L’indo-russa BrahMos firma due nuovi contratti per l’esportazione del missile da crociera

Come anticipato da Analisi Difesa nel luglio dello scorso anno, la joint venture indo-russa BrahMos Aerospace ha recentemente concluso significativi contratti di esportazione per il suo missile da crociera BrahMos con due paesi stranieri. Questi accordi, firmati nel corso dell’ultimo mese, hanno un valore complessivo di circa 40 miliardi di rupie, equivalenti a 455 milioni di dollari.
L’annuncio è stato fatto dal Ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh, in occasione della cerimonia di lancio del primo lotto di missili presso il BrahMos Integration and Testing Center sito a Lucknow (nell’Uttar Pradesh). Singh ha enfaticamente definito il BrahMos un «simbolo delle crescenti capacità di difesa dell’India» lodandone velocità, precisione e gittata.
Il nuovo impianto di Lucknow produrrà circa 100 missili all’anno con un notevole impatto economico previsto, stimato in 30 miliardi di rupie di fatturato e 5 miliardi di rupie di gettito IVA. Il Ministro Singh ha affermato che i contratti di esportazione riflettono la «fiducia globale nella base manifatturiera indiana per la difesa.» Questi nuovi accordi rientrano in una più ampia strategia di espansione nel Sud-est asiatico.

Ricordiamo infatti che nel gennaio del 2022 BrahMos Aerospace aveva firmato un contratto con il Dipartimento della Difesa delle Filippine (primo acquirente straniero del BrahMos) per la fornitura di tre reggimenti del sistema missilistico costiero BrahMos Aerospace per un importo di 375 milioni di dollari; mentre nel marzo dello scorso anno era giunta notizia della vendita di 200 missili BrahMos supersonici a lungo raggio da destinare alla locale Marina Indiana.
Altri paesi fortemente interessati includono l’Indonesia, con un potenziale accordo stimato a 450 milioni di dollari, e il Vietnam, dove il costo del progetto è stimato fino a 700 milioni di dollari; anche la Thailandia è vista come un potenziale cliente per il sistema BrahMos. L’obiettivo insomma è consolidare la presenza indiana nel mercato globale della difesa.

Il missile da crociera BrahMos (dal nome dei fiumi Brahamaputra e Moskova), è un progetto di successo tra l’indiana DRDO e la russa NPO Mashinostroyenia. Questo missile supersonico a due stadi basato sul missile da crociera supersonico antinave russo P-800 “Oniks” (Codice NATO SS-N-26 “Strobile”), noto anche nella versione da esportazione come “Yakhont” è dotato di propulsione razzo/ramjet a due stadi e può trasportare una testata convenzionale da 300 kg con una gittata massima di 290 km ad una velocità massima di circa Mach 3, rendendolo di fatto uno dei missili da crociera più veloci del mondo.
Foto Brahmos Aerospace e Ministero Difesa Indiamo
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.








