Il reggimento San Marco si addestra col JTAC all’esercitazione COMAO

di Giuseppe De Cesare

Dal 7 al 10 luglio un Firepower Control Team (FCT) del 1° Reggimento San Marco della Marina Militare, ha partecipato all’esercitazione Composite Air Operation (COMAO) 20-07.  La COMAO è una complessa attività aerea pianificata e condotta dal Comando Operazioni Aereospaziali (COA) dell’Aeronautica Militare di Poggio Renatico (FE) con scopo primario l’interazione di assetti aerei impegnati nelle conduzioni di molteplici missioni contemporanee.

Data la complessità dell’operazione, sono stati impiegati numerosi assetti aerei nazionali tra i quali Eurofighter-2000, Tornado e Unmanned Aerial Vehicles (UAVs) MQ-9 – Aerei a Pilotaggio Remoto. Tutti i velivoli dell’Aeronautica Militare durante l’operazione COMAO hanno cooperato per proteggere e preservare l’integrità dello spazio aereo designato.

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Lo scenario addestrativo ha compreso la conduzione di operazioni aeree offensive volte alla neutralizzazione di specifici obiettivi. La squadra del 1° Reggimento San Marco composta da 2 Joint Terminal Attack Controller (JTAC) e 4 Osservatori del Fuoco di Supporto (OFS), infiltrata in territorio ostile, ha avuto il compito di acquisire, identificare ed ingaggiare gli obiettivi tramite gli assetti ad ala fissa in supporto gli obiettivi sensibili sul campo di battaglia simulato.

Il team attraverso comunicazioni satellitari verso una cellula di collegamento (liaison cell) della Brigata Marina San Marco istituita presso la centrale operativa del COA di Poggio Renatico aggiornava il comando dell’operazione simulata aumentando costantemente la situational awareness.

L’esercitazione di carattere interforze ha permesso ai militari di tutte le Forze armate di operare sinergicamente confrontandosi costantemente tra loro in ottica di standardizzazione delle tattiche, tecniche e procedure aumentando così le capacità della Difesa nazionale italiana aerea e terrestre.

I FCT della Brigata Marina San Marco sono squadre della compagnia “Nuotatori Paracadutisti” del 1°Reggimento, militari preparati alla conduzione, al coordinamento ed al controllo delle sorgenti di fuoco terrestri, navali ed aeree, che possono essere infiltrati sul campo di battaglia via mare, via terra e via aria, al fine di acquisire, identificare ed ingaggiare obiettivi fondamentali per la riuscita delle operazioni anfibie.

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All’interno dei team sono presenti operatori Joint Terminal Attack Controller (JTAC). Si tratta di una figura di militare altamente specializzato nell’integrazione e nell’utilizzo del fuoco di supporto aereo. Il JTAC ha le capacità di dirigere da una posizione avanzata le azioni degli aerei da combattimento impegnati nel Close Air Support (CAS) ed altre azioni offensive “like thunder from the sky” – come tuoni dal cielo.

I JTAC della Brigata Marina San Marco, chiamati in gergo “thunder”, vengono sottoposti ad un complesso iter formativo presso la Joint Air Operation School (JAOS) dell’Aeronautica Militare di Guidonia (RM) o presso l’Expeditionary Warfare Training Group (EWTG) negli Stati Uniti d’America. Una volta qualificati sono sottoposti ad un costante e impegnativo addestramento al fine di mantenere un’elevatissima preparazione, la qualifica aggiornata ed essere pronti ad essere impiegati in ogni tipo di scenario.

Fonte: Marina Militare

 

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