Sconfitte e gravi perdite per i jihadisti in Niger, Mali e Mozambico

Le forze nigerine e gli alleate degli Stati vicini hanno ucciso 75 ribelli di Boko Haram in operazioni di sicurezza l’11 maggio nella regione in cui convergono i confini di Niger, Nigeria e Ciad. Lo ha riferito il ministero della difesa del Niger confermando che le operazioni sono seguite a una serie di attacchi di Boko Haram a posizioni militari nei pressi della città di confine sud-orientale di Diffa.

Secondo quanto riferito, 25 ribelli furono uccisi in combattimenti a circa 75 km a sud di Diffa e altri 50 in attacchi aerei e di artiglieria da parte delle forze congiunte nigerine, nigeriane e ciadiane nell’area del Lago Ciad. Il ministero della Difesa di Niamey ha aggiunto che sono state sequestrate le armi e distrutta una base logistica utilizzata dagli insorti.

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Successi contro i jihadisti si registrano anche in Mali, dove è stata confermata l’uccisone del leader terrorista Abu Yahya Aljazairi (nella foto a sinistra), gravemente ferito e poi deceduto in seguito ad un attacco alla caserma militare Bamba nella regione di Gao il 6 aprile scorso in cui morirono una ventina di ribelli e soldati malia

Il leader jihadista si era distinto per i numerosi attacchi mortali nelle regioni di Gao, Timbuktu e Koulikoro e la conferma della morte è stata fornita da diverse fonti vicine ad al-Qaeda nel Maghreb islamico (AQIM), componente del network insurrezionale costituito nel 2017 di Jabhat Nusrat Al Islam wa Al Muslimin (JNIM).

L’organizzazione riunisce diversi i gruppi terroristici attivi nel Sahel (AQMI, Ansar Dine, Macina Liberation Front e al-Morabitun) si riconosce in al-Qaeda e nel suo capo Auyman al-Zawahiri.

Duri colpi per gli insorti islamici anche nel nord del Mozambico, ultimo fronte africano aperto dai gruppi jihadisti, in questo caso aderenti allo Stato Islamico.

Forze di sicurezza governative hanno ucciso circa 50 ribelli negli ultimi giorni nella regione settentrionale di Cabo Delgado.

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“Il 13 maggio gli insorti sono stati sorpresi dalle nostre forze su una strada che collega Chinda a Mbau … nello scontro sono stati uccisi 42 terroristi”, ha detto il ministro degli interni Amade Miquidade in una conferenza stampa aggiungendo che giovedì le forze di sicurezza hanno ucciso altri otto ribelli che stavano attaccando il distretto di Quissanga, sempre a Cabo Delgado.

“Questi atti di terrore hanno lo scopo di demoralizzare e seminare confusione tra le comunità”, ha detto Miquidade.

Dal 2017, le incursioni dei jihadisti del gruppo noto come Ahlu Sunnah Wa-Jama si sono intensificate nella provincia settentrionale più ricca di gas. Da quando ha iniziato il secondo mandato, a gennaio, il presidente Filipe Nyusi ha promesso di dedicare più risorse alla lotta contro l’insurrezione.

 

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