L’India rinuncia ai motori russi AL-41F-1S per i suoi Sukhoi Su-30MKI   

 

Rosoboronexport, l’agenzia russa per l’export della Difesa, ha proposto all’India di ammodernare gli aerei da combattimento Su-30MKI installandovi il motore AL-41F-1S, lo stesso propulsore del velivolo da combattimento multiruolo Sukhoi Su-35 e della versione aggiornata del Su-30SM nota come Su-30SM2.

Una proposta tesa a potenziare i Su-30MKI indiani considerando le qualità del propulsore dotato di maggiore spinta, minor consumo di carburante e altri miglioramenti. Tuttavia, Nuova Delhi ha declinato la proposta decidendo di mantenere l’attuale motore AL-31FP, a quanto pare per conservare l’attuale infrastruttura e logistica costruita attorno a questo propulsore di cui l’Indian Air Force (IAF) e Hindustan Aeronautics Limited (HAL) hanno una vasta esperienza nella manutenzione oltre a disporre di ampie scorte di pezzi di ricambio e personale addestrato.

La transizione all’AL-41F-1S richiederebbe investimenti significativi non solo nell’acquisizione dei prestanti propulsori, ma anche nell’aggiornamento delle infrastrutture esistenti oltre ai costi aggiuntivi per la formazione del personale e la manutenzione.

Dati i vincoli di budget notoriamente presenti nel Paese asiatico, il passaggio al nuovo motore non è finanziariamente possibile, per lo meno nell’immediato. D’altra parte, come riportato lo scorso mese da Analisi Difesa, Nuova Delhi ha anche dato il via libera a un importante accordo per la produzione di 240 motori AL-31FP per i propri caccia Su-30MKI nei prossimi otto anni.

I motori saranno acquistati presso HAL per un costo totale di oltre 260 miliardi di rupie (circa 3,1 miliardi di dollari), con le consegne che dovrebbero iniziare dal 2025 e secondo i termini del contratto da completare entro otto anni. Gli AL-31FP saranno così realizzati presso lo stabilimento HAL di Koraput e saranno caratterizzati per il 54% da componenti realizzati in India mentre la rimanente quota sarà realizzata dalla russa Salyut (per un controvalore di circa 1,14 miliardi di dollari).

Nel 2021 la russa United Engine Corporation (UEC) ha firmato un accordo in India sul trasferimento delle licenze per la produzione dei motori AL-31FP alla società di produzione aeronautica HAL nell’ambito del cosiddetto programma “Make in India”.

Questa collaborazione da un lato rafforza l’autosufficienza dell’India nella produzione della difesa, dall’altro potenzia le capacità operative dell’IAF senza contare il mantenimento della relazione strategica con la Russia. Non ultimo, infine, va menzionato il recente programma di ammodernamento di un primo maxi lotto di 84 Su-30MKI indiani del valore di 7,5 miliardi di dollari.

L’ambizioso piano mira ad espandere in modo significativo le capacità dei Su-30MKI indiani rendendoli più letali nel combattimento aria-aria e nelle operazioni aria-terra, il tutto includendo difatti l’integrazione di tecnologie avanzate come radar moderni, avionica e armi a lungo raggio.

Foto: IAF e HAL

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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