Un “Felon” più furtivo: Sukhoi lavora al Su-57M1

La Russia sta accelerando il suo programma di aerei da combattimento di quinta generazione con il lancio imminente di una versione profondamente aggiornata del suo caccia stealth: il Sukhoi Su-57M1; a riferirlo è stato il portale militare Defense Mirror.
Questo aggiornamento segna un passo avanti cruciale per l’Aviazione Militare russa integrando tecnologie all’avanguardia per migliorare prestazioni, furtività e capacità di combattimento.
Il cuore dell’aggiornamento risiede nella propulsione: il Su-57M1 è alimentato dal motore di secondo stadio AL-51F1, un prototipo del quale è stato presentato in un documentario russo alla fine del 2024 e di cui Analisi Difesa si è ampiamente occupata, suggerendo che i test sono in fase avanzata.
Questo propulsore, il primo motore per caccia sviluppato da zero in Russia dopo oltre 40 anni, migliorerà significativamente tutte le caratteristiche di volo del velivolo aumentandone la furtività, riducendone i costi operativi e i requisiti di manutenzione e aumentando al contempo la potenza disponibile per i sottosistemi di bordo, inclusi i radar. Si prevede che i nuovi motori forniranno al Su-57M1 una spinta maggiore rispetto a qualsiasi altro concorrente, con la possibile eccezione del J-20.
Per quanto riguarda la furtività (stealthness) l’aereo presenta un’aerodinamica migliorata e un elemento chiave: gli ugelli piatti ridisegnati. Questi accorgimenti riducono efficacemente sia la visibilità radar che quella agli infrarossi diminuendo l’esposizione ai missili nemici. Nonostante l’approccio stealth, il Su-57M1 mantiene la spinta vettoriale tridimensionale completa, offrendo una manovrabilità che si ritiene superiore a sistemi che adottano una spinta vettoriale esclusivamente verticale.
Non è da escludere che l’intera cellula possa ricevere modifiche sostanziali e visibili al fine di ottimizzare queste peculiarità.

Il Su-57M1 introduce inoltre notevoli miglioramenti nell’avionica: si prevede infatti che il velivolo sarà dotato di Intelligenza Artificiale (AI) a bordo che sarà completamente integrata per migliorare la consapevolezza della situazione e la capacità di combattimento, in particolare nell’utilizzo coordinato di veicoli aerei senza equipaggio (UAV) e inoltre di un nuovo sistema di puntamento montato sul casco, simile a quello dei caccia moderni come F-35 e J-20, per un targeting rapido e intuitivo.
Inevitabilmente il nuovo Su-57M1 sarà dotato di un nuovo armamento, come la versione migliorata del missile aria-aria a lungo raggio R-77M, oltre ad altre armi di nuova generazione come il missile a lungo raggio R-37M (“Izdeliye 810”), erede del missile a lungo raggio R-33 (AA-9 Amos), in grado di raggiungere i 400 chilometri di tiro utile con una velocità massima di Mach 5 e il Vympel K-74M2 (“Izdeliye 760”) con sezione ridotta destinato al dispiegamento nelle baie interne del Su-57.
Grazie al suo design modulare gli attuali Su-57 potranno essere aggiornati al nuovo standard Su-57M1 accelerando notevolmente il suo impiego operativo tanto che, secondo fonti russe, questa nuova versione potrebbe essere consegnata alla VKS già entro la fine del 2026.
Foto Sukhoi /UAC
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.
 
																				 
																				







