Primo volo di due piloti italiani sull'F-35

Il 5 novembre due piloti italiani hanno completato il primo volo di addestramento con l’F-35 Lightning II alla base USAF di Luke, effettuando i primi voli di aerei F-35 sotto il controllo di un pilota italiano.

Le attività svolte rappresentano un altro passo avanti per il programma F-35 e sono testimonianza del livello di cooperazione con cui sono condotte le operazioni alla base di Luke. In dettaglio, un pilota italiano ha volato su un F-35 australiano coadiuvato da terra da un istruttore dell’Air Force Reserve americana.

Il team per la manutenzione era composto da personale di Lockheed Martin e da un ufficiale di collegamento australiano. Infine, due piloti istruttori del 61° Fighter Squadron hanno volato con gli italiani guidandoli durante il loro primo volo.

“È stato un gran giorno per il 61° Squadron, per la base di Luke e per il programma F-35”, ha commentato il Colonnello Michael Gette, comandante del 61° Fighter Squadron.

“Ogni singolo aspetto delle operazioni condotte oggi è stato frutto di uno sforzo multinazionale. Questa giornata è stata un grande esempio del lavoro di cooperazione portato avanti dalle nazioni partner per realizzare il programma e ha dimostrato che la base di Luke sta diventando un hub internazionale per l’addestramento sugli F-35.”

Il carattere di cooperazione internazionale è stato messo in evidenza anche dal primo volo effettuato da due piloti americani, uno guidato da un istruttore americano, l’altro da un istruttore australiano.

“Parlando dal punto di vista del partner australiano, posso dire che è bello contribuire all’addestramento degli equipaggi dell’F-35”, ha commentato il Capo Squadra Nathan Draper, Maintenance Liaison Officer della RAAF.

“Vedere un pilota istruttore americano volare a fianco di un caccia australiano, pilotato da un italiano al suo primo volo, dà una bella visione del programma nella sua fase di realizzazione. È un giorno importante per l’F-35 e per il nostro team”.

I due piloti italiani avevano cominciato il loro addestramento sotto la supervisione del 56° Training Squadron lo scorso 21 settembre, con 90 giorni di lezioni e attività con il simulatore prima di salire sull’aereo.

“I nuovi piloti saranno formati in un ambiente in cui si impara a lavorare con le altre nazioni, sia da un punto di vista pratico che tattico”, ha commentato uno dei due piloti italiani.

“I piloti che si formeranno con questo corso saranno in grado di volare su diverse piattaforme, con un’integrazione perfetta”.

Tornati in Italia i piloti italiani contribuiranno allo sviluppo dei programmi di addestramento delle forze aeree nazionali e apriranno la strada alla nuova generazione di piloti dell’F-35.

Guarda l’intervista ai piloti

Fonte: comunicato Lockheed Martin

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