La Russia deve riparare più aerei. Rostec ammoderna la base di Rzhev

 

Rostec spenderà 1,82 miliardi di rubli per la ricostruzione dell’aeroporto di Rzhev nella regione di Tver dove successivamente verranno effettuati i voli di prova di aeromobili ammodernati e riparati delle Forze Aerospaziali russe (VKS). L’attuale conflitto in Ucraina ha visto crescere in modo significativo negli ultimi 18 mesi la necessità di riparare velivoli militari danneggiati in operazioni.

La società RT-Komplektimpeks, che fa parte di Rostec, ha ricevuto un contratto per la ricostruzione dell’aeroporto militare di Rzhev gestito dalla JSC 514 Aviation Repair Plant (514 ARZ). Entro il 1° dicembre 2025 l’appaltatore dovrà ricostruire la pista, le vie di rullaggio, l’area protetta, le strutture dell’aeroporto, le aree di parcheggio degli aeromobili di gruppo e anche costruire un checkpoint.

Come indicato nella documentazione di gara allo stato attuale tre delle cinque vie di rullaggio, compresa quella principale, sono dismesse per cattive condizioni tecniche. Dopo la ricostruzione l’aeroporto di Rzhev sarà utilizzato per «voli di prova di velivoli Sukhoi Su-24, MiG-31, MiG-29 revisionati e loro varianti con un’intensità di 10-12 operazioni al mese, nonché voli di aerei da trasporto militare An-12 e An-26 con un’intensità di 8-10 operazioni al mese». Inoltre, l’impianto provvederà a effettuare operazioni di manutenzione e riparazione dei Sukhoi Su-30SM e Su-34.

Ricordiamo che l’impianto di riparazione di velivoli JSC 514 ARZ, “figlia” della JSC Aviaremont (di proprietà di Rostekhov LLC “RT-Capital”), comprende altre 14 imprese di riparazione di aeromobili. Aviaremont nasce nel 2008, prima come struttura del Ministero della Difesa russo, poi, nel 2019, la società e le imprese da essa controllate sono state trasferite a Rostec

Oltre ai modelli di aeromobili elencati le filiali Aviaremont sono impegnate nella manutenzione, riparazione e aggiornamento di altri velivoli Tupolev, Ilyushin, Antonov, MiG, Yakovlev e Sukhoi, nonché nella riparazione di motori aeronautici e velivoli speciali per il Ministero della Difesa e di altre organizzazioni statali.

Tra tutte le affiliate di Aviaremont la 514 ARZ si è distinta per il profitto più elevato tra tutte le aziende del consorzio: ben 162,9 milioni di rubli.

Gli esperti hanno tuttavia difficoltà a valutare la domanda di servizi di riparazione di velivoli in Russia nel suo complesso. Secondo il sito web Aviation of Russia, all’inizio del 2023, la VKS utilizzava attivamente 273 aerei Su-24, 353 unità Su-27/30/35, 127 Su-34, 129 MiG-31, 240 MiG-29, 4 An-12 e un aereo da ricognizione An-26.

Il Ministero della Difesa russo non ha parlato della carenza di impianti di riparazione, ma è ovvio che la domanda dei loro servizi è aumentata dal febbraio 2022. Il traffico aereo militare russo è aumentato notevolmente così come anche la necessità di riparazioni e per questo motivo gli stabilimenti stanno cercando di far fronte alle capacità esistenti.

L’ammodernamento sia dei siti stessi che delle relative infrastrutture dovrà necessariamente avvenire senza interruzioni per poter portare i processi di produzione e di lavoro a nuovi livelli qualitativi considerando che l’espansione delle basi di riparazione non sarà un’operazione immediata.

Ricordiamo infatti che le basi “ARZ” vengono utilizzate anche per testare velivoli sottoposti a modernizzazione, come avvenuto ad esempio durante l’aggiornamento degli intercettori pesanti MiG-31 (la cui produzione è stata ultimata nel 1994), attraverso l’equipaggiamento del radar Zaslon-M (per la variante MiG-31BM) o per quella dei missili ipersonici Kh-47M2 Kinžal (per la variante MiG-31K).

Foto: Ministero Difesa Russe e Rostec

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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