Rompighiaccio finlandesi per la Guardia Costiera statunitense

 

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo finlandese Alexander Stubb hanno siglato il 9 ottobre un accordo per l’acquisizione da parte della Guardia Costiera statunitense (US Coast Guard) di un massimo di 11 navi rompighiaccio per rafforzare la presenza e la sicurezza nazionale statunitense nell’Artico.

Come riferisce Reuters, i due leader hanno approvato un memorandum d’intesa sulla cooperazione nel settore dei rompighiaccio, che mira a gettare le basi per accordi commerciali tra la Guardia Costiera statunitense e le aziende finlandesi.

In base all’accordo, la Finlandia costruirà quattro “Arctic Security Cutter” presso cantieri navali finlandesi, e gli Stati Uniti sfrutteranno poi l’esperienza finlandese per costruire fino a sette nuovi ASC in cantieri navali situati negli Stati Uniti.

“Stiamo acquistando i migliori rompighiaccio al mondo, e la Finlandia è nota per la loro produzione”, ha dichiarato Trump, con Stubb nello Studio Ovale. Il presidente finnico ha definita una “decisione strategica di grande portata” da parte di Trump, “perché sappiamo tutti che l’Artico è strategicamente importante“.

Si prevede che gli 11 Arctic Security Cutter – nuovi rompighiaccio di medie dimensioni – costeranno circa 6,1 miliardi di dollari, ha affermato un funzionario della Casa Bianca. Trump ha anche affermato che gli Stati Uniti difenderebbero la Finlandia, alleata della NATO, se il presidente russo Vladimir Putin ordinasse un attacco, ma “non credo che lo farà“.

Stubb ha anche minimizzato il rischio russo a breve termine per la Finlandia, dichiarando in un’intervista a Reuters che Mosca non rappresenta una “minaccia militare imminente“.

Trump ha ripetutamente sottolineato la necessità di acquisire fino a 40 nuove navi rompighiaccio per rafforzare la sicurezza nazionale statunitense nell’Artico e contrastare la crescente influenza di Cina e Russia.  “Penso che la gente si stia rendendo conto che dobbiamo rafforzare la nostra deterrenza affinché un conflitto (con la Russia) non sia possibile“, ha dichiarato Stubb in un’intervista dopo la sua visita a Trump.

Tre delle 11 navi rompighiaccio saranno costruite dai cantieri Davie a Galveston, in Texas, e quattro dai cantieri Bollinger a Houma, in Louisiana, ha dichiarato un funzionario statunitense.

E’ interessante notare che il 10 settembre scorso il gruppo cantieristico canadese Davie , aveva annunciato i piani per la sua “American Icebreaker Factory” a Galveston, con  un investimento da 1 miliardo di dollari e la possibilità di creare oltre 7.000 posti di lavoro e miliardi di dollari in sviluppo economico,

La notizia, annunciata dall’azienda sulla sua pagina LinkedIn, venne ripresa dai siti specializzati Wortkboat e Maritime Executive a conferma che l’intesa con la Finlandia per i rompighiaccio è da tempo in cantiere.

“Questo investimento contribuirà a trasformare lo storico cantiere navale Gulf Copper di Galveston in una struttura all’avanguardia, con l’opportunità di generare un impatto di crescita di oltre 9 miliardi di dollari in Texas e di creare oltre 7.000 posti di lavoro in tutto lo stato”, aveva reso noto Davie Defense. “Si tratta inoltre della prima struttura statunitense costruita appositamente per fornire navi adatte alla navigazione artica in tempi rapidi e su larga scala”.

I dirigenti di Davie Defense hanno affermato che l’azienda è pronta ad aiutare l’America ad affrontare le principali esigenze di sicurezza nazionale e a rafforzare la prontezza operativa nell’Artico.

A giugno, il costruttore navale ha annunciato l’intenzione di acquisire le attività dei cantieri navali di Galveston e Port Arthur, in Texas, da Gulf Copper & Manufacturing Corp., subordinatamente alle approvazioni finanziarie, legali e normative, nonché alle trattative per la locazione dei terreni.

L’accordo fa seguito all’impegno assunto da Davie nel 2024 di stabilire una presenza permanente negli Stati Uniti a supporto del programma di sicurezza artica della Guardia Costiera.

Davie, il più grande costruttore navale canadese e uno dei pochi in grado di consegnare rapidamente navi pronte per l’Artico, gestisce cantieri navali in Québec, Canada, e a Helsinki, Finlandia, dove è stata costruita circa la metà della flotta mondiale di rompighiaccio.

A fine settembre Naval News aveva fornito ulteriori dettagli e anticipazioni sul programma dei nuovi pattugliatori rompighiaccio per la US Coast Guard.

“La Guardia Costiera degli Stati Uniti (USCG) intende espandere la sua flotta di rompighiaccio di piccole dimensioni, attualmente composta da sole tre navi attive: la rompighiaccio pesante per l’Antartide Polar Star e le rompighiaccio medie per l’Artico Healy e Storis. Polar Star e Healy sono in servizio da decenni, mentre Storis è stata recentemente acquisita nel novembre 2024 da una società (in precedenza si chiamava M/V Aiviq) e convertita dalla USCG per unirsi alla flotta di rompighiaccio artica nell’agosto 2025 come WAGB 21”.

 

Naval News aggiungeva che Davie Defense (già impegnata nella costruzione di nuove rompighiaccio canadesi tra cui 3 navi rompighiaccio medie e una grande), “insieme alle partnership con Pearlson & Pearlson in Florida e con il cantiere navale finlandese Helsinki Shipyard, intende costruire la sua American Icebreaker Factory nei cantieri navali Gulf Copper di Galveston, in Texas.

Se tutto andrà secondo i piani, i primi rompighiaccio Arctic Security Cutter (ASC) saranno pronti a salpare dopo 26 mesi dall’inizio della costruzione. Pearlson & Pearlson collabora con BAE Systems, Austal USA e Fincantieri Marinette in qualità di project leader.

Un portavoce di Davie Defense ha dichiarato a Naval News che l’azienda “intende costruire rompighiaccio e altre complesse navi commerciali e militari presso l’American Icebreaker Factory. Stiamo attualmente collaborando con lo studio di ingegneria Pearlson & Pearlson, con sede in Florida, per aggiornamenti specifici e un elenco di attrezzature per la struttura.

Il piano di Davie è quello di reclutare lavoratori americani e formarli insieme ai nostri esperti nel Cantiere Navale di Helsinki, che ha costruito la maggior parte dei rompighiaccio attualmente in servizio. Questo innovativo programma di sviluppo della forza lavoro li aiuterà ad acquisire le competenze necessarie per costruire navi complesse come i rompighiaccio, e a tornare nei nostri stabilimenti statunitensi per costruire navi in ​​modo più efficiente ed efficace.
Siamo particolarmente interessati al Texas per il suo clima imprenditoriale favorevole e per il suo bacino di manodopera ampio ed esperto, in media più giovane rispetto ad altre parti del paese”.

Naval News ha aggiunto un ulteriore dettaglio che spiega in parte la ragione per cui sarà possibile realizzare le unità navali per la US Coast Guard in tempi così contenuti: l’Arctic Security Cutter non è un progetto esclusivo di Davie Defense, ma un progetto collaudato con sette unità già in servizio in tutto il mondo (anche se nessuna nella flotta della Guardia Costiera statunitense al 2025). Davie Defense offre questo progetto di rompighiaccio di quarta generazione in collaborazione con la sua controllata finlandese, Helsinki Shipyard.

L’obiettivo è che la prima nave rompighiaccio venga consegnata entro il 2028. Il funzionario ha affermato che gli accordi si tradurranno in miliardi di dollari di nuovi investimenti nella base industriale marittima statunitense e creeranno migliaia di posti di lavoro qualificati per gli americani.

La Finlandia è il principale produttore occidentale di rompighiaccio, con circa l’80% delle navi esistenti progettate dalle sue aziende e circa il 60% delle quali costruite nei suoi cantieri navali, ha dichiarato il governo di Helsinki lo scorso anno.

I leader finlandesi hanno a lungo sostenuto accordi con gli Stati Uniti per la costruzione di rompighiaccio, ma tali tentativi sono stati precedentemente respinti da un’interpretazione restrittiva del Jones Act, una legge statunitense che dà priorità alle imprese nazionali nel settore marittimo.

Tuttavia, un rapporto del Congresso del 2021 ha rilevato che il Jones Act non si applicava ai rompighiaccio e che il presidente poteva autorizzare eccezioni ad altre restrizioni legali sulla costruzione di navi nei cantieri navali stranieri.

Come riporta un’analisi della pubblicazione web Sixty Degrees North, la costruzione in Finlandia consentirà una costruzione più rapida delle navi; le prime unità sono previste già nel 2028. Ciò è necessario perché la Guardia Costiera statunitense gestisce una flotta di rompighiaccio obsoleta e troppo piccola e il programma nazionale Polar Security Cutter è in ritardo di anni e ha superato significativamente il budget previsto.

Nonostante l’intesa bilaterale tra i due presidenti, per realizzare i nuovi cutter ci sono tuttavia ancora molti dettagli da definire durante la negoziazione dei contratti. La US Coast Guard stima che siano necessari almeno 9 ASC per soddisfare le esigenze di sicurezza nazionale e di presenza marittima durante tutto l’anno nell’Artico.

La Russia possiede la flotta di rompighiaccio più grande del mondo (la tabella di Aker Arktic che riportiamo qui sopra è riferita al 1° gennaio 2024) composta sia da navi diesel che a propulsione nucleare, e supera di gran lunga il totale complessivo delle flotte dei paesi NATO.

La flotta russa è seguita da quelle di Canada, Finlandia, Stati Uniti e Svezia, con flotte considerevolmente più piccole (vedi grafiche qui sopra) più in alto.

La nui9va corsa all’Artico e l’estensione all’estremo nord della sfida strategica tra NATO e Russia stanno spingendo diverse nazioni appartenenti all’Alleanza Atlantica a potenziare la flotta di rompighiaccio.

Foto: Casa Bianca, Davie Defense e Aker Arktic

 

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Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli

Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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