Nuovi dettagli sugli Yak-130 del Bangladesh

Ne avevamo parlato lo scorso maggio su AD nr. 139 in “24 Yak-130 d’addestramento per il Bangladesh” mentre lo scorso mese, sempre su AD, abbiamo approfondito l’argomento in “Addestratori Yak-130 per il Bangladesh”. Ad integrazione di quanto finora apparso è doveroso aggiungere nuovi dettagli sull’affare riportati recentemente dal quotidiano Kommersant. Come già appurato, gli Yak-130 saranno acquistati nella rete del credito fornito dalla Russia al paese asiatico per un importo pari a 1 miliardo di dollari; accordo che è stato raggiunto nel corso di un incontro tenutosi al Cremlino nel gennaio dello scorso anno tra il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro del Bangladesh Sheikh Hasina. Tuttavia una fonte vicina a Rosoboronexport ha dapprima affermato come la fornitura di questo credito deve considerarsi un gesto di geopolitica tendente a dimostrare l’interesse della Russia per la promozione di armamenti nazionali presso i mercati dell’Asia meridionale e successivamente ha rivelato come il Bangladesh fosse seriamente interessato all’acquisto di elicotteri Mi-171 e Mi-17V5 oltre che ad un numero imprecisato di caccia Su-30MK2 e MiG-29SMT, oltre che di veicoli corazzati BTR-80 e carri armati T-72.

I contratti potevano essere attuati, tuttavia i requisiti forniti dal Ministero della Difesa del Bangladesh avrebbero oltrepassato sensibilmente i limiti del credito disponibile, e Mosca non aveva intenzione di fornire ulteriori liquidità. Ecco perché il Ministero ha dovuto riconsiderare gli ordini più volte al fine di rimanere all’interno del budget concesso. Alla fine le parti hanno concordato l’acquisto di Yak-130 come un’opzione «intermedia»: grazie alle sue prestazione, l’aereo in questione è in grado di compiere diverse missioni. “In questo modo – ha osservato la fonte – saranno in grado di addestrare i loro piloti secondo uno standard elevato e in più avranno la possibilità di usare questo aereo anche per missioni operative”. Ricordiamo infatti che lo Yak-130 può trasportare un carico operativo fino a 3000 kg, tra cui una vasta gamma di armi aria-aria e aria-terra; è pertanto idoneo alle missioni da ricognizione e attacco leggero.

Foto Yak

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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