Air Defender e Arctic Challenge: la NATO mostra i muscoli nei cieli d’Europa

 

Ha preso il via il 12 giugno “Air Defender 23”, la più grande esercitazione aerea della storia della NATO, coordinata dalla Germania e che coinvolgerà fino al 25 giugno circa 250 aerei di 23 tipi diversi e 10.000 militari di 25 paesi membri e partner della NATO, tra cui Svezia e Giappone (quest’ultimo come “osservatore”).

Le diverse fasi di “Air Defender“ prevedono esercitazioni volte a rafforzare l’interoperabilità, la protezione contro droni e missili da crociera, la difesa dello spazio aereo, e l’attacco contro obiettivi terrestri.

L’esercitazione, nata nel 2018 in seguito alla crisi con la Russia per l’annessione della Crimea, non prende di mira in modo specifico nessun “nemico”, ha assicurato il capo di stato maggiore della Luftwaffe, generale Ingo Gerhartz, ma è evidente che l’attività addestrativa è volta a mostrare deterrenza nei confronti di Mosca.

La Nato è decisa a difendere “ogni centimetro” del suo territorio – ha aggiunto – anche se non invierà’ “alcun volo, per esempio, in direzione di Kaliningrad”, l’enclave russa che confina con Polonia e Lituania, che sono membri della Nato. “Siamo un’alleanza difensiva ed è così che viene pianificata questa esercitazione”, ha precisato Gerhartz aggiungendo che “è importante anche sottolineare il fatto che la Germania guidi la grande esercitazione, con cui dimostriamo che ci assumiamo le nostre responsabilità e sappiamo agire”.

La Luftwaffe prevede 2.000 sortite dei propri velivoli voli, come riporta l’agenzia DPA in un contesto di simulazione di un attacco alla Germania da est.

Queste le nazioni che hanno messo in campo militari e velivoli: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Finlandia, Francia, Giappone, Grecia, Italia, Croazia, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Svezia, Slovenia, Spagna, Turchia, Ungheria, Stati Uniti e Regno Unito).

Le attività addestrative si sviluppano per lo più nello spazio aereo tedesco ma anche in quelli di Olanda, Repubblica Ceca e Lituania.

Nel nord Europa la NATO ha da pochi giorni concluso un’altra grande esercitazione biennale, la “Arctic Challenge 23” che ha visto impegnati 3.000 militari e 150 aerei tra i quali Rafale, Mirage 2000, F-15, F-16, F-18, F-35, JAS 39 Gripen e Typhoon.

Coinvolte le forze aeree di Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Belgio, Italia (con gli F-35 dell’Aeronautica), Olanda, Repubblica Ceca, Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca.

Foto NATO, Luftwaffe, USAF, RAF e Reale Aeronautica Svedese

 

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