Ai ferri corti con Ankara, Parigi lascia l’operazione NATO Sea Guardian

Irritata per l’assenza di sostegno da parte della Nato nella vicenda libica, la Francia ha deciso di sospendere la propria partecipazione all’operazione navale “Sea Guardian” nel Mediterraneo a seguito degli attriti con la Turchia. La decisione di Parigi è stata notificata ieri al Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, e agli alleati.

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Una decisione che arriva dopo l’incidente del 10 giugno scorso al largo della Libia tra la fregata francese Courbet (F-712 classe La Fayette nella foto d’apertura) e la fregata turca Oruçreis (F-245 classe Barbaros tipo Meko 200TN nella foto a lato).

Secondo la ricostruzione del ministero della Difesa francese, la Courbet è stata fatta oggetto di tre ‘illuminazioni radar’ da parte della fregata turca mentre cercava di identificare un cargo sospettato di trasportare armi in Libia.

Si tratta del mercantile Cirkin battente bandiera tanzaniana che ha già effettuato la spola tra porti turchi e libici almeno quattro volte scaricando in Libia armi, munizioni ed equipaggiamenti in palese violazione dell’embargo dell’ONU.

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“Un atto estremamente aggressivo che non può essere quello di un alleato nei confronti di una nave Nato”, aveva denunciato il ministero francese prima della protesta presentata dal ministro Florence Parly al vertice dell’Alleanza di metà giugno.

La Nato ha avviato un’indagine sulla vicenda ma finora nessuna critica o condanna è stata mossa dall’Alleanza alle violazioni turche dell’embargo sulle armi alla Libia.

Lunedì scorso, il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato la Turchia di “responsabilità criminale” nel conflitto in Libia, che vede Ankara schierata con il governo di accordo nazionale (Gna) di Tripoli, riconosciuto dalle Nazioni Unite.

A sua volta Ankara ha denunciato l’approccio “distruttivo” della Francia in Libia.  Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha affermato che la Francia nega i suoi rapporti con il generale Khalifa Haftar, ma sta trasferendo denaro dagli Emirati Arabi Uniti per sostenerlo.

Per Cavusoglu “la Nato vede la Russia come una minaccia, ma la Francia, alleata della Nato, sta facendo sforzi per rafforzare la presenza russa in Libia”.

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