Lo Stato Islamico si rafforza in Mozambico

Per la prima volta, lo Stato islamico ha rivendicato un attacco nel nord del Mozambico, dopo due anni di attacchi nella provincia settentrionale di Cabo Delgado che hanno provocato la morte di oltre 200 persone.

Come ha riferito SITE Intelligence, l’organizzazione che monitora l’attività estremista in tutto il mondo, lo Stato islamico ha rilasciato una dichiarazione il 4 giugno in cui ha rivendicato il proprio coinvolgimento in uno scontro con l’esercito mozambicano.

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“I soldati del Califfato sono stati in grado di respingere un attacco dell’esercito crociato del Mozambico nel villaggio di Metubi, nell’area di Mocimboa”, recita il oomunicato.

Nello scontro sarebbe stata impiegata una varietà di armi e diversi militari sarebbero rimasti uccisi o feriti mentre molte armi e munizioni dei governativi sarebbero caduti nelle mani dei jihadisti.

Secondo l’Institute for Security Studies (ISS), l’ondata di violenza brutale nel nord del Mozambico, comprese le decapitazioni di donne e bambini, ha suscitato allarme per il radicarsi delle milizie jihadiste nel paese (dove i musulmani sono circa il 18% dei poco più di 26 milioni di abitanti) e ha indotto molte società energetiche attive nella provincia di Cabo Delgado a sospendere le attività.

Cresce il timore che la violenza possa sabotare lo sfruttamento degli immensi giacimenti di gas che costituiscono l’unica grande speranza del Mozambico per lo sviluppo.

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I responsabili degli attacchi appartengono gruppo Ahlu Sunnah Wa-Jamâ (abbreviato in al-Sunnah ma che significa “aderenti alla tradizione profetica”) ma la popolazione li chiama al-Shabaab, come il movimento somalo.

La nascita di al-Sunnah a Cabo Delgado risale alla fine del 2013 secondo l’analista indipendente sudafricano Johann Smith, citato da Defenceweb e si è imposto all’attenzione internazionale il 5 ottobre 2017 quando la milizia ha attaccato con una quarantina di combattenti tre posti di polizia e militari nella città costiera di Moimboa da Praia, a 70 km a sud del confine con la Tanzania. Due agenti di polizia e 14 assalitori sono stati uccisi, ha detto Smith.

Secondo la ISS, Ahlu Sunnah Wa-Jamâ è apparso per la prima volta nel nord di Cabo Delgado come gruppo religioso. Nel 2015 sono state formate cellule militari. Si ritiene che i membri siano addestrati sia localmente (da agenti di polizia disertori e guardie di sicurezza), sia esternamente in Tanzania e nella regione dei Grandi Laghi dai capi della milizia assunti da al-Shabaab in Tanzania, Kenya e Somalia. Il gruppo si finanzierebbe con il contrabbando di legna, carbone, avorio e rubino e con donazioni esterne.

 

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