I velivoli militari russi nel report annuale FlightGlobal 2024

 

Secondo il consueto rapporto di fine anno fornito dal FlightGlobal International nell’ambito del dossier World Air Forces 2024, gli aerei da combattimento statunitensi, russi e cinesi rappresentano anche quest’anno ben il 39% dell’intera flotta globale militare che registra anche un lieve incremento complessivo dei velivoli militari di tutte le tipologie pari a 53.401, cioè 130 velivoli in più rispetto allo scorso anno (per un + 0,244%).

Interessante notare che la classifica delle prime 10 forze aeree al mondo per numero di “aerei da combattimento” in servizio non riporta ancora una volta nessuna nazione europea ma è guidata da Stati Uniti (2.750) seguiti da Cina e Russia (rispettivamente con 1.578 e 1.539 velivoli), India (736), Corea del Nord (572), Pakistan (477) Corea del Sud (452), Pakistan (453), Egitto (326), Arabia Saudita (364) e Taiwan (286).

Nel dettaglio, alla top ten della tipologia di velivoli più attivi, nella suddetta categoria degli aerei da combattimento (dunque caccia, cacciabombardieri, intercettori e aerei d’attacco), vede sul posto più alto del podio, ancora stabile, l’F-16 con 2.145 esemplari pari al 15%; anche il secondo posto della classifica è ancora in mano alla famiglia dei caccia multiruolo russi Sukhoi Su-27/30/34/35 con 1.243 “Flanker” presenti nelle varie Forze Aeree (pari all’ 8% della flotta globale), seguìto anche quest’anno dall’F-15 con 941 presenze (6%).

Detiene il quarto posto della classifica con 836 esemplari attivi nel mondo il Boeing F-A/18 e appena dietro, in quinta posizione, il caccia MiG-29 “Fulcrum” con 809 esemplari pari al 5% della flotta globale.

Sebbene il MiG-29 abbia perso negli ultimi 20 anni una considerevole fetta di mercato a favore del “Flanker”, in termini di distribuzione il “Fulcrum” continua ancora a distanziarsi dal sesto classificato: l’F-35 con 661 velivoli totali pari al 5% della flotta globale mondiale.

A seguire l’Eurofighter Typhoon (533), il cinese J-7 (444) e a concludere la top ten il duetto di produzione sovietico-russa Sukhoi Su-24 (415) e Sukhoi Su-25 (408) recentemente saliti alla ribalta delle cronache nella guerra tra Mosca e Kiev.

Relativamente ai velivoli di produzione sovietico-russa, l’Ilyushin Il-18 è ancora stabile al decimo posto nella categoria “Aerei da impiego speciale” con 52 esemplari mentre al comando ci sono i King Air con 220 velivoli; alla voce “Aerotanker” l’Ilyushin Il-78 “Midas” sale al quinto posto con 37 esemplari nella classifica guidata dagli americani KC-135 con ben 391 velivoli.

Nella categoria “Aerei da trasporto” comandata dai C-130 Hercules con 835 velivoli, immancabili gli Antonov An-24/26, gli Ilyushin Il-76 e gli An-30/32 rispettivamente al quinto, sesto e settimo posto con 219, 216 e 140 aerei in servizio.

La categoria elicotteri da combattimento capeggiata dagli americani S-70/SH-UH-60 con 3.938 esemplari, vede al secondo posto l’immancabile Mil Mi-8/17 con 2.803 velivoli e il Mil Mi-24/35 Hind al sesto posto con 913 esemplari.

Mosca infine, si colloca sempre nel podio per tutte le specifiche categorie di flotte aeree militari comunque capeggiate dagli Stati Uniti; nel dettaglio:

– terzo posto con 1.539 velivoli nella categoria “aerei da combattimento” (10% del totale globale), scalzata già da alcuni anni nel secondo posto dalla Cina, ma quest’anno con una differenza di appena 39 aerei;

– secondo posto a pari merito con il Giappone con 145 velivoli nella categoria “missioni speciali” (7% del totale globale);

– terzo posto con 19 velivoli nella categoria “aerotanker” (3% del totale globale), alle spalle dell’Arabia Saudita con la differenza di soli tre velivoli;

– secondo posto nella categoria “aerei da trasporto” con 453 mezzi (11% del totale globale);

– secondo posto nella categoria “elicotteri da combattimento” con 1.547 velivoli totali (8% del totale);

– e infine risale al secondo posto nella categoria “aerei da addestramento” con 552 aerei (5% del totale globale).

In conclusione il confronto tra le Forze aeree del mondo per numero complessivo di velivoli di tutte le categorie vede gli Stati Uniti saldamente al primo posto con 13.209 velivoli (25%), seguita dalla Russia con 4.255 (8%) e dalla Cina con 3.304 (6%); a seguire India (2.296), Corea del Sud (1.576), Giappone (1.459), Pakistan (1.434), Egitto (1.080), Turchia (1.069) e – unica potenza europea – la Francia con 972 aerei.

Foto UAC

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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