Nuove forniture di armi e munizioni all’Ucraina

 

Dall’inizio di settembre diverse nazioni occidentali hanno annunciato nuovi pacchetti di aiuti militari all’Ucraina.

Il governo della Germania ha reso noto il 6 settembre che consegnerà 12 obici semoventi con pezzi di ricambio all’esercito ucraino per un valore totale di 150 milioni di euro. La ha annunciato oggi il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius precisando che una prima fornitura di sei obici saranno consegnati entro la fine di quest’anno e altri sei all’inizio del 2025.

Non si tratterebbe di mezzi in dotazione all’esercito tedesco ma di 12 dei 24 semoventi PzH-2000 che il Qatar ha in dotazione e ha accettato di restituire alla Germania in cambio di un egual numero di semoventi RCH 155 basati sul veicolo ruotato 8×8 Boxer. I Pzh-2000 verranno revisionati e poi consegnati all’esercito ucraino che lamenta da tempo la scarsa operatività dei semoventi di questo tipo donati da Germania, Olanda e Italia per carenza di pezzi di ricambio.

Il 4 settembre il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha promesso all’Ucraina ulteriori sistemi di difesa aerea Iris-T:  8 sistemi Iris-T SLM (a medio raggio) e 9 sistemi Iris-T SLS (a corto raggio) sono stati ordinati per l’Ucraina, ha affermato Scholz alla base della Bundeswehr a Todendorf nello Schleswig-Holstein, dove è in allestimento anche un centro dove vengono addestrati i militari ucraini.

“Due di ciascun tipo verranno consegnati quest’anno, il resto dal 2025”, ha aggiunto il cancelliere. Il governo tedesco ha già consegnato all’Ucraina quattro sistemi d’arma Iris-T Slm e 3 Iris-T SLS prodotti da Diehl Defense. L’Ucraina “sta subendo attualmente i più forti attacchi aerei dall’inizio della guerra. La difesa aerea rimane il fulcro del sostegno tedesco” ha detto il 6 settembre il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius. “Ordinando in anticipo i sistemi di difesa aerea, la Germania sarà in grado di continuare il supporto fino al 2026”.

Il governo tedesco ha già consegnato quattro dei nuovi sistemi e tre sistemi IRIS-T SLS all’Ucraina, dove sono stati utilizzati almeno 250 volte per respingere missili da crociera e droni russi, ha dichiarato Scholz.

Oggi il governo tedesco ha annunciato un nuovo pacchetto di assistenza militare alle forze armate ucraine che comprende 22 carri armati Leopard 1A5 forniti nell’ambito di “un progetto congiunto con la Danimarca”, 22 veicoli protetti, 5 veicoli cingolati e un autocarro da trasporto pesante oltre a tre cannoni antiaerei semoventi Rheinmetall Skynex , due stazioni radar di sorveglianza aerea, i già citati 12 obici semoventi, 1,6 milioni di munizioni e circa 90 droni da ricognizione di diversi modelli.

La Germania ha in programma di fornire quasi 400 milioni di euro di aiuti militari supplementari per l’Ucraina quest’anno, nonostante l’accesa disputa interna al governo sui vincoli di bilancio.

La Spagna fornirà all’Ucraina una ulteriore batteria missilistica Hawk per la difesa aerea. Lo ha annunciato il 6 settembre il ministro della Difesa, Margarita Robles: la batteria, radiata da tempo dall’esercito spagnolo, “include 6 lanciatori già trasferiti in Polonia,” si legge nella dichiarazione. In luglio, il ministero della Difesa spagnolo aveva comunicato che Madrid potrebbe fornire ulteriori sistemi Hawk all’Ucraina entro la fine del 2024.

Il 9 settembre la Svezia ha approvato il 17° pacchetto di aiuti militari a favore dell’Ucraina, stimato intorno ai 4,6 miliardi di corone svedesi (401,8 milioni di euro). Come sottolineato da Stoccolma in una nota, questo pacchetto “soddisfa le esigenze militari dell’Ucraina e crea libertà d’azione in futuro”. Oltre alla consegna di risorse materiali, comprende acquisti diretti e contributi finanziari a Kiev. Con questo nuovo aiuto, il Paese scandinavo porta a 48,1 miliardi di corone svedesi (circa 4,2 miliardi di euro) il sostegno militare dato all’Ucraina dall’inizio della guerra.

Tra i materiali forniti spiccano componenti dell’aereo da combattimento JAS 39 Gripen, elemento che sembra aprire la strada alla futura consegna a Kiev di alcuni di questi velivoli in servizio con la Reale Aeronautica Svedese.

Il 7 settembre il ministero della Difesa del Portogallo ha annunciato di aver concluso l’invio in Ucraina dell’ultimo dei 6 elicotteri Kamov 32A promessi a Kiev nel 2022. I Kamov erano stati acquistati nel 2006 dal ministero dell’Interno (allora guidato dal socialista António Costa) per essere usati nella lotta agli incendi. Nell’ottobre del 2022 l’allora ministra della Difesa, Helena Carreiras, annunciò che il Portogallo avrebbe inviato all’Ucraina i sei elicotteri antincendio russi, uno dei quali era inutilizzabile a causa di un incidente e tutti privi ormai di licenza per operare in Portogallo. La donazione era stata espressamente richiesta dall’Ucraina e si era deciso che i velivoli sarebbero stati consegnati nel loro attuale stato di conservazione.

Un primo gruppo di piloti ucraini ha iniziato l’addestramento in Romania su almeno 14 aerei F-16, presso la base aerea di Fetesti. Lo ha riferito oggi l’agenzia romena d’informazione “Digi 24”. Attualmente sono nella prima fase di transizione al nuovo velivolo, che prevede la formazione teorica. Il generale James B. Hecker, comandante delle forze aeree statunitensi in Europa, ha dichiarato in un’intervista che molto probabilmente l’Ucraina utilizzerà gli aerei F-16 esclusivamente in un ruolo difensivo, per intercettare i missili da crociera russi.

La Finlandia ha inviato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 118 milioni di euro all’Ucraina: lo ha annunciato il il 13 settembre il ministero della Difesa di Helsinki. In totale la Finlandia ha stanziato 2,3 miliardi di euro a favore di Kiev; l’ultimo pacchetto di aiuti, da 159 milioni di euro, era stato inviato a giugno

Il Regno Unito ha donato armi e attrezzature all’Ucraina prelevate dai depositi delle forze armate britanniche e che dovranno essere sostituite ad un costo stimato di 2,71 miliardi di sterline (3,2 miliardi di euro), secondo un rapporto del National Audit Office (NAO) reso noto l’11 settembre. Questo importo si aggiunge ai 7,8 miliardi di sterline (9,2 miliardi di euro) già impegnati dal governo britannico dall’inizio dell’invasione russa per fornire aiuti militari all’Ucraina.

Le cessioni sono rallentate, poiché le scorte alienabili sono quasi esaurite, lasciando, secondo gli esperti, l’esercito britannico “temporaneamente più debole”. Come riferisce il quotidiano “The Guardian”, il rapporto del NAO sottolinea la necessità per il governo di bilanciare il sostegno all’Ucraina con il mantenimento delle capacità militari delle sue forze armate.

La Lituania sta lavorando all’acquisizione di sistemi di difesa aerea per le esigenze dell’Ucraina. Lo ha reso noto il 12 settembre presidente lituano, Gitanas Nauseda, in una conferenza stampa congiunta con il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. “Ora abbiamo in programma di consegnare due tonnellate di munizioni da 155 millimetri in Ucraina attraverso il programma di approvvigionamento dell’Agenzia europea per la difesa, oltre ad altre dieci tonnellate entro dicembre nell’ambito dell’attuazione dell’iniziativa ceca”, ha precisato il leader lituano ripreso dall’Agenzia Nova.

 “Stiamo anche studiando la possibilità di acquisire sistemi missilistici antiaerei a corto raggio per i sistemi di difesa aerea ucraini. Spero che entro due o tre settimane avremo un risultato positivo e potremmo inviare questi sistemi il più rapidamente possibile agli ucraini”, ha aggiunto Nauseda. Il presidente ha ricordato che la Lituania sta investendo dieci milioni di euro nella produzione di armi a lungo raggio del modello Palyanitsa (che gli ucraini cominciano a impiegare per colpire in profondità il territorio russo) ed è interessata a cooperare con l’Ucraina nell’ambito la produzione di droni marini.

Secondo Nauseda, ad oggi la Lituania ha fornito all’Ucraina quasi 1,5 miliardi di euro di sostegno, di cui 647 milioni di euro sono stati assegnati a scopi militari. Il capo dello Stato ha anche menzionato l’impegno del Paese a spendere ogni anno lo 0,25 per cento del prodotto interno lordo (Pil) per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, ossia circa 190 milioni di euro.

L’Italia consegnerà entro fine settembre all’Ucraina la seconda batteria del sistema di difesa aerea SAMP/T (la prima era stata fornita congiuntamente con la Francia). Lo ha annunciato il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Il nostro sistema Samp-T sarà consegnato all’Ucraina entro fine mese” ha detto Crosetto nel suo intervento conclusivo alla seconda Conferenza della difesa aerea e missilistica europea.

Foto: Bundeswehr, Diehl Defence, Ejercito de Tierra, Ministero Difesa Ucraino e Esercito Italiano

 

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