Difesa Ue: firmati gli accordi per 4 programmi sostenuti dall’EDF

 

 

La Commissione europea ha firmato il 14 dicembre gli accordi di contribuzione con l’Agenzia Europea per la Difesa (EDA, European Defence Agency) e l’Organizzazione per la cooperazione congiunta in materia di armamenti (OCCAR) per assicurare e delegare, secondo quanto riportato dalla comunicazione congiunta, “l’attuazione, in regime di gestione indiretta, di quattro progetti di Difesa strategica che sono stati selezionati nell’ambito del Fondo Europeo per la Difesa o EDF (European Defence Fund) 2021”. Questi progetti sono estremamente importanti per lo sviluppo delle principali capacità tecnologiche e di Difesa dell’UE ed il contributo finanziario dell’UE a questi ultimi ammonta a 190 milioni di euro (quasi il 17% del bilancio totale dell’EDF 2021 pari a 1,2 miliardi di euro).

“La collaborazione con l’EDA e l’OCCAR nell’ambito dei programmi precursori dell’EDF EDIDP e PADR si è già dimostrata fruttuosa. L’esperienza di alto livello offerta sia dall’EDA che da OCCAR è fondamentale per attuare progetti di natura molto strategica e contribuire a rendere l’attuazione del Fondo Europeo per la Difesa un clamoroso successo. Ecco perché la Commissione è molto lieta di continuare a lavorare insieme per dimostrare alla Comunità della Difesa dell’UE che la cooperazione tra le istituzioni europee/internazionali è attiva nel fornire capacità tangibili attraverso l’EDF,” ha affermato Timo Pesonen, Direttore Generale della DG DEFIS (Direzione Generale per l’Industria della Difesa e dello Spazio) della Commissione Europea in occasione dell’evento.

Per l’EDA, gli accordi riguardano due progetti di ricerca.

Il progetto ARTURO (Advanced Radar Technology in eUROpe) che vede come coordinatore il gruppo italiano Leonardo, è destinato a consolidare tecnologie all’avanguardia, concetti e tendenze emergenti nel campo dei radar, con un’analisi approfondita dei requisiti operativi e delle attuali evoluzioni di minacce e ambienti in vari scenari di impiego militare. Il progetto fornirà una soluzione per soddisfare le future esigenze operative basate sull’uso esteso delle tecnologie emergenti per le tecnologie radar avanzate in Europa.

Con un finanziamento da parte EU massimo di 19 milioni di euro pari al costo stimato totale, secondo quanto comunicato al momento della selezione, il programma della durata prevista di 36 mesi vede una partecipazione nazionale in aggiunta a Leonardo rappresentata da aziende e centri universitari comprendente il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (CNIT), le società Echoes, Rheinmetall Italia e Sentech e l’Università degli Studi di Pavia. A questi s’aggiungono le principali aziende del settore (Thales, Hensoldt ed Airbus Defence and Space, Thales Nederland, Indra Sistemas, Saab), centri universitari e di ricerca di nove Paesi Europei.

Il progetto ECOBALLIFE che vede come coordinatore il Centro di Ricerca spagnolo Fundacion Tecnalia Research & Innovation, studierà sistemi di protezione balistici eco-progettati per sviluppare protezioni durevoli e leggere contro le attuali e future minacce per l’impiego personale e su piattaforme.

Con un finanziamento da parte EU non indicato ma massimo di circa 10 milioni di euro pari al costo stimato totale, secondo quanto comunicato al momento della selezione, il programma della durata prevista di 42 mesi vede la partecipazione di aziende e centri di ricerca di sei nazioni europee fra cui le italiane Leonardo e Petroceramics.

“Questo accordo di contributo è un’eccellente opportunità per la Commissione europea e l’EDA di unire le forze e le competenze, sbloccare sinergie e ricostruire la fiducia reciproca dopo il progetto pilota e l’azione preparatoria sulla ricerca nel settore della difesa (PADR). Questo accordo può anche aprire la strada a una cooperazione continua a lungo termine, basata sul quadro di governance e sfruttando le competenze e le risorse delle due organizzazioni,” ha dichiarato Jiří Šedivý, direttore esecutivo dell’EDA.

Per OCCAR gli accordi prevedono due programmi di sviluppo.

Il programma European Patrol Corvette (EPC) o MMPC (Modular Multirole Patrol Corvette), che  si concentrerà sulla fase di progettazione ‘inziale’ o base, secondo quanto dichiarato, di una nave europea innovativa, modulare, flessibile, interoperabile, verde e multiruolo, che consentirà alle marine europee di affrontare le sfide del 21° secolo.

Il coordinamento del programma, della durata di 24 mesi ed una contribuzione non indicata ma massima europea di 60 milioni secondo quanto inizialmente indicato, è stato affidato alla joint-venture italo-francese Naviris e vede quindi la partecipazione di Fincantieri e Naval Group, a cui s’aggiungono Navantia per la Spagna, nonché società greche, danesi e norvegese.

Il programma European Hypersonic Defense Interceptor (EU-HYDEF) è destinato a definire il concetto di un intercettore europeo che secondo quanto dichiarato dovrà avere la massima manovrabilità e capacità di risposta alle minacce ad alta velocità. Il coordinamento del programma, della durata di 36 mesi ed una contribuzione non indicata ma massima europea di circa 100 milioni secondo quanto inizialmente indicato, è stato affidato al gruppo spagnolo Sener Aerospacial Sociedad Anonima e vede la partecipazione di società e centri di ricerca della Germania, Repubblica Ceca, Polonia, Norvegia, Svezia, Belgio e Spagna.

“Condivido fermamente l’obiettivo che la cooperazione tra OCCAR e la Commissione dovrebbe crescere sempre di più al fine di rafforzare l’Industria Europea della Difesa e aiutare l’Europa a rendere il relativo settore della Difesa più indipendente dal nostro partner strategico oltre Atlantico,” ha dichiarato Matteo Bisceglia, Direttore dell’agenzia OCCAR, che ha sottolineato a latere della firma, come gli accordi sono stati negoziati tra l’OCCAR e la Commissione in un lasso di tempo molto breve, il che è un forte indicatore della cooperazione molto positiva tra le due organizzazioni.

 

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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