Leonardo consegnerà entro il 2024 i primi M-346FA alla Nigeria

 

L’Aeronautica Nigeriana (NAF) riceverà i primi 6 dei 24 aerei da combattimento leggeri/addestratori avanzati Leonardo M-346FA entro la fine del 2024. Lo ha affermato il Vice President of Sales Africa di Leonardo, Claudio Sabatino, che il 17 aprile ha comunicato al capo di stato maggiore (CAS) della NIAF, l’Air Mashal Hasan Abubakar, l’impegno dell’azienda italiana a consegnare il primo lotto di sei velivoli entro il 2024.

La notizia è stata resa nota il 19 aprile da un comunicato dell’Aeronautica Nigeriana in cui si prevede che gli aerei, che equipaggeranno due squadroni della NIAF, verranno consegnati in quattro tranche da sei velivoli ciascuna in base a un accordo del 2022 e a un contratto firmato nel maggio 2023.

Secondo fonti della NAF, Sabatino ha affermato che sarebbe necessario un ulteriore impegno per concludere altri aspetti del programma come l’inizio della formazione dei piloti e dei tecnici mentre per la manutenzione della flotta di M-346FA esiste un accordo vincolante per il supporto della durata di 25 anni. Le infrastrutture manutentive di Leonardo in Nigeria costituiranno un hub strategico per sostenere i velivoli in dotazione anche ad altre forze aeree africane e per favorire la penetrazione del gruppo italiano in quel mercato.

L’Air Marshal Abubakar ha affermato che gli M-346 saranno utilizzati per l’addestramento avanzato dei piloti da combattimento, il supporto aereo ravvicinato, l’interdizione aerea e la ricognizione tattica.

“L’assicurazione di un supporto manutentivo a lungo termine fornita da Leonardo è stata particolarmente apprezzata dal CAS, che ha riconosciuto il valore intrinseco di tale impegno nel garantire la prontezza operativa duratura dell’intera flotta di aeromobili” si legge nel comunicato delle fiorze aeree nigeriane.

“Riflettendo sul percorso compiuto finora, l’Air Marshall Abubakar ha anche riconosciuto le sfide superate ed ha espresso ottimismo per la traiettoria futura della partnership. Immaginando l’impatto operativo che l’aereo da caccia M-346 porta alla ribalta, l’Air Marshal Abubakar ha continuato sottolineando il suo duplice ruolo nel rafforzare le capacità di addestramento e aumentare l’efficacia operativa in diversi scenari di missione. Inoltre, la prospettiva del supporto aereo ravvicinato, dell’interdizione aerea e della ricognizione tattica, nonché delle capacità di addestramento avanzato dei piloti inerenti all’aereo da caccia M-346, annunciava una nuova prospettiva per la versatilità operativa della NAF”.

Abubakar “ha inoltre proposto l’istituzione di un ufficio dedicato alla gestione del programma, incaricato di supervisionare tutti gli aspetti della collaborazione. Il maresciallo dell’aeronautica Abubakar ha inoltre colto l’occasione della visita per ribadire l’importanza della presenza fisica di Leonardo in Nigeria come hub di manutenzione per la sua lunga lista di clientela africana, sottolineando anche la necessità di stretto coordinamento e sinergia nel raggiungimento di obiettivi condivisi per quanto riguarda la consegna rapida della flotta”.

Il comunicato della NIAF si conclude sottolineando che “entrambe le parti hanno concordato sull’importanza del dialogo e della collaborazione regolari, nonché sulla programmazione di incontri futuri per approfondire accordi dettagliati su logistica, protocolli di manutenzione e requisiti di configurazione”.

La consegna del velivolo alla Nigeria rafforzerà le potenzialità di Leonardo di penetrare il mercato dei velivoli da combattimento leggeri/addestratori avanzati nel mercato africano dove già il gruppo italiano vanta diversi clienti nei settori degli elicotteri e degli aerei da trasporto tattico (C-27J)

La Nigeria è il secondo cliente della versione FA da combattimento dell’addestratore M-346FT Master dopo il Turkmenistan che ha ordinato 4 M-346FA e due M-346FT. Al tri 12 Fa e 12 FT sono oggetto di una dichiarazione di intenti firmata dall’Azerbaigian nel 2020. La versione da addestramento è invece in dotazione alle aeronautiche di Italia (18), Polonia (16), Qatar (6), Israele (30), Grecia (10) e Singapore (12) mentre alcune nazioni hanno espresso interesse ad acquisirlo quali Egitto (trattative per 24 esemplari), Uruguay (6) e Botswana (6).

L’ M-346FA è dotato di un radar multimode Grifo-346, sistema di autoprotezione DASS,  sette punti di attacco esterni per una capacità di carico di oltre due tonnellate tra serbatoi aggiuntivi, pod Litening per il puntamento laser degli obiettivi e Reccelite per ricognizione e sorveglianza e una vasta gamma di armamenti tra cui missili aria-aria AIM-9L/M e IRIS-T,  bombe a guida laser e GPS, missili aria-terra MBDA Brimstone e razzi guidati.

Gli M-346 fanno parte di una lunga lista di nuovi velivoli acquisiti dalla NIAF tra cui 6 elicotteri d’attacco TAI T-129, 2 aerei da trasporto leggero Beechcraft King Air 360, 4 velivoli leggeri da sorveglianza Diamond DA-62, 12 elicotteri Leonardo A109 Trekker, 3 UAV cinesi Wing Loong II (UCAV) mentre l’esercito sta acquistando 12 elicotteri Cayuse Warrior Plus da MD Helicopters.

Inoltre la NIAF ha attribuito agli UAV cinesi e ai nuovi velivoli da combattimento e contro insurrezione JF-17 Thunder e A -29 Super Tucano i recenti successi conseguiti contro gli insorti jihadisti di Boko Haram.

Foto NIAF e Leonardo

 

Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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