News da Mosca

Colloqui Russia – Thailandia per l’acquisto di 12 Mil Mi-17V-5

Thailandia e Russia stanno avviando colloqui sempre più intensi circa la finalizzazione di un programma di cooperazione tecnico-militare basato sull’acquisto da parte della Royal Thai Army di ulteriori elicotteri da trasporto Mil Mi-17V-5.
Il Generale Surapong Suwana Adth Capo di Stato Maggiore della Royal Thai Army e Kirill Barsky ambasciatore russo in Thailandia si sono incontrati infatti già lo scorso gennaio a Bangkok per discutere della suddetta collaborazione.

Secondo fonti della Difesa thailandese è molto probabile che la conclusione di questi colloqui porterà da un lato all’ordine di ulteriori elicotteri Mi-17V-5 e dall’altra ad uno status di partenariato che includerà un impianto di produzione e manutenzione in loco gestito congiuntamente dai due paesi; impianto che dovrebbe fungere inoltre anche da centro di supporto e manutenzione di tutti gli esemplari di Mi-17V-5 presenti nel Sud Est asiatico.

L’intenzione di procurarsi non meno di 12 Mi-17V-5 risale in realtà alla metà dello scorso anno, quando il Capo di stato maggiore del Reale Esercito Thailandese (RTA in inglese), Teerachai Nakwanich, aveva affermato l’intenzione della Difesa di sostituire al più presto i vecchi CH-47 Chinook.
Rimane ancora incerta tuttavia la modalità dei finanziamenti per sostenere l’acquisto, anche se è probabile che questi verranno emessi gradualmente in tre tranche per finanziare l’acquisto di quattro elicotteri alla volta.
L’RTA dispone di cinque elicotteri Mi-17V-5 ordinati in due lotti distinti nel 2008 e nel 2014 e consegnati rispettivamente i primi tre esemplari il 22 febbraio 2011 e i rimanenti due elicotteri il 26 novembre 2015.

 

Ilyushin Il-112V: quest’estate il primo volo

Il Vice Premier russo Dmitry Rogozin in visita presso gli stabilimenti della VASO (Voronezh Aircraft Manufacturing Company) ha dichiarato alla stampa che il primo volo del nuovo aereo da trasporto militare leggero Ilyushin Il-112V avverrà il primo luglio 2017.

Il-112V_sputnikRogozin ha sottolineato che il progetto in questione sarà attuato nonostante il fitto calendario dell’esecuzione dei lavori connessi al velivolo stesso; persino il presidente della Federazione russa Vladimir Putin, secondo Rogozin, ha dichiarato imprescindibile l’obiettivo di rendere l’aereo operativo entro quest’estate.

Affermazioni che rendono chiara l’idea di come il progetto Ilyushin Il-112V sia estremamente importante non solo per la Forza Aerospaziale russa che deve dismettere al più presto i vecchi Antonov An-26 in possesso (ben 103 esemplari a disposizione), ma persino per l’intero establishment politico-militare russo, che deve dimostrare compiuto il distacco dal fabbisogno di velivoli da trasporto militare generalmente demandato, fino a pochi anni fa, ai cugini ucraini della società Antonov.

EMERCOM pianifica nuovi acquisti di velivoli per il triennio 2017-2019
Il Ministero della Federazione russa per gli Affari della Difesa Civile, Emergenze ed eliminazione di conseguenze dei disastri naturali, noto ai più come EMERCOM, ha tenuto una riunione interna per discutere la pianificazione strategica e organizzativa relativa al triennio 2017-2019, nonché una più ampia discussione sull’aumento e il miglioramento degli interventi nel settore dell’emergenza medica, delle capacità antincendio e delle capacita SAR (search and rescue).

Considerando l’importanza dei mezzi aerei nei numerosi compiti svolti da EMERCOM in patria e all’estero il piano triennale ha riportato la previsione d’acquisto di quattro aerei anfibi multiruolo Beriev Be-200 nel 2017 e altri due nel 2018.
La lista di ulteriori nuovi velivoli che il Ministero dovrebbe acquistare nel corso dei prossimi tre anni include inoltre aerei Ilyushin Il-76 e Il-114 ed elicotteri Mil Mi-26 e Mi-8, che ovviamente saranno tutti dotati di attrezzature speciali per l’assolvimento dei compiti specifici demandati in occasione di calamità o urgenze mediche.

A proposito di interventi all’estero, lo scorso mese un Il-76TD (versione waterbomber del “Candid”) è arrivato in Cile su offerta della Federazione russa al fine di combattere i drammatici incendi che hanno divorato finora oltre 400.000 ettari di terreno.

Decollato il 28 gennaio da Mosca, l’Il-76TD di Emercom ha sorvolato l’Europa fino all’isola di Capo Verde dove ha fatto il primo scalo tecnico; successivamente è ripartito attraversando l’Oceano Atlantico in direzione Santiago del Cile atterrando il 29 ottobre e operando già dal giorno successivo.

 

Proseguono i test dell’aerotanker Il-96-400TZ

Olga Kruglyakova, vice Capo Designer di OJSC Ilyushin Aviation Complex, in occasione di un’intervista apparsa sulla rivista United Aircraft Corporation Horizon, ha affermato che su ordine di Vladimir Putin sono iniziate le prove di volo della nuova aerocisterna basata sull’aereo commerciale wide-body Ilyushin Il-96-400T.

Secondo le dichiarazioni del costruttore, l’Il-96-400TZ sarà in grado di trasportare un carico utile di carburante pari a 65 tonnellate con un raggio d’azione di 3.500 chilometri; valori ben più corposi rispetto a quelli esibiti dell’Il-78M (40 tonnellate di carburante e un raggio d’azione di 3.000 km). Il progetto Il-96-400TZ prevede inoltre su richiesta della Difesa la possibilità di essere configurato per il trasporto merci o truppe.

Il Capo Designer di Ilyushin Nikokai Talikov ha dichiarato a tal proposito che i test di volo militari hanno dimostrato la piena compatibilità dell’Il-96-400TZ con velivoli da combattimento di varie categorie, inclusi i bombardieri strategici Tu-95MS e Tu-160.

Il velivolo in questione è equipaggiato con le sonde di rifornimento Zvezda UPAZ-1M (Unifjtsirovanny Podvesnoy Agregaht Zaprahvky, in italiano unità standardizzate di rifornimento sospese), le stesse sonde attualmente in dotazione alle aerocisterne Il-78M, il cui tubo può estendersi fino ad un massimo di 26 metri (con un diametro interno del tuo di 52 mm) e può trasferire carburante ad una velocità massima fino a 2300 l/min.

Come ampiamente riportato da Analisi Difesa nel 2015, il Ministero della Difesa aveva firmato un contratto con la società VASO (Voronezh Aircraft Manufacturing Company) per la realizzazione di due prototipi di Il-96-400TZ per le prove di volo. Il secondo velivolo di prova sarà ultimato invece nel 2018.

Qualora i parametri richiesti venissero rispettati e i test di volo si concludessero positivamente, la società VASO potrebbe ricevere dalla Difesa un ordine fino ad un massimo di 30 aerocisterne.
Per la cronaca ricordiamo che l’Ilyushin Il-96 è un quadrimotore wide-body a lungo raggio di progettazione sovietica alimentato da quattro turbofan PS-90A1 Aviadvigatel e realizzato in 30 esemplari; attualmente rimane in servizio esclusivamente con la compagnia aerea Cubana (4 esemplari) e la flotta di Stato del Governo russo “Rossiya” (10 esemplari).

 

L’India discute nuovi contratti di assistenza per i Su-30MKI

Russia e India sono vicini alla firma di un contratto di assistenza a lungo termine per la flotta di Sukhoi Su-30MKI operativi con la Indian Air Force.
Tale contratto secondo fonti militari del paese asiatico comprenderebbe nel dettaglio una migliore pianificazione per la fornitura di parti di ricambio dalla Russia, la produzione in loco di alcuni pezzi di ricambio e la creazione di un polo logistico per i Su-30MKI sito presso lo stabilimento Hindustan Aeronautics Ltd di Bangalore.

SU 30 India Sukhoi

L’India possiede ben 230 caccia Su-30MKI e le previsioni indicano l’acquisizione di altri 40 velivoli entro il 2019.
Il Su-30MKI (“Flanker-H” per la NATO) è una variante del Su-30MK sviluppata dalla russa Sukhoi sulla base delle specifiche fornite dalla Forza aerea indiana.

Costruito su licenza dalla HAL (Hindustan Aeronautics Limited), tale versione adotta nello specifico l’uso di avionica di provenienza francese, israeliana e locale ed è dotato di numerose modifiche che la differenziano dall’originale Su-30, quali una serie di alette canard e del controllo della spinta vettoriale (TVC) sugli scarichi.

Sarebbe proprio questa configurazione “esclusiva” – affermano esperti russi del settore – a rendere questo caccia così diverso da tutte le varianti Su-30MK vendute per l’esportazione (ricordiamo ad esempio la MKV per il Venezuela, la MKA per l’Algeria, la MKM per la Malaysia, la MK2 per il Vietnam, la MKK per la Cina, etc.) che renderebbe estremamente complicata la catena logistica di questo aereo.

Funzionari indiani avevano precedentemente espresso una certa insoddisfazione per i tassi di disponibilità in calo dei propri Su-30MKI, anche se recentemente i numeri sono tornati a salire: “La disponibilità dei nostri Sukhoi – ha dichiarato il Ministro della Difesa di Nuova Delhi Manohar Parrikar – che era scivolata al 46% oggi è tornata sopra il 63% poiché il supporto fornito dalla Russia è migliorato notevolmente da due anni a questa parte”. Secondo Parrikar, infatti, le recenti firme di contratti di supporto e assistenza tecnica in questo caso sono serviti ad invertire la tendenza negativa; tuttavia adesso sarebbero allo studio dei cosiddetti accordi a lungo termine, inclusa la produzione in loco dei ricambi per i Flanker indiani.

Il 75% dei velivoli da combattimento in uso alla IAF sono di fabbricazione sovietico-russa; oltre ai Su-30MKI, infatti, sono presenti ad oggi i MiG-21, MiG-27 e MiG-29, senza contare poi gli elicotteri Mil Mi-8/17, Mi-26, Mi-24 e Kamov Ka-28, Ka-32 e ancora Tupolev Tu-142, Ilyushin Il-18 Il-76 e Il-78.

 

Elbit vince commessa per l’aggiornamento dei Mi-17 in Asia

La società israeliana Elbit Systems si è aggiudicata una gara del valore di 110 milioni di dollari per la modernizzazione e la manutenzione della flotta di elicotteri Mil Mi-17 in servizio con un paese della regione Asia Pacifica.
Il contratto prevede nel dettaglio che l’intera operazione consistente in aggiornamenti strutturali, manutenzione completa e pacchetti di supporto sarà effettuata in un periodo di tempo pari a cinque anni.
Secondo la società che non ha rivelato ulteriori dettagli sul paese richiedente tale operazione coprirà “dozzine” di velivoli.

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Benché siano numerosi i paesi della suddetta area in possesso nello specifico dei Mil Mi-17 tra cui Cambogia (6), Indonesia (11), Laos (11), Myanmar (12), Mongolia (6), Nepal (6), Pakistan (6), Thailandia (6 + 12 da ordinare a breve), Indonesia (11), Sri Lanka (15); in realtà sono solo Bangladesh (33), Cina (239 esemplari all’Esercito, 16 all’Aeronautica e 8 alla Marina), India (259) e Vietnam (87) a vantare numeri consoni alle dichiarazioni della società israeliana.

Quasi certamente, dato che le tecnologie israeliane sono sempre state apprezzate da Nuova Dehli, è molto probabile che sia l’India la destinataria delle operazioni richieste a Elbit Systems.

 

Nuovi AEW&C Beriev A-50EI per l’India

econdo una dichiarazione resa all’agenzia TASS dal CEO di UAC Yuri Slusar in occasione dell’Esposizione aerospaziale Aero India 2017 di Bangalore, la Russia avrebbe firmato con l’India un contratto per la fornitura di velivoli Airborne Early Warning and Control System (AEW&C) Beriev A-50EI.

Benché lo stesso Slusar non abbia specificato il numero delle piattaforme espressamente richieste da Nuova Delhi, è molto probabile che sia stata dato proseguimento all’intenzione mostrata alla fine del 2014 per due esemplari di A-50EI, come ampiamente trattato in questi spazi da Analisi Difesa.

Ricordiamo che l’A-50EI è una versione aggiornata del Beriev A-50 dotata di un radar di fabbricazione israeliana EL/W-2090 e progettato appositamente su specifica richiesta dell’Indian Air Force.
I primi tre esemplari del velivolo speciale furono ordinati dall’India nel 2004 e attualmente operano presso la base aerea di Agra.

Foto Russian Helicopters, Iliyushin e Sukhoi

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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