Ucciso al-Shehri: numero due di al-Qaeda nella Penisola Arabica

Adnkronos/Aki – Al-Qaeda nella Penisola Araba (Aqap) ha confermato l’uccisione del suo numero due, Said al-Shehri, in un raid di un drone, presumibilmente americano. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che da’ notizia di un video diffuso sul web in cui Ibrahim al-Rubaish, che si presenta come uno dei leader del gruppo, conferma che al-Shehri ”e’ stato colpito tre volte in tre raid diversi e nell’ultimo e’ stato ucciso”. Non e’ chiaro tuttavia a quando risalga il raid, condotto in Yemen secondo l’annuncio di al-Qaeda, in cui e’ stato ucciso Al-Shehri. Al-Shehri, di origini saudite, aveva combattutto in Afghanistan ed era stato detenuto per sei anni nella prigione di Guantanamo, da cui era stato rilasciato nel 2007 e trasferito in Arabia Saudita per partecipare a un programma di ”riabilitazione”. Ma dopo solo un mese trascorso nel regno era fuggito in Yemen. Diverse volte in passato erano state diffuse notizie sulla morte di al-Shehri, ma non c’erano mai state reazioni da parte di al-Qaeda. Piu’ di recente, nel settembre del 2012, erano state le autorita’ di Sana’a ad annunciarne l’uccisione nella provincia di Hadramout, nel sudest dello Yemen. Poi lo scorso gennaio la tv satellitare al-Arabiya, citando fonti della famiglia di al-Shehri, aveva dato nuovamente notizia dell’uccisione del numero due di al-Qaeda nella Penisola Araba in un’operazione congiunta condotta, secondo quanto riferito, dalle forze statunitensi e yemenite nella seconda settimana del dicembre precedente.

Login

Benvenuto! Accedi al tuo account

Ricordami Hai perso la password?

Lost Password

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy