Il Perù mette all’asta i vecchi elicotteri da trasporto Mil Mi-26T

La società AGSL Aero Systems si è aggiudicata l’asta pubblica dei 3 elicotteri da trasporto pesante Mil Mi-26T “Halo-C” (identificati con le marcature EP-705, EP-706 ed EP-707) appartenenti all’Aviazione dell’Esercito Peruviano che sono stati dismessi lo scorso 3 agosto attraverso la risoluzione ministeriale n. 0431-2020.

Nei prossimi giorni l’azienda, che ha offerto poco più di 300.000 dollari per i tre velivoli, effettuerà una valutazione tecnica per determinare oltre ai motori quali componenti o parti potrebbero essere recuperati.

La decisione peruviana di ritirare i Mi-26T si basava sui rapporti del battaglione d’assalto e trasporto n. 811 “Sindaco Luis García Rojas”, del Centro di manutenzione aerea dell’esercito (CEMAE) e del Comitato per la radiazione e lo smaltimento della Forza aerea realizzato tra maggio e ottobre 2018.

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Una relazione che ha definito come le risorse tecniche dei tre velivoli fossero ampiamente scadute e che la loro riparazione sarebbe stata troppo onerosa; nel dettaglio i Mil Mi-26T EP-705, EP-706 ed EP-707 sono stati inoperativi rispettivamente per 12, 17 e 23 anni, tanto che le loro componenti principali tra cui i motori Lotarev D-136, le turbine ausiliarie TA-8V e le relative scatole di trasmissione erano – secondo la relazione – in condizioni non riparabili o inidonee per operazioni future. Inoltre, è stato indicato che: – «i componenti dei sistemi idraulici, elettrici, di comunicazione e di navigazione sono inutilizzabili poiché sottoposti a deterioramento interno ed esterno (quest’ultimo a causa dei fattori meteorologici, N.d.A.)».

I Mi-26T furono acquisiti nel 1995 tramite la compagnia Mobetek per un importo approssimativo di 9,7 milioni di dollari. Le piattaforme prodotte nel 1992 operavano in precedenza per la compagnia di bandiera russa Aeroflot con i numeri d’identificazione RA-06264, RA-06263 e RA-06265, rispettivamente poi immatricolate EP-705, EP-706 e EP-707.

Sono stati incorporati nell’811° Battaglione d’assalto e trasporto ed oltre ai classici compiti militari hanno svolto operazioni di trasporto merci e passeggeri a sostegno del settore minerario e petrolifero.

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L’EP-705 fu affittato all’ONU per essere successivamente dispiegato nel luglio 2000 presso la Missione di Pace a Timor Est (UNTAET) e dopo il suo ritorno, un anno dopo, rimase in funzione ancora per qualche mese prima di cessare la sua operatività e venire immagazzinato senza le pale del rotore presso la base dell’Aviazione dell’Esercito peruviano situata vicino all’aeroporto  internazionale “Jorge Chávez” accanto all’EP-706 che aveva smesso di volare già dalle metà del 2003. Dal canto suo invece, l’EP-707 che non è più operativo dal 1997 si trovava invece presso il “Soldado Alfredo Vargas Guerra” a Iquitos.

Ricordiamo che il Perù è uno dei più fedeli clienti di armamenti sovietici e russi; nella sua flotta aerea sono presenti dai caccia MiG-29 agli aerei d’attacco Sukhoi Su-25 fino agli aerei da trasporto Antonov An-32 oltre a dozzine di elicotteri Mil Mi-8/17 e Mil Mi-24.

E’ interessante notare che il Mi-26 è ancora in produzione sotto la responsabilità della società Rostvertol (controllata di Russian Helicopter) che lo propone in versione moderna e aggiornata. L’enorme elicottero ha già svolto missioni impressionanti salite spesso alla ribalta della cronaca come il recupero di un Boeing CH-47 Chinook in Afghanistan, il sollevamento di aerei di linea Tu-134, del catamarano Alinghi dal lago Lemano, in Svizzera, fino al porto di Genova superando i 2.473 metri del Colle del Gran San Bernardo e il recupero di un mammut di 23 tonnellate ritrovato integro in Siberia.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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