Ancora problemi per gli aerei da trasporto Antonov in Perù

 

La Contraloría (organo di controllo peruviano analoga alla Corte dei Conti italiana) ha rilevato significative irregolarità nell’acquisto di un aereo Antonov An-74 destinato alla Polizia Nazionale (PNP), evidenziando che il velivolo non soddisfaceva i requisiti tecnici di base e non era nuovo così come richiesto dalle specifiche.

L’Ufficio Generale di Amministrazione e Finanza (OGAF) del Ministero dell’Interno del Perù aveva selezionato il modello An-74 offerto dalla compagnia Aero Express FZE degli Emirati Arabi Uniti, ignorando l’avvertimento della Direzione dell’Aviazione di Polizia (DIRAVPOL) che aveva specificato che l’aereo era di seconda mano.

Nonostante questo parere tecnico negativo l’OGAF ha scartato le proposte di costruttori riconosciuti come l’italiana Leonardo e la brasiliana Embraer. L’assegnazione della gara avvenuta il 31 ottobre durante l’attuale gestione del Ministro dell’Interno Vicente Tiburcio, è andata a una società di un Paese che non produce l’An-74 (che com’è noto è di origine ucraina).

Secondo il rapporto della Contraloría pubblicato dal giornale locale La República l’offerta non rispettava le basi amministrative creando il rischio di acquisire un aereo inadatto a 63.900.000 di dollari.

Un ingegnere aeronautico consultato dall’organo di controllo ha confermato che l’An-74 era obsoleto e non conforme alle definizioni tecniche richieste. La Contraloría ha concluso pertanto che l’acquisto di un aereo non idoneo: – «…limiterebbe il raggiungimento degli scopi e degli obiettivi dell’appalto, oltre a compromettere l’imparzialità e la trasparenza della procedura di selezione.»

In seguito alla pubblicazione delle irregolarità, Ronnie Matienzo, capo dell’OGAF sotto la cui direzione era stato assegnato il contratto, si è dimesso. Era stato nominato da Tiburcio il 25 ottobre per sostituire Ricardo Kanashiro, a sua volta coinvolto in precedenti controversie. Questa vicenda si aggiunge ad altri scandali sotto la gestione precedente in cui la Contraloría aveva già segnalato favoritismi in appalti per l’acquisto di giubbotti antiproiettile e pistole.

L’acquisto dell’Antonov An-74 da parte del Ministero dell’Interno del Perù si inserisce in un contesto di lunghe e complesse procedure di acquisizione di velivoli da trasporto da parte delle Forze Armate e di polizia peruviane.

In particolare, il nome Antonov è legato a una precedente controversia ampiamente trattata da Analisi Difesa che risale al 2019, quando un altro modello, l’Antonov An-178, fu selezionato per l’Aeronautica Militare peruviana (FAP) per sostituire i vecchi An-32B di origine sovietica/ucraina.

Nel 2019 l’An-178 venne dichiarato vincitore di una gara per un aereo da trasporto tattico destinato all’Aeronautica peruviana, battendo offerte occidentali come il C-27J Spartan di Leonardo.

Ma la gara per l’An-178 incontrò notevoli difficoltà, culminate nel 2023 con l’annullamento della selezione. L’aereo, infatti, non era stato consegnato. La società costruttrice, pur avendo ricevuto un pagamento anticipato, non fu in grado di completare l’aereo a causa della crisi legata al conflitto in Ucraina dove l’unico prototipo operativo era rimasto bloccato e danneggiato. Inoltre, il costruttore ha avuto difficoltà a reperire componenti vitali di origine russa in seguito alle sanzioni.

A febbraio 2024 il Ministero della Difesa peruviano ha riaperto la gara con forti indizi che il concorrente italiano C-27J Spartan fosse il candidato preferito a causa della sua affidabilità e del successo di modelli già in servizio (quattro C-27J sono già in dotazione alle Forze Armate del Paese sudamericano).

Questo quadro storico evidenzia una tendenza ricorrente: le Forze Armate e di polizia peruviane hanno cercato a lungo di modernizzare la propria flotta con velivoli dell’ex blocco orientale, ma tali acquisizioni si sono spesso scontrate con ostacoli burocratici, tecnici e geopolitici, come dimostrano sia l’An-178 che la più recente vicenda dell’An-74.

Foto Antonov

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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