Rapporto DIA: come la Cina si prepara alla cyberwar

Un nuovo report della Defense Intelligence Agency statunitense -spiega come le forze armate di Pechino potrebbero utilizzare le capacità cyber in una guerra futura.

Lo studio sottolinea come l’Esercito Popolare di Liberazione stia pensando a possibili impieghi delle capacità informatiche come supporto nei confronti di operazioni militari convenzionali. Il primo utilizzo è quello della ricognizione informatica, utile a pianificare cyber attacchi di qualsiasi tipo. Il secondo è quello dell’impiego delle armi cyber nella guerra dell’informazione. Segue, infine, l’utilizzo di strumenti informatici per migliorare le prestazioni delle capacità convenzionali.

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Nel documento è anche spiegato come le capacità informatiche della Cina si concentreranno in futuro anche sul colpire nodi e collegamenti nel sistema di mobilità dell’avversario. Il rapporto della Dia, così come altri studi del Dipartimento della Difesa americano che riguardano l’esercito cinese, fanno notare che le forze armate di Pechino starebbero consolidando le capacità informatiche in contesti bellici già dal 2015, quando è stato istituito lo “Strategic Support Force” (ovvero il Cyber Command cinese).

Nonostante non sia ancora possibile determinare con esattezza l’efficacia delle capacità di attacco informatico dell’esercito cinese, la valutazione contenuta nel documento descrive con precisione quali sono i settori nel quale è più probabile che queste capacità vengano impiegate. La Cina sembra infatti interessata a concentrarsi, al momento, su spionaggio aziendale e furto della proprietà intellettuale, due minacce che l’Occidente sta già valutando e affrontando con particolare attenzione.

L’Esercito Popolare di Liberazione della Cina svolgerebbe dunque già oggi un ruolo considerevole nell’impegno cinese nella presenza di Pechino nel cyber spazio. E nonostante al momento l’Occidente sia maggiormente concentrato sullo spionaggio di tipo economico, in particolare legato alla catena di approvvigionamento dei device elettronici – che quasi sempre passa per la Cina – o a reti e sistemi di colossi come Huawei e Zte, il rapporto della Dia sottolinea come le capacità informatiche di Pechino si stiano preparando ad un’applicazione bellica che non andrebbe sottovalutata.

Fonte: Cyber Affairs

immagini Cyberwar News e AFP

 

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