Cresce la minaccia insurrezionale jihadista nel Sahel
Secondo i dati forniti dall’Africa Center for Strategic Studies (ACSS), nell’ultimo anno si è registrato un forte incremento delle vittime colpite dalle milizie islamiche in Africa, soprattutto nel Sahel e in Somalia: in tutto 22.288 negli ultimi 12 mesi.
Si tratta di un aumento del 48% rispetto alle 15.024 vittime dell’anno precedente. “Questo livello di vittime è circa due volte e mezzo superiore al ritmo registrato dieci anni fa e superiore al record di 20.562 nel 2015”, quando il gruppo nigeriano Boko Haram raggiunse il culmine delle sue attività insurrezionali, si legge nel rapporto.
L’80 per cento delle vittime e degli eventi violenti sono stati registrati nel Sahel e in Somalia, che hanno visto picchi di morti annuali legate ai miliziani islamici rispettivamente del 39 e del 157%. Il Sahel continua quindi ad essere la regione maggiormente caratterizzata dagli eventi violenti (2 912) e dal numero di vittime (9 818) del Continente africano.
Il rapporto registra un calo significativo della violenza militante islamica in Nord Africa e nel nord del Mozambico (provincia di Cabo Delgado), elementi che hanno contribuito a moderare l’aumento continentale degli eventi violenti, che sono cresciuti del 4%. Ciononostante, negli ultimi dieci anni l’Africa ha registrato un aumento di quasi quattro volte degli eventi violenti segnalati legati a milizie islamiche, da 1.812 eventi nel 2014 a 6.756 nel 2023. Quasi la metà di tale crescita è avvenuta negli ultimi tre anni.
“Le battaglie”, afferma il rapporto dell’ACSS, “hanno rappresentato una quota crescente di vittime legate a milizie islamiche negli ultimi anni”.
Nel 2023, oltre il 66% dei decessi segnalati (14.867) sono stati collegati a battaglie, la percentuale più alta negli ultimi dieci anni, per la gran parte attribuibile alla crescente intensità degli scontri in Somalia, che ha visto un aumento del 235% dei caduti in battaglia nell’ultimo anno, con un totale di 6.199 morti.
Passando al Sahel, l’ACSS ha affermato che dal 2021 si è verificato un raddoppio degli eventi violenti che hanno coinvolto gruppi armati islamici che ora ammontano a 2.912. Nello stesso arco di tempo, il Sahel ha anche registrato vittime “quasi triplicare” legate alla violenza, arrivando a 9.818 morti.
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