I ranger si addestrano in ambiente montano-artico

I Ranger del 4° reggimento Alpini Paracadutisti – Operatori delle Forze Speciali dell’Esercito – sono attualmente impegnati nella condotta di un addestramento ad alta intensità nell’ambiente montano-artico, finalizzato a perfezionare la loro preparazione tecnico-professionale.
Si tratta di un addestramento che mette alla prova non solo le capacità fisiche e tecniche dei Ranger, ma anche la resistenza psicologica in condizioni climatiche estreme, in ambienti come l’alta montagna e l’artico, dove preparazione e adattabilità sono fondamentali per il successo.

Le attività addestrative prolungate su terreni impervi e innevati, il trasporto di carichi pesanti, la pianificazione e la condotta di attività e l’acclimatazione alle temperature estreme sono solo alcune delle prove che gli Operatori FS affrontano quotidianamente.
Durante gli addestramenti, vengono affinate le tecniche di mobilità su neve – con l’uso di motoslitte, ATV (quad), Light Tactical All Terrain Vehicle (LTATV), sci, ciaspole e slitte per trasporto di carichi – per permettere agli Operatori di muoversi agilmente e in sicurezza anche su terreni particolarmente instabili.

Gli addestramenti vengono svolti in una camera termica per 24 ore continuative, dove vengono riprodotte temperature estreme, da -40° a -70°. Gli Operatori Ranger si addestrano al fine di testare non solo l’equipaggiamento, le procedure e la gestione del vestiario, ma anche la capacità di operare sotto sforzo fisico e psicologico.
Preparati ad intervenire in qualsiasi scenario operativo, i Ranger compongono un reparto in grado di rispondere con efficacia e determinazione a ogni esigenza, al servizio del Paese.
Fonte: Esercito Italiano
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