Il Perù fa il pieno di elicotteri russi

Alle prese con numerose esigenze interne le Forze Armate peruviane hanno intenzione di potenziare la flotta aerea attraverso l’acquisto di nuovi elicotteri di fabbricazione russa.

Cartelli della droga, contrabbandieri di metalli preziosi, i terroristi di Sendero Luminoso e non ultimo frequenti disastri naturali (inclusi gli incendi boschivi) hanno messo a dura prova la flotta dei più recenti elicotteri Mil Mi-171 consegnati tra il 2013 e il 2015. Di questi, 22 Mi-171 sono in condizioni di volo e due sono in stato di manutenzione (uno oggetto di numerosi colpi di armi da fuoco da parte dei trafficanti di droga e un secondo velivolo con la cabina danneggiata da alberi in occasione di uno sbarco operativo in azione di truppe armate).

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Non c’è da sorprendersi, sulla base di queste particolari condizioni se in media un Mi-171 peruviano voli per 4.500 ore all’anno! Ricordiamo infatti che il Perù gestisce una già consistente flotta di elicotteri di fabbricazione russa Mil Mi-8/171 attraverso i tre rami delle proprie forze armate, oltre ad un’ulteriore quota in dotazione alla polizia nazionale del paese e quasi certamente si atterrà a proseguire nella scelta futura di velivoli simili considerando un personale di volo e tecnico oramai consolidato su questa piattaforma.

Non ultimo, la presenza in loco di un centro regionale di manutenzione degli elicotteri russi che sostiene la manutenzione ordinaria e straordinaria degli elicotteri peruviani. Secondo i rapporti locali sarà preso in considerazione un numerico identico a quello siglato nel gennaio del 2014, quando le autorità di Lima emisero un ordine per 24 Mil Mi-171Sh per un valore totale di 528 milioni di dollari, di cui 62 milioni per l’aggiunta di un pacchetto tutto incluso di formazione dei piloti e tecnici in Russia, parti di ricambio, simulatori, attrezzature e armamenti.

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Una flotta che si aggiunse ai sei Mi-171Sh ordinati nel luglio 2010, richiesti insieme a due elicotteri d’attacco Mi-35P, che a sua volta integrarono la flotta esistente di Mi-25 e Mi-17 entrati in servizio rispettivamente nel 1983 e nel 1984 oltre ad altri esemplari Mil Mi-8 acquistati di seconda mano nel 1992, rispettivamente da Nicaragua e Ungheria.

Al nuovo ordine sembra si aggiungeranno inoltre 5 Mi-171 da destinare alla Marina e almeno 12 elicotteri della stessa famiglia specifici per compiti SAR e MedEvac; una considerazione dovuta alle recenti inondazioni nel sud del paese che hanno rivelato una carenza di velivoli specifici per far fronte a tali emergenze.

Contando infine la presenza di non meno di 16 Mi-24/35 Hind il paese potrebbe diventare nel prossimo futuro il più grande gestore di elicotteri russi dell’intera America latina superando persino il Venezuela.

Foto Esercito e Forza Aerea Peruviana

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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