Cultural Intelligence ed Etnografia di guerra

 

 

Cultural Intelligence ed Etnografia di Guerra – Il ruolo dell’Antropologia nello studio dell’Information Warfare di al-Shabaab è un libro scritto da Federico Prizzi, antropologo specializzato nell’applicazione degli studi etnografici alla guerra non convenzionale e a quella psicologica oltre che collaboratore di Analisi Difesa.

Un testo, patrocinato dal Punt Institute, ovvero, dal principale centro studi di archeologia e antropologia in Somalia che ha sede nell’Università Addoun di Galkaio in Puntland. Centro, con il quale Prizzi collabora da tempo.

Il libro, pubblicato dalla nota casa editrice Edizioni Altravista, è il primo testo su come l’antropologia possa essere applicata a supporto dello studio delle tecniche di comunicazione dei gruppi terroristici e insorgenti.

Foto Copertina (002)

In particolare, lo scopo di questo libro è triplice. Ovvero, quello di presentare un nuovo metodo di analisi antropologica sul campo di battaglia a supporto dell’intelligence militare, al fine di studiare gruppi sovversivi, terroristici e insorgenti: il Cultural Intelligence.

Inoltre, intende definire una nuova figura professionale nell’ambito degli staff e delle unità militari: l’Etnografo di Guerra.

Un professionista che, necessariamente, deve avere un grande background militare. Il quale deve saper anche applicare la metodologia tipica della raccolta etnografica all’analisi di organizzazioni militari non convenzionali che operano per destabilizzare uno Stato.

Infine, si è voluto adattare questa metodologia di analisi alla comprensione dell’Information Warfare di Al Shabaab.

La nota organizzazione jihadista somala. Un caso studio ritenuto importante, perché incentrato su come, nel XXI secolo, un gruppo insorgente possa manipolare la comunicazione mediatica durante un conflitto al fine di mantenere l’iniziativa a livello tattico e strategico.

Mentre però i primi due punti di questo libro sono il risultato di oltre vent’anni di esperienza sul campo e di una riflessione teorica derivante su come la ricerca antropologica sia stata impiegata dagli eserciti occidentali negli ultimi decenni.

La terza parte è costituita dalla descrizione di un caso studio specifico: l’Information Warfare di Al Shabaab. Al quale, attraverso un’osservazione a distanza incentrata anche su interviste fatte a esperti di sicurezza in Somalia, si è voluto applicare la metodologia d’analisi delineata nel Cultural Intelligence.

Il lettore, pertanto, fin dalle prime pagine, è introdotto in una dettagliata descrizione dell’evoluzione delle tattiche tipiche della sovversione e della guerra cognitiva. Guerra che, per il Prizzi, può essere analizzata e compresa emicamente attraverso lo sguardo antropologico.

Uno sguardo che, partendo dal filone analitico noto come Anthropology e Security Studies, sappia però superare gli errori dello Human Terrain System americano e di alcuni aspetti della Defence Cultural Specialist Unit inglese. Superamento possibile solo attraverso una specifica selezione del personale militare al quale sarà poi richiesto un modo non convenzionale di analizzare e muoversi nel terreno umano.

Un libro originale, pertanto, che ha l’ambizione di dare un contributo ai tecnici del settore con la consapevolezza che per affrontare le guerre del futuro ci sarà sempre più bisogno di uno sguardo antropologico.

 

Federico Prizzi 

Antropologo, Polemologo e Storico Militare specializzato nell’applicazione degli studi antropologici alla guerra non convenzionale e alle PSYOPs, è anche Civil-Military Cooperation (CIMIC) Subject Matter Expert. Tra le numerose pubblicazioni è autore di “Cultural Intelligence ed Etnografia di Guerra” (2021), “Al Manar, la Guerra Psicologica di Hezbollah” (2012), “I Manifesti Armati. Analisi delle tecniche di attrazione nella guerra psicologica” (2010). Collabora con Università, Think Tank e Centri Studio in Europa e Africa.

 

Cultural Intelligence ed Etnografia di guerra
Autore: Federico Prizzi
Editore Altravista
Collana: I colori del mondo
Anno edizione: 2021
In commercio dal: 10 novembre 2021
Pagine: 228 p., Brossura

Prezzo Euro 25
EAN: 9788899688592

 

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Antropologo, Polemologo e Storico Militare specializzato nell'applicazione degli studi antropologici alla guerra non convenzionale e alle PSYOPs, è anche Civil-Military Cooperation (CIMIC) Subject Matter Expert. Tra le numerose pubblicazioni è autore di "Cultural Intelligence ed Etnografia di Guerra" (2021), "Al Manar, la Guerra Psicologica di Hezbollah" (2012), "I Manifesti Armati. Analisi delle tecniche di attrazione nella guerra psicologica" (2010). Collabora con Università, Think Tank e Centri Studio in Europa e Africa.

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