttamente nella costruzione.
“Il Presidente è stato chiaro: dobbiamo riportare in auge la nostra potenza industriale marittima americana”, ha affermato il Segretario della Marina il quale ha aggiunto che la futura “Battleship” della classe “Trump” sarà “la nave da guerra più grande, più letale, più versatile e anche la più bella che navighi sugli oceani del mondo”.
Con oltre 1000 fornitori provenienti da praticamente tutti gli Stati della Nazione, “ora ci sarà lavoro per cantieri navali ovunque, da Filadelfia a San Diego, dal Maine al Mississippi, dai Grandi Laghi alla costa del Golfo.”
Con un dislocamento più che doppio rispetto alle 15.000 tonnellate dei cacciatorpediniere della classe Zumwalt, le nuove “Battleship” sono destinate a rimpiazzare le unità del programma per i DDG(X) di nuova generazione della Marina, che era previsto essere grandi circa la metà di quelle annunciate dal Presidente.
La “Battleship” sarà in grado di operare in modo indipendente, come parte di un gruppo d’attacco di portaerei, oppure di comandare un proprio gruppo d’azione di superficie, a seconda della missione e del contesto minacce, viene riportato nella scheda tecnica della Marina per la Defiant.
Con la capacità di fornire comando e controllo avanzati sia per piattaforme con equipaggio sia senza equipaggio, la “Battleship” sarà una componente critica nell’attuazione del concetto di combattimento della US Navy, riporta lo stesso documento.

L’annuncio arriva nel momento in cui l’Amministrazione Trump sta rivedendo in modo sostanziale i piani di acquisizione della componente di superficie della US Navy.
La scorsa settimana, il Segretario della Marina ed il Comandante in Capo delle Operazioni Navali, ammiraglio Daryl Caudle, hanno annunciato che in sostituzione delle fregate classe “Constellation” (derivate dalle FREMM italiane), la Marina acquisterà fregate basate sul progetto delle unità da pattugliamento classe “Legend” realizzate nell’ambito del programma National Security Cutter della US Coast Guard, portato avanti dal cantiere Ingalls Shipbuilding del gruppo Huntington Ingalls Industries (HII).
Luca PeruzziVedi tutti gli articoli
Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).








