Ripreso in volo il primo Sukhoi Su-34 per l’esportazione

Sui canali Telegram russi, e subito ripresa dal nostro canale Analisi Difesa – Aviazione russa, è apparsa l’immagine in volo di un Sukhoi Su-34 (Codice NATO “Fullback”) con una livrea desertica a due toni di marrone, una colorazione estremamente insolita per le Forze Armate russe.
Infatti, i velivoli delle VKS (Forze Aerospaziali russe) adottano solitamente una colorazione a tre toni di azzurro, mentre quelli dell’Aviazione della Marina (MA-VMF) impiegano una tinta grigio scuro intensa, nota in Russia come “Serdyukov Color Scheme”.
Questa insolita livrea ha immediatamente suggerito l’ipotesi dell’acquisto del Su-34 da parte di un paese estero, che potrebbe presto diventare il primo acquirente straniero del “Fullback”, derivato della nota famiglia dei “Flanker”. Quale nazione potrebbe tuttavia essere la principale candidata? Considerando la particolare livrea, i recenti sviluppi geopolitici e gli altrettanti recenti accordi economici le ipotesi più probabili sono certamente Algeria e Iran.
Analisi Difesa ha da anni indicato l’Algeria come il principale acquirente di hardware militare “Made in Russia”, con un portafoglio estremamente ampio e variegato di velivoli (trainer, caccia, elicotteri, aerei anfibi) di fabbricazione russa.
Già al MAKS 2019 diverse fonti avevano suggerito un contratto per quattordici Su-34E (versione export, indicata dalla “E”), con menzioni anche del Su-32 come variante da esportazione, notizia che era stata anticipata da Analisi Difesa nel lontano 2016. Tuttavia, la notizia fu in seguito smentita da fonti russe.
Recentemente, l’export russo è tornato alla ribalta per la vendita all’Algeria di caccia multiruolo Su-35 (notizia oramai confermata dalle immagini satellitari di questi aerei con le coccarde algerine) e di caccia di quinta generazione Su-57, mentre dei Su-34 non si ha più avuto notizia da allora.
Anche l’Iran dal canto suo ha manifestato un crescente interesse per l’acquisizione di velivoli da combattimento avanzati russi. Diversi report indicano negoziati per Su-30SM o Su-35 e l’aggiunta del Su-34 al loro arsenale rappresenterebbe un notevole potenziamento delle capacità di attacco al suolo a lungo raggio.
La necessità per l’Iran di rinnovare la propria flotta aerea, in gran parte obsoleta, potrebbe renderlo un acquirente plausibile. Non ultima la cooperazione militare tra Russia e Iran è in costante aumento come dimostrato dall’uso di droni iraniani da parte della Russia nel conflitto in Ucraina, il che potrebbe facilitare anche l’acquisizione di aerei da combattimento,
Sebbene l’Iran presenti valide ragioni per l’acquisizione, la consolidata partnership militare dell’Algeria con la Russia e le passate indiscrezioni sull’interesse per il Su-34 ci portano a credere che sia quest’ultima la più probabile destinataria di questo nuovo “Fullback” desertico.
Foto Sukhoi e Twitter
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.