L’evoluzione del sistema d’artiglieria navale Super Rapido

Grazie agli sviluppi tecnologici per far fronte agli scenari operativi ed alle minacce in continua evoluzione, Leonardo propone oggi l’ultima iterazione del più venduto – ad oltre 60 paesi – sistema d’artiglieria navale di medio calibro rappresentato dalla famiglia Compatto/Super Rapido da 76/62 mm.

Quest’ultima è destinata a far fronte a tutto lo spettro delle missioni navali, dal multiruolo al supporto di fuoco di precisione contro-costa, passando attraverso la difesa antimissile e asimmetrica della nave.

E’ notizia dello scorso fine settembre, confermata successivamente ad AD da fonti estere, la vendita al Brasile del cannone Super Rapido per equipaggiare le nuove unità di punta della Marina Brasiliana rappresentate dalle corvette classe Tamandarè. Tale contratto segue l’annuncio dello scorso agosto da parte del Defence Acquisition Council (DAC) indiano della decisione di procedere all’acquisizione ‘di una versione migliorata dell’SRGM (Super Rapido Gun Mount) (costruito su licenza dal locale gruppo Bharat Heavy Electricals Limited) con potenziate capacità contro bersagli manovranti ad alta velocità come missili e Fast Attack Craft (FAC) e con incrementata gittata massima’.

3_76 SR al balipedio_@Leonardo

Le più conosciute operazioni multinazionali e di ‘crisis management’, in cui alle Forze Navali è stato richiesto di fornire una rapida risposta ed un supporto di fuoco di precisione dal mare con danni collaterali ridotti.

Come nel caso della crisi libica del 2011 – in cui le unità navali francesi hanno sparato oltre 3000 proiettili da 76 e 100 mm (le unità più recenti della Marina Nationale dispongono dell’affusto da 76/62 mm Super Rapido di Leonardo) mentre quelle britanniche hanno utilizzato i pezzi BAE Systems Mk 8 Mod 1 da 114 mm nel bombardamento contro costa – che hanno evidenziato la necessità di disporre di armamento di medio se non maggiore calibro, con munizionamento di precisione a media-lunga gittata che permetta di rimanere al di fuori dell’ambiente più prossimo alla costa e relative minacce.

Allo stesso tempo è emersa la necessità di disporre di artiglierie multi-impiego così come di sistemi d’arma per la difesa di punto con portata sempre più estesa per far fronte alle più recenti minacce missilistiche ed asimmetriche.

Con oltre 40 clienti e 240 complessi ordinati e in servizio dalla fine degli anni Novanta, il Super Rapido da 76/62 mm viene oggi proposto con la capacità di impiegare la famiglia di munizionamento di precisione a lunga gittata Vulcano in aggiunta alla possibilità di utilizzare il munizionamento guidato DART (Driven Ammunition Reduced Time of flight) con il kit di guida Davide/Strales montato su medesimo affusto del Super Rapido oppure in combinazione con l’impiego della nuova direzione del tiro (DT, Direzione del Tiro o FCS, Fire Control System) con radar bi-banda ed elettro-ottica NA-30S Mk2, per soddisfare i requisiti e fronteggiare le minacce appena menzionate.

 

Le nuove capacità

Con una velocità di fuoco di 120 colpi al minuto, un ingombro e un peso a bordo limitati (7.900 kg di massa senza munizioni che salgono a 9.200 kg con il kit Davide/Strales sull’affusto) che ne consentono l’uso come artiglieria primaria sulle unità navali di piccole dimensioni come le Fast Attack Craft (FAC) e secondario sulle più grandi unità come fregate e caccia lanciamissili, la più recente versione di base del Super Rapido 76/62 mm si caratterizza per il sistema di caricamento e magazzino tipo Multiple-Feeding (da cui la definizione 76/62 mm SR MF) basato su un doppio sistema di caricamento e relativo magazzino in grado di ospitare fino a 38 colpi ciascuno (76 in totale), che consente l’impiego di munizioni specifiche per diversi tipi di minacce.

2_Munizionamento Vulcano sia per il calibro 76 che 127 mm_@Leonardo

È inoltre dotato del nuovo programmatore di munizioni universale in grado di impostare sia la più recente spoletta programmabile 4AP che la relativa versione per il munizionamento sub-calibrato a lunga gittata Vulcano.

Queste ultime sono destinate a migliorare sia le capacità anti aeree/missilistiche (Anti-Air Warfare, AAW) che contro minacce di superficie (Anti-Surface Warfare, ASuW) del munizionamento impiegato, grazie alle quattro modalità d’impiego programmabili di prossimità, altimetrica, impatto/impatto ritardato e tempo.

I nuovi affusti sono inoltre dotati della nuova console digitale AC3v2 per il controllo/monitoraggio a fini manutentivi/interfaccia con il sistema di combattimento, che consente non solo di ridurre le necessità manutentive ed i costi del ciclo di vita operativa, ma anche di far fronte ai più recenti requisiti d’artiglieria navale con il modulo di controllo del fuoco navale (NSFS, Naval Surface Fire Support) e il collegamento digitale (anche in fibra) con le direzioni del tiro per gestire al meglio le nuove funzionalità.

Come sopra evidenziato, dal 2018, tutti gli affusti di nuova produzione sono predisposti per l’impiego del kit 76 Vulcano, con cui sarà possibile impiegare il munizionamento di precisione a lunga gittata o Guided Long Range (GLR) della famiglia Vulcano.

Grazie alle sue ben note e dimostrate capacità d’arma di medio calibro affidabile, precisa, con elevato ritmo di fuoco e di facile installazione, il sistema d’arma da 76/62 mm Super Rapido ha avuto e sta avendo una larga diffusione non soltanto fra le Marine con naviglio che comprende unità di medie dimensioni come le fregate e le corvette ma anche quelle che vengono comunque indicate di primo rango con unità navali più grandi e capaci.

Unitamente a quelle Forze Navali che richiedono sistemi d’artiglieria più capaci con calibro da 127 mm, per cui Leonardo offre il sistema da 127/64 LightWeight (LW) Vulcano che come dice il nome stesso, nasce con la capacità intrinseca d’impiego del munizionamento guidato a lunga gittata Vulcano, la maggior parte delle restanti Marine imbarca un’artiglieria di medio calibro, di cui il Super Rapido rappresenta il prodotto maggiormente diffuso.

Configurazione STRALES Leonardo

Sulla base di test, attività di sviluppo e qualifica condotte con la famiglia di munizionamento a lunga gittata guidato (GLR) e balistico (BER) Vulcano da 127/155 mm, Leonardo ha applicato le stesse capacità tecnologiche per sviluppare il medesimo munizionamento da 76 mm.

Sia la versione GLR con sistema di guida IMU/GPS che quella balistica a gittata maggiorata e non guidata o BER (Ballistic Extended Range) sono dotate della medesima tecnologia e sistemistica ad hoc del sistema di spolettamento programmabile 4AP.  Le modalità ad impatto/impatto ritardato ed altimetrica vengono impiegate dal munizionamento GLR mentre quelle di prossimità e tempo vengono sfruttate principalmente dalle munizioni BER.

Quest’ultima tipologia di proiettile della famiglia da 76/62 mm, caratterizzata da una portata di 27 km (rispetto a 16 km con munizioni convenzionali e fino a 20 km con munizioni SAPOMER di Leonardo) e un tempo di volo ridotto rispetto alle munizioni convenzionali, è già in servizio secondo quanto risulta ad AD con un cliente del Sud-Est Asiatico, che Leonardo non ha finora mai indicato neppure facendo riferimento all’area geografica.

Il gruppo italiano sta attualmente lavorando alla munizione Vulcano GLR (equipaggiate con IMU e GPS per la guida di precisione) da 76/62 mm con una portata fino a 40 km per il bombardamento contro obiettivi terrestri e fissi navali. Si prevede che la munizione Vulcano 76 GLR completerà il processo di sviluppo, test e qualifica entro la fine del 2022 con la consegna dei primi proiettili di serie ai potenziali clienti dal 2023-24 in poi, AD ha ottenuto conferma da Leonardo.

Per gestire e sparare le munizioni 76 GLR, il sistema Super Rapido richiede l’aggiunta del ricevitore GPS e della relativa antenna sull’affusto (nel caso queste informazioni non fossero fornite dal sistema di comando e controllo della nave insieme alle coordinate del target) e di un modulo software dedicato all’interno della console digitale AC3v2 di controllo/monitoraggio manutentivo/interfaccia con il sistema di combattimento, mentre tutti gli affusti attualmente in produzione sono già dotati del citato programmatore universale di munizioni per l’impiego della spoletta 4AP.

Le limitate modifiche hardware e software al sistema SR MF da 76/62 mm consentono ai clienti attuali di aggiornare facilmente gli affusti di più recente produzione in servizio, per sparare la famiglia di munizioni 76 Vulcano GLR, con significativi vantaggi operativi e di configurazione. Allo stesso tempo, gli affusti senza alimentazione multipla e console digitale possono essere aggiornati al modello più recente, comprese le funzionalità Vulcano, AD ha avuto conferma da Leonardo.

Nuova direzione del tiro radar-elettrottica NA-30S Mk

Come meglio vedremo, in aggiunta ai nuovi clienti, è presente un potenziale mercato per quelle Marine che già dispongono del sistema Super Rapido e vorrebbero trasformare questi affusti in artiglieria sia per l’ingaggio di precisione a lunga portata contro-costa sia per la difesa antimissile e contro minacce asimmetriche.

Leonardo sta registrando un crescente interesse per le capacità del sistema Super Rapido di far fronte a queste ultime minacce presenti e future.

Per soddisfare tale requisito, il Super Rapido è offerto nella configurazione Strales (o Davide come identificato dalla Marina Militare Italiana) basata sulla munizione guidata DART (Driven Ammunition Reduced Time of Flight) e su un’antenna radar in banda Ka per la guida della prima, installata sull’affusto in una postazione protetta da cui si espone soltanto in caso d’impiego.

I proiettili sub-calibrati DART hanno dimostrato una portata effettiva fino a 8 km (rispetto a un requisito di 4,5 km) ed una velocità iniziale di 1.200 m/s che consente di percorrere 5 km in 5 secondi. Queste prestazioni insieme all’alta manovrabilità del munizionamento DART hanno permesso al sistema di dimostrare la sua efficacia contro bersagli quali ASCM (Anti-Ship Cruise Missile) presenti e futuri, ad una frazione del costo di un missile ma con prestazioni equivalenti, afferma Leonardo.

Per consentire ai clienti di utilizzare il Super Rapido MF con le munizioni DART senza la necessità di installare il kit di guida Strales sull’affusto, il gruppo italiano offre la direzione del tiro multibanda di nuova generazione NA-30S Mk2, caratterizzata da un sistema radar con unica antenna bi-banda (X/Ka) di ultima generazione ed una suite elettro-ottica diurna/notturna con telemetro laser per ingaggi ognitempo.

La nuova direzione del tiro sviluppata per le esigenze della Marina Militare ed installata sulle più recenti costruzioni quali i Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) classe Thaon di Revel e l’LHD Trieste, è in grado di controllare fino a tre affusti 76/62 SR e gestire l’impiego congiunto dei medesimi con la munizione guidata, oltre all’opzionale equipaggiamento (installabile sulla medesima direzione del tiro) di un illuminatore ad onda continua per missili a guida semi-attiva quali ESSM ed Aspide 2000.

 

Nuovi ed attuali utilizzatori

Il sistema 76/62 Super Rapido continua ad attrarre sia nuovi clienti e mercati che interessare attuali utilizzatori per l’implementazione delle ultime migliorie e del munizionamento di ultima generazione.

Come anticipato nell’introduzione, il sistema è stato acquistato dalla Difesa brasiliana per equipaggiare la nuova componente di prima linea della Marina Brasiliana rappresenta dalle quattro future corvette classe Tamandarè, la cui selezione era già stata evidenziata e successivamente confermata dai rendering diffusi lo scorso marzo in occasione dell’assegnazione del contratto alla società brasiliana Águas Azuis, formata da thyssenkrupp Marine Systems, Embraer Defense & Security and Atech. Grazie a questo contratto, Leonardo rafforza la propria presenza nello specifico settore in America Latina, dopo aver aggiornato i vecchi affusti Compatto imbarcati sulle unità classe Almirante Padilla della Marina Colombiana allo standard Super Rapido con il kit di guida Strales per il munizionamento anti-missile/minacce asimmetriche DART.

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Lo scorso agosto, il Ministero della Difesa indiano ha annunciato di voler procedere all’acquisizione ‘di una versione migliorata dell’SRGM (Super Rapido Gun Mount) (costruito su licenza dal locale gruppo Bharat Heavy Electricals Limited) con potenziate capacità contro bersagli manovranti ad alta velocità come missili e Fast Attack Craft (FAC) e con incrementata gittata massima’.

Sebbene non siamo state date ulteriori indicazioni sulle tempistiche e l’oggetto specifico dell’autorizzazione all’acquisizione, dalle poche informazioni divulgate è evidente che con riferimento alla lotta antimissile si faccia riferimento al kit Strales con munizionamento guidato DART e relativo sistema di guida radar in banda Ka.

Con riferimento invece alla gittata massima incrementata, sebbene l’informazione sia più vaga, è verosimile che si tratti della capacità d’impiego del munizionamento guidato a lunga gittata Vulcano. L’attività di potenziamento delle capacità offerte dal sistema Super Rapido in servizio con la Marina e la Guardia Costiera indiana, oltre a nuove acquisizioni per programmi in corso e di futuro sviluppo per le medesime Forze Navali, offre ulteriori possibilità di penetrazione del mercato nella regione Pacifico-Asiatica e del Medio Oriente.

In passato, e secondo quanto risulta ad AD, attualmente, alcune importanti Marine hanno e stanno dimostrando interesse per le nuove capacità offerte dal Super Rapido.

Negli ultimi anni e mesi il sistema è stato scelto ed acquistato dalla Marina francese per le nuove fregate FDI (Frégates de Défense et d’Intervention) classe Ammiragli in aggiunta agli affusti già installati a bordo dei caccia lanciamissili per la difesa aerea classe Forbin tipo Orizzonte ed alle fregate FREMM classe Aquitaine.

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La Marina tedesca l’ha scelta per il secondo lotto di corvette K-130 classe Braunschweig oltre agli affusti da 127/64 mm LW installati sulle fregate classe Baden-Württemberg  (nella foto sopra) e proposti per le nuove unità tipo MKS 180, il cui contratto per la costruzione di quattro navi (con opzione per ulteriori due) è stato assegnato lo scorso giugno dal Ministero della Difesa al team industriale che vede quale capocommessa il gruppo cantieristico olandese Damen e comprende l’industria cantieristica tedesca capitanata dal gruppo Lürseen nonché il gruppo paneuropeo Thales per il sistema di combattimento.

In aggiunta alle Marine citate, la più recente versione della famiglia da 76/62 mm rappresentata dal sistema Super Rapido è in servizio con altre Marine del Vecchio Continente, fra cui quella spagnola, danese, norvegese, greca e polacca.

Nell’ambito di queste ultime, Leonardo ha firmato un accordo quadro, della durata di venti anni, con l’agenzia danese per il procurement militare (Danish Defence Acquisition and Logistics Organisation – DALO) per il supporto logistico e il potenziale futuro aggiornamento dei 17 sistemi di difesa navali 76/62 Super Rapido in servizio presso la Marina danese, in particolare a bordo delle fregate classe Iver Huitfeldt (nella foto sotto) e sulle unità da pattugliamento classe Thetis e Knud Rasmussen. L’accordo vale complessivamente fino a 70 milioni di euro e potrà essere ulteriormente esteso in base alle esigenze e ai budget futuri dell’agenzia danese.

Il Super Rapido viene inoltre proposto (e ci sono forti possibilità per essere prescelto ed acquistato) per equipaggiare le nuove corvette tipo Gowind di prossima costruzione per la Marina Rumena da parte di Naval Group insieme ai cantieri locali Santierul Naval Costanta (SNC), così come le nuove unità destinate alla Marina bulgara.

Ulteriori possibilità si profilano all’orizzonte in Europa nei prossimi anni. Il Ministero della Difesa e la Marina olandese, quali enti preposti alla guida del programma bi-nazionale olandese-belga per lo sviluppo e la costruzione di quattro fregate di nuova generazione (due per ciascun Paese) destinate a rimpiazzare le unità classe Karel Doorman o M in servizio, hanno espresso lo specifico requisito per l’imbarco del sistema Super Rapido.

In particolare, nel documento del Ministero della Difesa olandese con cui è stato annunciato lo scorso giugno al Parlamento, il completamento della fase di studio e definizione dei requisiti e del design delle nuove unità, viene specificato che il cannone da 76 mm è stato selezionato grazie alle sue capacità d’ingaggio di minacce di superficie con munizionamento guidato già presente sul mercato.

Il Super Rapido, continua il documento, è inoltre un candidato per il programma di rimpiazzo del sistema standard per la difesa di punto Goalkeeper da 30 mm imbarcato sulle unità della Marina olandese, la cui selezione dovrebbe completarsi entro quest’anno con informativa al Parlamento.

I rendering iniziali rilasciati dal Ministero della Difesa Olandese e da Thales Nederland delle future fregate multiruolo, mostrano sia il Super Rapido che la nuova versione Sovraponte del medesimo sistema di cui parleremo prossimamente, che la direzione del tiro Pharos offerta dalla Thales Nederland, evidenziando un forte interesse per questo connubio. In particolare la direzione del tiro Pharos si caratterizza per un sistema radar a scansione elettronica attiva in banda Ka, che risulta compatibile con il munizionamento guidato DART del sistema Strales.

In un futuro non lontano, un altro potenziale mercato sarebbe assicurato dal programma multinazionale EPC (European Patrol Corvette) in ambito PESCO fra le Marine italiana, francese, spagnola e greca, mentre ulteriori prospettive potrebbero crearsi da futuri programmi congiunti o meno fra le Marine francese ed italiana.

Al di fuori dell’Europa, fra le ultime vendite possono menzionarsi quelle alla Marina saudita per le cinque corvette classe Al Jubail da 104 metri, in fase di costruzione da parte del gruppo cantieristico Navantia di cui la prima è stata varata lo scorso luglio, così come viene proposto se non già selezionato dagli Emirati Arabi Uniti, già operatore del cannone di Leonardo, per le due nuove corvette tipo Gowind in fase di costruzione da parte di Naval Group in Francia.

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La conferma della commessa per le due nuove unità destinate agli Emirati è emersa in via indiretta nel corso della conferenza stampa online per i risultati del 2019 di Naval Group.

Il sistema viene anche proposto per i programmi navali in Kuwait, senza dimenticare le unità in costruzione per la Marina del Qatar tutte equipaggiate, secondo quanto riportato dai modelli, rendering e video ed unità in allestimento con l’ultima versione del Super Rapido.

Sempre nella regione mediorientale, secondo le immagini e le informazioni divulgate, le nuove quattro corvette tipo Sa’ar 6 da 90 metri per la Marina israeliana in fase di allestimento presso i cantieri German Naval Yards di Kiel in Germania saranno equipaggiate con il pezzo d’artiglieria di Leonardo.

Quest’ultimo viene inoltre riportato in tutte le immagini al computer divulgate e riguardanti le future unità della classe Reshef sempre destinate alla Marina israeliana. In fase di sviluppo e progettazione basica da parte dei cantieri Israel Shipyards di Haifa e basate sul design Sa’ar 72 da 70 metri di questi ultimi cantieri, le unità classe Reshef sono destinate al rimpiazzo delle unità veloci d’attacco Sa’ar 4.5 in servizio dall’inizio degli anni ’90, che rappresentano la spina dorsale della Marina israeliana.

L’interesse in quest’area cresce così come evidenziato per altri mercati come quelli mediorientale e pacifico-asiatico anche per il nuovo munizionamento. Sebbene Leonardo non abbia commentato o elaborato, sia la famiglia 76 Vulcano che la suite DART/direzione del tiro indipendente dall’affusto, stanno attirando l’interesse di potenziali clienti mediorientali in aggiunta a quelli asiatici ed europei.

Nel caso specifico delle Qatar Emiri Naval Forces (QENF), Fincantieri sta costruendo quattro corvette multiruolo da 107 m, due unità da pattugliamento da 60 m, in aggiunta ad un’unità anfibia da 143 metri con capacità di sorveglianza e difesa aerea potenziata.

Secondo quanto risulta ad AD, tutte le unità indicate sono equipaggiate con sia con l’affusto Super Rapido che con la direzione del tiro NA-30S Mk 2. Sebbene sia Fincantieri che Leonardo non abbiano mai confermato o commentato, l’informazione è corroborata sia dalla corvetta che dall’OPV capoclasse in fase d’allestimento presso Fincantieri dopo il loro varo nel corso di quest’anno, sia dai modelli, disegni e video mostrati nel corso del salone DIMDEX 2018 anche dalla stessa QENF.

Il binomio Super Rapido ed NA-30S Mk 2 consente alle QENF, in caso d’emanazione di uno specifico requisito, di disporre di capacità di difesa contro minacce missilistiche e asimmetriche grazie alla possibilità del potenziale impiego del munizionamento guidato DART.

Nella regione Asiatico-Pacifica, in aggiunta alla Marina indiana il cannone è impiegato dalla Marina della Repubblica di Singapore imbarcato sulle fregate classe Formidable ma potenziale candidato anche per le future unità tipo MRCV (Multi-Role Combat Vessels) come evidenziato dai rendering divulgati dallo stesso Ministero della Difesa di Singapore.

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Il Super Rapido è stato più di recente installato a bordo della nuova fregata thailandese classe Bhumibol Adulyadej realizzata dai cantieri sudcoreani Daewoo, così come delle due fregate classe Martadinata su progetto Sigma di Damen in servizio con la Marina indonesiana e delle unità classe Jose Rizal costruite dai cantieri coreani Hyundai Heavy Industries per la Marina delle Filippine, di cui la capoclasse è stata consegnata lo scorso luglio mentre una gemella seguirà entro quest’anno.

In America del Sud, l’affermazione in Brasile rappresenta la prima vendita di sistemi di nuova produzione nell’America Latina, dove è proposto per i principali programmi navali in essere e futuri, come in Colombia, primo utilizzatore locale del Super Rapido a bordo delle unità classe Almirante Padilla (pezzi Compatto ammodernati), per le nuove corvette ed OPV, in Perù per le nuove fregate ed in Brasile per nuovi programmi in aggiunta al procurement per la classe di corvette Tamandaré, mentre ulteriori potenzialità di vendita potrebbero realizzarsi attraverso i canali FMS del Governo USA.

In aggiunta al Super Rapido, Leonardo è l’unico gruppo europeo e fra gli unici al mondo, ad essere in grado di proporre l’intera gamma di cannoni ed armamento leggero navale, dagli affusti a controllo remotizzato Hitrole da 12.7 mm al cannone da 127/64 LightWeight (LW) e relativo munizionamento guidato e non, a lunga gittata.

Un patrimonio tecnologico ed umano alimentato dagli sfidanti requisiti della Marina Militare italiana, che necessita di supporto da parte della Difesa e del sistema Paese per una continua evoluzione ed affermazione sul mercato mondiale.

Foto: Giorgio Arra, Luca Peruzzi e Leonardo Company

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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