Batterie al litio “made in Italy” per i sottomarini U212 NFS della Marina

 

Il programma per lo sviluppo, produzione e supporto dei nuovi battelli convenzionali con sistema propulsivo indipendente dall’aria U212 NFS (Near Future Submarine) destinati alla Marina Militare ha compiuto un importante passo avanti verso l’adozione di un sistema di batterie al Litio di produzione nazionale che offrirà vantaggi in termini di autonomia ed efficienza propulsiva, riducendo necessità manutentive ed al contempo assicurando i più alti livelli di sicurezza a bordo.

In occasione dell’aggiornamento periodico sul programma U212 NFS (Near Future Submarine) gestito dall’OCCAR su mandato della Direzione Armamenti Navali (NAVARM) del Segretariato General della Difesa/Direzione Nazionale Armamenti, che si è tenuto durante il sesto incontro del comitato di programma con la partecipazione del direttore dell’OCCAR-EA, Joachim Sucker, e del rappresentante del comitato di programma, ammiraglio ispettore capo Giuseppe Abbamonte, nonché direttore di NAVARM, presso l’arsenale militare di Taranto lo scorso 24 gennaio, è stata presa l’importante decisione di proseguire nell’implementazione del sistema di batterie al Litio (LBS, Lithium Battery Sytem), dando mandato alla NFS Programme Division di avviare le procedure di negoziazione con il contractor.

Secondo quanto riportato dal comunicato stampa di OCCAR, “il prototipo delle componenti del sistema LBS ha superato un importante pacchetto di test prestazionali e di sicurezza, ponendo una pietra miliare nel percorso tecnico per l’implementazione a bordo.”

“I risultati dei test sul sistema di batterie al litio hanno messo in evidenza una maggiore efficienza operativa dei sottomarini, migliorando contemporaneamente sia l’efficienza propulsiva che l’autonomia, riducendo le necessità manutentive (ed al contempo) garantendo i massimi livelli di sicurezza a bordo.”

La decisione in ordine all’implementazione del litio, “riflette un passo strategico verso l’adozione di soluzioni di stoccaggio di energia più avanzate e sostenibili, pronte per essere implementate nel più ampio scenario navale subacqueo e di superficie,” afferma il comunicato, aggiungendo che “questo salto tecnologico sottolinea l’impegno dell’Italia a investire in tecnologie avanzate, posizionandosi in prima linea nello sviluppo di capacità di difesa in ambito navale.”

 

Il programma italiano

Il programma U212 NFS riguarda la realizzazione e supporto di quattro nuovi battelli con sistema propulsivo indipendente dall’aria (AIP, Air Independent Propulsion) basato sul progetto evoluto nazionale della piattaforma U212A, che vede la design authority del gruppo Fincantieri e un’importante partecipazione dell’industria nazionale, a partire dalla stessa Fincantieri per i sistemi di piattaforma e dal gruppo Leonardo che si occupa dello sviluppo e fornitura del sistema di comando e controllo ed in generale dell’integrazione del sistema di combattimento insieme a Fincantieri.

Al programma partecipano altre importanti industrie nazionali, fra cui Elettronica per la guerra elettronica, Avio Aero per la sistemistica di piattaforma, L3Harris Calzoni per la suite dei mast e relativi sollevamenti nonché Leonardo per i siluri pesanti e potenzialmente in futuro MBDA per l’armamento missilistico land-strike, a cui s’aggiungono la stessa Fincantieri ed altre società (FAAM, P4F) per il sistema di stoccaggio energia (LBS).

Quest’ultimo comprende sia il sistema di gestione delle batterie che i moduli delle batterie stesse al litio-ferro-fosfato (LiFePO4). E’ interessante notare che quest’ultimo sia stato sviluppato non soltanto per le nuove piattaforme ma anche per essere installabile a bordo dei sottomarini U212A consentendo il passaggio alla nuova tecnologia una volta che queste ultime piattaforme saranno sottoposte al Mid-Life Update (MLU) .

Secondo quanto dichiarato dal programme manager del programma U212NFS in OCCAR, l’ammiraglio Maurizio Cannarozzo, in occasione di Sea Future 2023 ad AD, la decisione in ordine all’adozione del sistema LBS sarebbe scaturita a valle di un complesso programma di test i cui risultati avrebbero dovuto essere disponibili alla fine 2023/inizio 2024 come si è effettivamente verificato.

Tale decisione è frutto di un’attività portata avanti in maniera rigorosa da lungo tempo da parte del Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale Armamenti, dalla Marina Militare e dall’industria nazionale. Sin dall’inizio infatti, la MM in primis, ed in particolare il Reparto Sommergibili dello Stato Maggiore hanno convintamente creduto nel Programma di ricerca e sviluppo sulle batterie al litio (nell’ambito del Programma Nazionale della Ricerca Militare). Quest’ultimo e le sue evoluzioni ed in generale il programma U212 NFS sono state nel  tempo supportate da questi stessi enti, dal team gestionale di OCCAR e dai Ministeri della Difesa e delle Imprese e del Made in Italy, che provvede al finanziamento del programma delle nuove piattaforme subacquee.

Il team industriale iniziale responsabile del sistema LBS si è successivamente evoluto e oggi comprende la società FIB-FAAM del Gruppo Industriale Seri, la joint-venture Power4Future (P4F) tra il gruppo Fincantieri SI e Faist Electronics, il Cetena di Fincantieri e l’ente di certificazione TÜV Rheinland.

Il comunicato di OCCAR non aggiunge altri dettagli in ordine allo sviluppo, produzione ed implementazione dell’LBS di concezione e fornitura nazionale, ma la decisione presa, secondo quanto risulta ad AD, apre le porte alla successiva fase di prototipazione e preproduzione del sistema LBS, anticamera dell’implementazione del medesimo sui nuovi battelli U212 NFS.

Secondo quanto risulta ad AD, l’LBS verrà installato a bordo a partire della piattaforma capoclasse, che dovrebbe essere consegnata nel 2028. Un’altra importante notizia fornita dal comunicato di OCCAR è rappresentata dalla presentazione della roadmap per l’attivazione del pacchetto opzionale NFS 4, che porterà il numero totale di sottomarini a quattro, insieme al relativo supporto logistico ed in servizio, dopo che nel luglio 2023, è stata esercita l’opzione ed assegnato il contratto per il terzo battello della classe. L’attivazione del pacchetto opzionale NFS 4 è prevista quest’anno.

Immagini:  OCCAR e Fincantieri

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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