L’Ucraina affida ad Antonov la realizzazione di un UCAV

 

 

Il bureau ucraino Antonov riprende il lavoro su un UCAV (velivolo teleguidato da combattimento) pesante da ricognizione e attacco. L’iniziativa della società Ukroboronprom è stata sostenuta dai rappresentanti dell’industria aeronautica ucraina, tra cui la Ivchenko-Progress e la PJSC Motor Sich; lo ha annunciato Nikolai Vorobiev, direttore dei programmi dei sistemi senza pilota presso l’Antonov State Enterprise.

Il peso al decollo del nuovo UAV supererà le 3 tonnellate e il carico utile potrà raggiungere gli 800 kg, ha osservato Vorobiev; secondo lui in una specifica riunione dedicata a questo argomento i rappresentanti delle imprese aeronautiche del paese hanno confermato la disponibilità delle capacità necessarie e del potenziale scientifico e tecnico per creare un tale sistema a pilotaggio remoto.

Allo stesso tempo, i partecipanti al progetto intendono fornire i primi finanziamenti per il lavoro di sviluppo e la creazione di un dimostratore tecnologico.

Sarà ovviamente Antonov ad essere responsabile della creazione di questa piattaforma aeronautica (prime contractor) e dunque dello sviluppo del layout e della relativa cellula, mentre avionica e attrezzature speciali saranno messi a punto da aziende partner locali che hanno preso parte all’incontro. L’insieme delle attrezzature sarà infine consegnata ad Antonov che provvederà ad integrarle nel progetto del futuro UCAV.

Antonov State Enterprise aveva presentato un progetto simile nel 2018: durante il locale Expo sulle armi e la sicurezza i rappresentanti dell’azienda avevano fatto presente che il drone era stato sviluppato su iniziativa della società ucraina e di un partner straniero allora non rivelato.

Il lavoro stava prendendo forma sulla carta e la realizzazione di un dimostratore era prevista per il 2021, ma l’assenza di un investitore (o forse il ritiro del partner suddetto), oltre che di clienti nazionali ed esteri ha portato all’attuale revisione del progetto.

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Secondo le specifiche del 2018, l’UAV pesante Antonov avrebbe dovuto raggiungere una velocità massima di 420 km/h e una quota di volo massima di 12.200 m; si prevedeva per questo motivo l’equipaggiamento di due motori AI-450 con una potenza massima di 300 hp e una dotazione di ben nove punti d’attacco per le armi aviolanciabili.

L’Ucraina ha già accumulato una certa esperienza nello sviluppo di droni: un UAV leggero multiruolo, l’AN-BK-1 “Gorlytsia” (Colomba), è in sviluppo presso Antonov dal 2016 (nella foto sopra).

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Il 5 ottobre 2020 inoltre, il direttore della compagnia di armi statali Ukrspecexport Vadim Nozdrya ha dichiarato che l’Ucraina avrebbe ordinato un nuovo lotto di droni Bayraktar TB2 di fabbricazione turca da produrre localmente su licenza (nella foto sopra un esemplare in servizio con la Marina Ucraina).

Immagini Antonov e Defense Express

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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