Nel 2022 le forze aerospaziali russe riceveranno 200 nuovi velivoli

 

Il vice comandante delle Forze Aerospaziali russe (VKS), generale Andrei Yudin, ha reso noto in un’intervista al quotidiano del Ministero della Difesa, Stella Rossa, i programmi della forza armata nel 2022.

Nell’anno appena iniziato dovrebbero entrare in servizio più di 200 unità di equipaggiamento comprese future armi ipersoniche: – «Nell’ambito dell’ordine di Difesa dello Stato nel 2022 è previsto l’acquisto di oltre 200 unità dei principali velivoli delle Forze Aerospaziali che consentiranno di raggiungere un livello di ammodernamento dell’89%»

1_su35__Sukhoi (002)Nello specifico Yudin ha dichiarato che la VKS riceverà più di 200 velivoli inclusi i nuovi Sukhoi Su-57 di quinta generazione, i caccia multiruolo Su-35, gli elicotteri da combattimento Mil Mi-28NM, Mi-8AMTSh-VN e Ka-52M, gli aerei da trasporto Il-76MD-90A e gli aerei d’addestramento basico DA-42T; non tralasciando infine i sistemi di difesa aerea S-350 e S-400, Pantsir-S e vettori per carichi spaziali Angara.

«Attualmente – ha commentato inoltre Yudin – c’è una fase attiva nella fornitura di armi alle truppe e tenendo conto dell’adempimento da parte delle organizzazioni industriali dei loro obblighi entro la fine dell’anno in corso la quota di armi moderne e attrezzature militari si attesterà all’87%, mentre la manutenzione raggiungerà l’83%».

Ka-52_Mi-28

Allo stato attuale infatti, tra i sistemi d’arma innovativi in servizio è presente solo il sistema MiG-31K dotato del missile da crociera ipersonico aria-superficie Kh-47M2 Kinžal, capace secondo i costruttori di raggiungere ben Mach 10 e di colpire bersagli a una distanza di oltre 2.000 km.

Secondo i dati ufficiali dalla fine del 2017 dieci intercettori MiG-31K sono stati immessi in servizio sperimentale nel Distretto Militare meridionale.

Lo scorso settembre il vice primo ministro della Federazione Russa, Yuri Borisov, ha definito molto promettente il settore  delle armi ipersoniche e basate su nuove tecnologie: «Per molti anni abbiamo cercato di essere alla pari o di raggiungere il livello di sviluppo di armi dei paesi occidentali. Oggi possiamo affermare di essere nettamente avanti nel campo della realizzazione di armi ipersoniche.»

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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