L’Esercito nella "terra dei fuochi"

Dopo aver sbadilato neve a Milano, raccolto rifiuti a Napoli e Palermo, soccorso terremotati e comunità isolate dalle intemperie, pattugliato strade per prevenire scippi e atti di microcriminalità e aiutato le forze di polizia contro la criminalità organizzata in Campania, l’Esercito verrà presto chiamato  a compiere una nuova missione inedita: il contrasto agli inquinatori che seminano di sostanze tossiche il casertano e la ricerca delle discariche abusive sotterranee. “Il Governo dà parere favorevole all’impiego dell’Esercito in Campania, per contrastare più efficacemente il fenomeno delle ecomafie nella zona al confine tra Napoli e Caserta” ha annunciato ieri il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano (nella foto in basso) commentando le modifiche al testo del decreto sulla Terra dei Fuochi. “Una volta tanto le forze politiche sotto state tutte d’accordo, o quasi, a offrire soluzioni concrete per risolvere un problema specifico. Quello che è accaduto sulla Terra dei Fuochi – ha continuato il sottosegretario Alfano e coordinatore in Campania di Nuovo Centrodestra – è il classico esempio di come far politica, non a suon di polemiche e cercando di denigrare l’avversario, ma mettendo a disposizione lo strumento legislativo migliore per risolvere l’emergenza”. Per Gioacchino Alfano “quello che già era un buon decreto é stato migliorato con la partecipazione di tutte le forze politiche tranne l’astensione del Movimento 5 stelle”.

Secondo quanto rivelato all’Adnkronos da ambienti militari si tratterà di impiegare a tempo pieno forze pari a circa un battaglione con almeno 400-450 militari, da impiegare a rotazione per assicurare una vigilanza continua ai siti, istituire “laboratori campali” (compresi quelli per le rilevazioni nucleari, biologiche e chimiche in dotazione al 7° reggimento Difesa NBC di Civitavecchia) adatti all’utilizzo anche in luoghi impervi e dissestati, sistemi di sorveglianza notturna terrestre e mini-droni, aerei senza pilota in dotazione al 41° reggimento Cordenons di Sora (Fr). Il contingente militare, incentrato con ogni probabilità su unità della brigata bersaglieri Garibaldi di stanza in Campania, potrebbe, in caso di necessità, essere portato fino a 800 uomini. I laboratori campali sarebbero forniti dal 7 reggimento Nbc di Civitavecchia secondo un indirizzo operativo ‘dual use’ dei mezzi in dotazione, vale a dire idonei all’impiego sul territorio italiano e nelle missioni all’estero. L’utilizzo di uomini e mezzi dell’Esercito per la sorveglianza nella Terra dei fuochi, si fa notare, avverrebbe solo in caso di eventuale richiesta delle prefetture.

Foto: Ministero Difesa

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