Londra: una sola vittima civile in oltre 1700 raid della RAF contro l’Isis?

Il governo britannico ha affermato che un solo civile è stato ucciso dai bombardamenti della RAF in Siria e Iraq che dal 2014 hanno ucciso 4.013 miliziani dello Staro Islamico ferendone 302 secondo gli ultimi dati del Ministero della Difesa (MoD).

Date: 01-Nov-2010 Image shows: A 39 Squadron Reaper is ready for another mission over Afghanistan and sits on the pan armed with 2 hellfire and a 500lb Paveway under each wing at Kandahar Airfield. Title - 39 Squadron Reaper Image by Sergeant Corrine Buxton RAF

Le cifre, che coprono un periodo compreso tra settembre 2014 e gennaio di quest’anno, sono state rese note a inizio marzo a seguito di una richiesta dell’associazione “Action on Armed Violence” (AOAV).

La Coalizione a guida Usa, di cui il Regno Unito è il secondo maggior contributore, afferma di aver condotto un totale di 33.921 attacchi aerei tra agosto 2014 e fine gennaio 2019, e almeno 1.257 civili sono stati involontariamente uccisi durante questo periodo.

Le forze aeree britanniche hanno effettuato oltre 1.700 attacchi nell’area di Raqqa e Mosul registrando solo una vittima civile (lo 0,09 per cento dei danni collaterali provocati dai raids aerei dalla Coalizione) nel marzo 2017: un uomo che ha attraversato ver attraversato l’area sotto attacco su una moto poco prima dell’esplosione, ha reso noto il Ministero della Difesa.

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Airwars, un’organizzazione che monitora i danni collaterali, ritiene che tra 7.500 e 12.077 non combattenti siano morti nello stesso periodo – 10 volte più alti rispetto ai dati ufficiali forniti dalla Coalizione.

“Il report della RAF mostra un rapporto tra vittime civile e i miliziani di 1:4.315: deve trattarsi di un record mondiale” ha detto ironicamente Iain Overton, direttore esecutivo di AOAV.

Lydia Wilson, ricercatrice presso il Centro per la risoluzione del conflitto dell’Università di Oxford, ha detto che è “assurdo” suggerire che un solo civile sia stato ucciso mentre intere città sono state ridotte in macerie.

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“Vorrei chiedere in che modo la RAF è arrivata al loro numero, cioè come distinguono tra combattenti e civili quando gli edifici sono crollati sopra gli abitanti, e la segnalazione indipendente sul campo è impossibile”, ha detto.

La RAF insiste che ha fatto molta attenzione per evitare vittime civili e che questa è stata la campagna aerea più “precisa” della storia.

Una portavoce del MoD ha detto: “Dopo ogni attacco aereo britannico conduciamo una dettagliata valutazione dei danni che esamina accuratamente l’esito dell’attacco contro il suo obiettivo, che si tratti di combattenti, armi o basi”.

L’impressione è però che la questione sia ormai puramente ”politica” con il Ministero della Difesa impegnato a mostrare con numeri improbabili che è in grado di combattere una ”guerra pulita” e i pacifisti determinati a sostenere, pur senza prove oggettive, che il numero di vittime civili sia molto più alto.

Foto RAF e UK MoD

 

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