Critical Communication World 2025: Motorola Solutions protagonista delle comunicazioni critiche globali

 

Bruxelles, dal nostro inviato

Si è appena concluso a Bruxelles, presso il Brussels Expo, il Critical Communications World (CCW) 2025, l’evento di riferimento a livello mondiale per le comunicazioni critiche. Organizzato dalla TETRA and Critical Communications Association (TCCA),  il CCW riunisce ogni anno oltre 4.000 professionisti provenienti da più di 90 paesi, tra cui operatori di pubblica sicurezza, fornitori di tecnologie, enti governativi e leader del settore.

Le comunicazioni critiche sono sistemi di comunicazione progettati per funzionare in condizioni estreme, dove la disponibilità, l’affidabilità e la velocità sono vitali. Utilizzate principalmente da forze dell’ordine, vigili del fuoco, protezione civile, servizi di emergenza sanitaria, settori industriali ad alto rischio (energia, trasporti, difesa, aeroporti), si distinguono dalle comunicazioni convenzionali soprattutto per i stringenti requisiti operativi che sono alla base del loro sviluppo.

Devono funzionare sempre, anche in condizioni di disastro naturale, blackout o attacchi informatici e dove i normali cellulari non hanno copertura (tunnel, montagne, ambienti ostili), i messaggi vocali o i dati devono essere trasmessi in tempo reale, le comunicazioni devono essere cifrate (non intercettabili) e, infine, devono garantire agli utenti autorizzati la priorità di rete assoluta, anche se tutte le reti convenzionali sono congestionate.

Queste comunicazioni rivestono oggi un’importanza senza precedenti, a causa dell’interconnessione globale e la crescente instabilità in ambito geopolitico, economico e sociale. Pertanto, investire in competenze, sistemi e tecnologia della comunicazione di emergenza non è più una scelta ma una necessità strategica.

Di fatto, si prevede che il mercato mondiale di questo settore, già in netta espansione, triplicherà nel corso dei prossimi cinque anni.

La scelta di Bruxelles come sede per l’edizione 2025 non è stata casuale in quanto sede, oltre che della NATO e dell’Unione Europea, di numerose organizzazioni internazionali e quindi punto d’incontro centrale per i principali stakeholder del settore.

In particolare, l’evento è stato ospitato da ASTRID, l’operatore nazionale belga per le comunicazioni di emergenza che, nell’occasione, ha celebrato i suoi 25 anni di attività e ha presentato i piani per la transizione verso una rete 4G/5G dedicata ai servizi di emergenza.

Inoltre, il CCW 2025 ha rappresentato anche un’occasione importante per promuovere iniziative come BroadEUNet, il progetto della Commissione Europea volto a creare entro il 2030 una rete di comunicazione paneuropea per i servizi di emergenza. L’edizione 2006 del CCW si terrà a Londra nello stesso periodo dell’anno.

Nel contesto appena delineato, Motorola Solutions si pone come uno dei pilastri fondamentali del cosiddetto “ecosistema delle comunicazioni critiche”, formato dall’integrazione di comunicazioni, immagini e sistemi di comando e controllo

Infatti, il suo ruolo va ben oltre quello di fornitore in quanto è un leader tecnologico e strategico che da decenni contribuisce alla trasformazione delle infrastrutture di comunicazione pubblica e privata in tutto il mondo, dedicando alla ricerca e sviluppo la ragguardevole somma di un miliardo di dollari all’anno.

Lorenzo Spadoni (nella foto sotto), Direttore vendite di Motorola Solutions per l’Europa meridionale e occidentale e Nazioni Unite a livello globale, nonché Country Manager per l’Italia, intervistato da Analisi Difesa, ha evidenziato il profilo economico finanziario della società che, nel 2024, ha realizzato 10.8 miliardi di dollari di profitti con 6,9 mld di ricavi dalla vendita di prodotti e integrazione di sistemi e 3,9 mld da software e servizi.

Inoltre, il primo quadrimestre del 2025 già vede un incremento del 6% di ricavi pari a 2,5 mld di dollari.

Con l’occasione, si sono approfonditi anche altri aspetti fondamentali delle dimensioni tecnologica e commerciale di Motorola. La società di Chicago ha ceduto nel 2011 a Google il settore della telefonia mobile per investire su pubblica sicurezza (soprattutto videosorveglianza e controllo accessi) e difesa, ed è diventato il fornitore di riferimento del settore in numerosi Paesi inclusi Stati Uniti, Regno Unito, Italia, Germania, Francia, Paesi nordici, Medio Oriente e Asia Pacifico.

Basti pensare che la fornitura di 70.000 bodycams (le videocamere indossabili) con analisi di intelligenza artificiale integrata alla gendarmeria francese costituisce il più grande dispiegamento al mondo di questa risorsa tecnologica.

Inoltre, la rete di sicurezza del Parlamento europeo è stata realizzata da Motorola Solutions, e il server Motorola dislocato presso il centro logistico delle Nazioni Unite (aeroporto di Brindisi) controlla le reti di comunicazione di tutte le missioni ONU del mondo.

Per ciò che concerne il settore della difesa, e con riferimento alla realtà nazionale, va evidenziato che diversi comparti delle nostre Forze Armate utilizzano da tempo la tecnologia della società. L’Esercito Italiano, in particolare, nel contesto più generale del progetto di ammodernamento delle reti di comunicazione della Difesa, ha siglato lo scorso anno un accordo per la fornitura di apparati di comunicazione per il completamento della rete Land Mobile Radio (LMR).

A ulteriore conferma del ruolo globale della società, nel corso dell’evento di Bruxelles la casa madre ha annunciato, da Chicago, di essere stata selezionata dalla Band Administration Entity (EAF), organizzazione creata dall’Agenzia per le telecomunicazioni brasiliana, per l’attuazione del programma federale volto a rendere interoperabili i sistemi di comunicazione della difesa e delle organizzazioni di pubblica sicurezza, in modo tale da permettere l’esecuzione di operazioni congiunte e la gestione comune delle emergenze per mezzo di tecnologie peraltro già utilizzate in Italia da qualche anno.

Un risultato certamente ragguardevole dal momento che il Brasile è il quarto Paese al mondo per estensione territoriale, con una popolazione di circa 215 milioni di abitanti, e 250 milioni di mobile users.

Foto Maurizio Boni e Motorola Solutions

 

Nato a Vicenza nel 1960, è stato il vice comandante dell'Allied Rapid Reaction Corps (ARRC) di Innsworth (Regno Unito), capo di stato maggiore del NATO Rapid Reaction Corps Italy (NRDC-ITA) di Solbiate Olona (Varese), nonché capo reparto pianificazione e politica militare dell'Allied Joint Force Command Lisbon (JFCLB) a Oeiras (Portogallo). Ha comandato la brigata Pozzuolo del Friuli, l'Italian Joint Force Headquarters in Roma, il Centro Simulazione e Validazione dell'Esercito a Civitavecchia e il Regg. Artiglieria a cavallo a Milano ed è stato capo ufficio addestramento dello Stato Maggiore dell'Esercito e vice capo reparto operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze a Roma. Giornalista pubblicista, è divulgatore di temi concernenti la politica di sicurezza e di difesa.

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