Ex agente segreto francese nel mirino dei raid in Siria

Un ex agente segreto francese unitosi ad al-Qeda sarebbe stato tra gli obiettivi della prima serie di attacchi aerei statunitensi in Siria lo scorso mese, secondo fonti del sito McClatchy. Secondo fonti dell’intelligence europea, si tratterebbe del transfuga di più alto livello che abbia mai deciso di unirsi al gruppo terroristico, e rappresenterebbe una conseguenza molto pericolosa del lungo confronto tra i Paesi occidentali e al Qaida. L’identità dell’agente francese resta segreta, ma McClatchy assicura che due delle fonti, ognuna indipendente dall’altra, hanno fornito lo stesso nome. Secondo le fonti, il funzionario dell’intelligence sarebbe stato uno degli obiettivi dei raid aerei che hanno colpito otto località occupate dal Fronte al-Nusra, l’organizzazione siriana affiliata ad al Qaida. L’ex agente sarebbe sopravvissuto agli attacchi degli aerei statunitensi, che hanno lanciato 47 missili cruise.  I ribelli siriani che combattono contro il presidente Bashar al-Assad hanno riferito che, prima degli attacchi, gli Stati Uniti li avevano avvertiti che stavano tenendo sotto controllo gli spostamenti del transfuga.

Secondo una fonte tra i ribelli siriani, l’agente francese – dell’intelligence militare o della Dgse (Direction generale de la securitè exterieure), l’agenzia per le operazioni d’intelligence all’estero – sarebbe un esperto di esplosivi che avrebbe combattuto in Afghanistan e Siria insieme ad al-Qaeda. Quattro agenti segreti europei hanno confermato, in tutto o in parte, l’esistenza di un ex agente segreto francese tra i membri di al Qaeda, un’informazione “altamente top secret”.

Non è chiaro se l’uomo fosse un membro dormiente dell’organizzazione terroristica o abbia sviluppato le sue convinzioni estremistiche nel corso degli anni. I ribelli siriani, secondo quanto riportato da McClatchy, hanno espresso perplessità sulle azioni statunitensi, affermando di non aver capito per qualche motivo l’amministrazione Obama non abbia chiesto di provare a sequestrare l’uomo.

Una delle fonti d’intelligence di McClatchy ha spiegato la decisione con la volontà di tenere segreta l’esistenza dell’ex agente segreto francese, perché “forse alcuni problemi è meglio sotterrarli per sempre sotto un cumulo di macerie”.

Fonte: AGI

Foto: DGSE, Ministero Difesa francese

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