Coronavirus: resta acceso il dibattito sui militari russi in Italia

Continua l’acceso dibattito sugli aiuti russi all’Italia per contrastare l’0epidemia di Coronavirus. Il comandante supremo dell’Alleanza Atlantica in Europa, il generale americano Tod Wolters (nella foto sotto), ha detto in un’intervista al Corriere della Sera ha detto di essere «molto, molto focalizzato su quelle transazioni». Non ha voluto entrare nel merito della decisione presa dal governo italiano, ma l’ha definita «fonte di preoccupazione» sottolinea il giornale italiano.

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Wolters ha aggiunto di «prestare una strettissima attenzione alla maligna influenza russa» e che la Nato «resta molto, molto vigile rispetto a quelle transazioni» e che «continua a monitorarle al massimo grado».

Wolters ha ricordato che spesso gli equipaggiamenti forniti dalla Russia si sono rivelati difettosi e ha stigmatizzato la campagna di disinformazione condotta dal Cremlino.

«La Russia ha provato a inserirsi nell’informazione riguardante le forniture di aiuti medici da un Paese Nato all’altro e ha cercato di sminuirle: e questo in sè stesso è una forma di disinformazione».

Di conseguenza, ha sottolineato il comandante Nato, «neutralizzare la disinformazione e fornire fatti accurati è capitale»: perché in questo momento «la trasparenza è vitale» ed è «parte del nostro sistema democratico di valori».

Valutazioni commentate in Italia dal generale Giorgio Battisti (nella foto sotto), già Capo di stato maggiore dell’ISAF in Afghanistan e comandante del Corpo di Reazione Rapida NATO di Solbiate Olona (e opinionista sulle pagine di Analisi Difesa).

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Le dichiarazioni di Wolters, a mio parere, rientrano nel confronto di comunicazioni in atto tra la Nato e la Russia.

Occorre anche dire che l’Italia ha ricevuto aiuti da oltre una ventina di nazioni in questi giorni, quindi anche l’apporto russo bisogna vederlo in questo contesto generale” ha detto Battisti intervistato dall’agenzia Adnkronos

Quanto al rischio legato di una possibile ingerenza russa in Italia “a mio parere non esiste perché questi assetti russi operano insieme al nostro personale militare. La Russia in questo modo è riuscita a far vedere che sta aiutando l’Europa e in questo caso l’Italia.

Wolters, come Comandante supremo delle truppe Nato in Europa, ha cercato di difendere la posizione della Nato e di dimostrare quanto ha fatto e sta facendo per i Paesi europei interessati dalla pandemia, tra questi l’Italia.

Indubbiamente è preoccupato da questo arrivo improvviso, anche in termini massicci, di mezzi militari dalla Russia, giunti qui in Italia, stando alle cronache dei giornali, a seguito di una telefonata tra Putin e il presidente del Consiglio. 

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 Bisogna anche dire che, come eredità della guerra fredda, tutto il Patto di Varsavia ma in particolare la Russia, hanno sempre mantenuto una capacità di intervento in contesti nucleari, biologici e chimici che in questo caso viene impiegata per supportare lo sforzo per contenere l’epidemia.

Penso che Wolters sia riuscito a dimostrare che non è solo la Russia che ci aiuta, ma che è intervenuta massicciamente anche la Nato. Questo pericolo che la Russia abbia una sovraesposizione mediatica ci può essere, ma ritengo che i nostri ministeri della Difesa e degli Esteri sappiano contenere nella giusta dimensione la presenza russa”.

 

 

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