Due elicotteri Mil Mi-171Sh consegnati al Niger

Il Niger ha ricevuto due nuovi elicotteri da combattimento Mil Mi-171Sh; a riferirlo è il portale Direct Niger secondo cui i due velivoli sarebbero giunti nella capitale Niamey lo scorso 24 febbraio a bordo di un aereo da trasporto pesante Antonov An-124 che trasportava anche munizioni, parti di ricambio e attrezzature per la manutenzione. Valore del contratto siglato tra il 2017 e il 2018 circa 47 milioni di dollari.

La prima formazione dei piloti nigerini si è svolta in Russia già nella seconda metà dello scorso anno seguita da una formazione in loco con trenta elementi tra piloti e tecnici sottoposti a ulteriori mesi di perfezionamento.

La consegna di questi nuovi velivoli è un significativo rinforzo per la piccola Armée de l’Air du Niger che al momento detiene solo pochi velivoli da combattimento nel proprio inventario tra cui uno o due elicotteri d’attacco Mil Mi-24P e due aerei d’attacco Su-25 consegnati nel marzo 2013, in principio destinati al Mali ma successivamente venduti al Niger dopo che l’accordo col Mali stesso fallì.

Sempre nel marzo 2013, il Niger ha ricevuto inoltre tre elicotteri (ex-esercito francese) SA-342M Aérospatiale Gazelle revisionati in Francia dalla Aerotech Group SAS armati con cannoni a tiro rapido da 20 mm.

Altri aeromobili della flotta nigerino includono 2 velivoli Diamond DA 42 MPP utilizzati per la sorveglianza, 3 aerei leggeri Humbert Tetras, un singolo trasporto C-130 Hercules, un Boeing 737-200, un singolo Dornier 28 e Dornier 228 e una coppia di Mi-17.

Tra il 2013 e il 2015 il Niger ha ricevuto quattro velivoli Cessna 208 Caravan dagli Stati Uniti, due dei quali configurati per la sorveglianza. Gli Stati Uniti stanno inoltre fornendo due velivoli da trasporto C-130 Hercules.

Il Mi-171Sh, noto come Mi-8AMTSh sul mercato interno russo, è un derivato da esportazione del Mi-171 realizzato dalla Ulan-Ude Aviation Plant; è alimentato da due motori turboalbero Klimov TV3-117VM ed è utilizzato in primis per il trasporto aereo armato delle forze d’assalto (fino ad un massimo di 37 soldati completamente equipaggiati); può essere anche configurato per eseguire fuoco di supporto alle truppe di terra essendo dotato di un armamento che comprende oltre ai soliti razzi e pod gun da 23 mm anche i missili guidati anticarro 9M120 Ataka-V e 9K114 Šturm, trasporto merci (fino a 4000 Kg di carico utile), scorta delle colonne militari, operazioni MedEvac (fino a 12 feriti) e operazioni di soccorso in tutte le condizioni climatiche “hot and high”.

Foto Rosoboronexport

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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