Nato: il Califfo sta preparando una "bomba sporca"

La Nato teme che i jihadisti dello Stato Islamico stiano sviluppando una bomba sporca e armi di distruzione di massa, grazie al riciclaggio di sostanze chimiche e materiale radioattivo dai centri di ricerca e dagli ospedali in Siria e in Iraq. A scriverlo oggi è il quotidiano britannico The Times, che riporta le affermazioni del ministro degli Esteri australiano, signora Julie Bishop.

“I guerriglieri non stanno solo ripulendole banche dal denaro”, ha detto la Bishop al giornale The Australian. E la minaccia è talmente concreta che Israele sta simulando nel deserto del Negev come reagire ad attacchi con bombe radioattive, tanto per prepararsi a ogni evenienza. Con l’avanzata dell’Isis sul territorio – continua Bishop – i jihadisti hanno guadagnato accesso a materiale chimico e radioattivo prima di proprietà dei governi iracheno e siriano.

A giugno dello scorso anno, secondo quanto riportato dall’ambasciatore iracheno all’Unu, l’Isis si è impossessata di40kg di uranio dall’università di Mosul. Ed è altamente probabile, ha continuato Bishop, che “fra le sue decine di migliaia di reclute, lo Stato Islamico abbia anche esperti e tecnici capaci di costruire armi di distruzione di massa”.

(con fonte Askanews)

Foto AFP

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