La gaffe di Antonov che trasferisce in Canada la produzione dell’An-74TK

 

 

Uno scivolone mediatico notevole quello del bureau ucraino Antonov: lo scorso 12 luglio i media russi e internazionali hanno pubblicato la notizia relativa allo spostamento della produzione dell’aereo da trasporto Antonov An-74TK-200 dall’Ucraina al Canada. Tale operazione avvenuta in sordina – secondo la fonte – è stata consentita dalla registrazione di una filiale Antonov nel continente americano al fine di ottenere il sostegno politico e finanziario del Governo canadese.

«Antonov Aircraft Canada – riportava la notizia – ha sede nel centro di Montreal. È stato inoltre riferito che l’obiettivo fissato da Antonov è quello di progettare e assemblare un aereo cargo nella provincia canadese.»

All’atto della pubblicazione della notizia inoltre era stato firmato un accordo intergovernativo che avrebbe così consentito di avviare la realizzazione del progetto di ammodernamento dell’An-74 in Quebec; un velivolo che in quella sede avrebbe poi utilizzato i motori prodotti dalla società americana Pratt & Whitney e la tecnologia della società canadese CMC Electronics.

Il giorno dopo sulla pagina Facebook del bureau ucraino, Antonov smentiva categoricamente le informazioni riportate dalla stampa specializzata etichettandole come false e inopportune.

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Appena due settimane dopo tuttavia, il 30 luglio, Antonov comunicava ufficialmente sulla propria pagina Facebook che il bureau: – «…è interessato a collaborare con il Canada nella direzione della creazione di nuovi velivoli. Ad oggi, gli specialisti di Antonov hanno tenuto una serie di colloqui con la parte canadese sulla creazione di un nuovo velivolo a seguito della profonda modernizzazione dell’aereo An-74TK-200.

Le proposte per l’attuazione di questo progetto ucraino-canadese sono state presentate da Antonov a Ukroboronprom (agenzia per l’export militare ucraino) e al Ministero delle industrie strategiche dell’Ucraina, che, in particolare, si sono riflesse nel Memorandum d’intesa tra la Canadian Commercial Corporation e Ukroboronprom del 1° giugno 2021 relative alla cooperazione nel campo della sicurezza strategica, della difesa, dell’aerospazio e della produzione di munizioni.

L’attuazione di questo progetto dovrebbe iniziare con la firma di un accordo intergovernativo tra il Gabinetto dei ministri dell’Ucraina e il governo del Quebec.»

L’informazione tra l’altro è stata anche confermata sulla pagina Facebook di statale Ukroboronprom, mentre della smentita di Antonov di due settimane prima è bastato un veloce “elimina” per non lasciarne più alcuna traccia!

In tutto questo bailamme i più delusi sono proprio gli ucraini che avevano criticato l’azienda aeronautica che invece di creare occupazione in patria, dove la crisi economica è fortissima, trasferiscono all’estero le produzioni. Antonov non ha fornito ulteriori dettagli.

Foto Antonov

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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