La UEC sviluppa un banco di prova mobile per il motore AI-222-25 dello Yak-130

La United Engine Corporation (UEC), attraverso la sua controllata moscovita UEC-Salyut, ha annunciato lo scorso 21 ottobre sul proprio sito web di aver sviluppato un banco prova mobile destinato al motore aeronautico AI-222-25.
Questo motore turbogetto bypass senza post-combustione è il propulsore standard dell’addestratore avanzato Yakovlev Yak-130, un velivolo impiegato sia in Russia che all’estero considerando che allo stato attuale è impiegato nelle Forze Aeree di Algeria, Bangladesh, Bielorussia, Iran, Laos, Myanmar e Vietnam. L’innovazione principale di questa struttura mobile è la capacità di effettuare test post-riparazione e di accettazione del motore direttamente presso l’aeroporto operativo eliminando così la necessità di trasportare il motore in fabbrica.
Questo sviluppo, come sottolineato dall’Amministratore Delegato di UEC-Salut Alexey Gromov, accelera notevolmente le procedure di accettazione e semplifica la manutenzione dimostrandosi altamente efficiente grazie alla sua rapida installazione in qualsiasi sito.
Il banco prova è progettato per simulare accuratamente i sistemi di bordo e le condizioni operative reali, permettendo agli specialisti di monitorare in tempo reale tutti i parametri chiave del motore, inclusi velocità del rotore, vibrazioni, temperature e pressioni di fluidi.
Questo lancio del 2025 si inserisce in una strategia a lungo termine di UEC per ottimizzare l’efficienza operativa dell’AI-222-25.

Già nel gennaio 2021, come notiziato da Analisi Difesa, la stessa UEC aveva esteso la vita operativa del motore raddoppiando la sua risorsa di servizio a 200 ore e portando la vita utile generale a un decennio, con possibilità di ulteriore estensione. Successivamente, nell’ottobre 2021, l’azienda aveva stipulato accordi per fornire alla Forza Aerea Russa (VKS) attrezzature diagnostiche e di controllo che già permettevano ispezioni di base del motore direttamente nelle basi aeree.
Lo sviluppo del banco prova mobile del 2025 rappresenta quindi il passo più avanzato di questa strategia, concretizzando l’obiettivo di UEC di rendere la manutenzione e il testing del motore AI-222-25 più rapidi, meno onerosi e completamente decentralizzati per tutti gli operatori del velivolo Yak-130.
Ricordiamo che lo Yak-130 è un addestratore avanzato molto maneggevole idoneo alla formazione dei piloti militari che devono volare su aerei da combattimento di generazione “4+” e “5”; ha un raggio di azione di 1300 chilometri, un’autonomia di 2.500 e può trasportare un carico operativo fino a 3.000 kg di armi aria-aria e aria-terra ed è pertanto idoneo alle missioni di ricognizione e attacco leggero al suolo.
Una nuova versione modernizzata presentata in occasione del Forum Army-2024, lo Yak-130M, che di recente ha iniziato i primi test aziendali, trasforma il velivolo da addestratore a vettore da combattimento a tutti gli effetti.
Foto UEC
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.








